Arresto Trump: nessuna foto segnaletica. Ecco chi è il giudice Merchan
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Come anticipato, dopo essere stato arrestato dai detective della polizia di New York, Donald Trump non è stato ammanettato e non gli sono state fatte le classiche foto segnaletiche, secondo quanto riferito dal sito di Fox News. In realtà, nei giorni precedenti, i suoi avvocati avevano negoziato le modalità di questo arresto senza precedenti, il primo di un ex presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, Trump aveva dichiarato di voler fare le foto segnaletiche, anche se molti avevano detto che sarebbe stato improbabile che venissero scattate.
Secondo quanto riferisce la CNN, Trump e il suo team elettorale stanno guardando agli eventi di oggi nell’aula del tribunale di Manhattan attraverso la lente della prossima campagna per la Casa Bianca. La sola notizia dell’incriminazione sta facendo salire Trump nei sondaggi e riempiendo le casse della sua campagna.
In questa ottica, le foto segnaletiche, simbolo concreto dell’arresto risultato di quella che Trump definisce una “persecuzione politica”, avrebbero potuto essere un altro strumento vincente nella campagna elettorale.
Processo Trump, chi è il giudice Merchan: il ‘duro’ dalla Colombia
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato “Mi odia!” a proposito del giudice Juan Merchan della Corte Suprema di New York, che presiederà il processo riguardante il caso Stormy Daniels. Non è la prima volta che Trump incrocia il cammino del giudice, che è nato in Colombia 60 anni fa e si è trasferito a New York a 6 anni, diventando il primo della sua famiglia ad andare all’università e lavorando per finanziarsi gli studi.
In passato, Merchan ha condannato Allen Weisselberg, amico di Trump e CFO della sua società, nel contesto di un processo per frode fiscale della Trump Organization. Inoltre, ha presieduto il processo di Steven Bannon, altro caro amico e consigliere dell’ex presidente, accusato di aver frodato coloro che avevano versato denaro nel suo fondo per finanziare il Muro di Trump.
Conosciuto come un giudice “severo” ma equo, Merchan ha iniziato la sua carriera legale come procuratore nell’ufficio del district attorney di Manhattan nel 1994, prima di spostarsi nell’ufficio del procuratore generale di New York sette anni dopo. È stato nominato giudice nel 2006 dall’allora sindaco repubblicano Michael Bloomberg.
Il caso di Trump è stato affidato a Merchan come parte della rotazione dei giudici per i grand jury e i processi derivanti dalle loro decisioni. Merchan ha seguito diversi casi di reati finanziari, ma è anche apprezzato per il suo impegno nella creazione del Manhattan Mental Health Court, dove i imputati con problemi di disagio mentale possono sottoporsi a cure e trattamenti sotto supervisione, invece di scontare la pena.
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(con fonte AdnKronos)
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