
Aumento assegno unico: benefici per le famiglie più povere, ma non senza sfide
Le modifiche apportate all’assegno unico e universale per i figli in vigore dal 2023 hanno portato a un aumento medio di 719 euro all’anno per la quasi totalità delle famiglie beneficiarie (92,3%). Tuttavia, emerge che sono le famiglie appartenenti ai due quinti più poveri a sperimentare un maggiore incremento relativo, con variazioni del 3,6% e del 2,2% sul reddito familiare.
L’Istat ha evidenziato che, nonostante questi benefici, una percentuale limitata di famiglie (7,7%) sta sperimentando un peggioramento dei redditi rispetto al 2022. Tale declino è attribuito alla riduzione delle compensazioni temporanee per l’assegno unico al 2/3 dell’importo e al fatto che nel 2022 erano ancora in vigore, seppure solo per i primi due mesi, detrazioni fiscali per i figli a carico, l’assegno al nucleo familiare e l’assegno temporaneo.
Se da un lato le modifiche hanno portato notevoli benefici per la maggioranza delle famiglie, è importante affrontare le sfide che alcune di esse stanno sopportando a causa delle riduzioni e delle modifiche al sistema. La distribuzione equa degli aiuti e il sostegno alle famiglie più vulnerabili sono fattori chiave per garantire l’efficacia delle politiche sociali.
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(con fonte AdnKronos)
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