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In questa pagina il riassunto di tutte le notizie di oggi 7 aprile 2022, sul conflitto scatenato da Putin contro l’Ucraina. Tutte le news sono in basso nella timeline

————- TIMELINE ————-

ORE 20.05 – A Melitopol, dall’inizio dell’occupazione i russi e i loro collaboratori hanno rapito più di 100 persone. Lo afferma il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov.

ORE 20.04 – I russi hanno bombardato con un attacco aereo sul cavalcavia vicino alla stazione di Barvinkove la ferrovia di Donetsk utilizzata per evacuare gli abitanti di Sloviansk e Kramatorsk e tre treni sono rimasti temporaneamente bloccati. Lo comunica Oleksandr Kamyshin delle ferrovie statali.

ORE 18.57 – E’ stata potenziata, a quanto si apprende, la scorta del ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo le recenti minacce ricevute via social da esponenti che inneggiavano alla sua morte e sostenevano la propaganda filo russa. La decisione di aumentare il dispositivo di sicurezza del titolare della Farnesina è seguita alle minacce di morte contenute in chat telegram al ministro Di Maio, ”Putin fallo ammazzare”, correlate anche con foto con la Z.

ORE 18.48 – “No, non lo è”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a una domanda di Sky News sul fatto che il presidente russo Vladimir Putin sia preoccupato di finire in tribunale per i crimini commessi dai suoi militari in Ucraina. “Non vediamo alcuna possibilità che questo” accada, ha aggiunto, ribadendo che ”la Russia non riconosce l’autorità della Corte penale internazionale. Non siamo l’unico Paese al mondo a farlo”. Quello che a Mosca interessa è ”un’indagine davvero indipendente e obiettiva su tutti i crimini”, ha spiegato.

ORE 18.39 – La città di ”Mariupol sarà liberata dai battaglioni nazionalisti, prima o poi”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmytro Peskov nel corso di una intervista con Sky News, durante la quale ha ribadito che rappresenta ”un falso” l’accusa che la Russia abbia attaccato l’ospedale pediatrico e il reparto di maternità di Mariupol.

ORE 18.32 – “Il Vaticano è sincero partner dell’Ucraina facendo tutto il possibile per fermare la guerra”. Lo sottolinea via social l’ambasciatore dell’Ucraina presso la Santa Sede, Andrii Yurash, dopo essere stato ricevuto in udienza per le Lettere credenziali.

ORE 18.24 – ”L’Ucraina è diventata anti-Russia” nel 2014, dopo un “colpo di stato illegale”. Lo ha detto il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, a Sky News. Dal 2014, ha detto, “tutto ciò che è accaduto in Ucraina era mirato contro il nostro paese”, ma la Russia è da “decenni” che si “preoccupa per la nostra sicurezza”.

ORE 18.17 – “Il diritto della Russia di essere membro del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite è appena stato sospeso. I criminali di guerra non hanno posto negli organismi delle Nazioni Unite volti a proteggere i diritti umani. Grato a tutti gli Stati membri che hanno sostenuto la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e hanno scelto il lato giusto della storia”. A scriverlo, su Twitter, è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 18.09 – La Grecia ”usi la sua influenza come membro dell’Unione europea per salvare le persone rimaste intrappolate a Mariupol”, si tratta di quasi 100mila persone. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un collegamento video con il Parlamento greco, chiedendo ai deputati di ”fare il possibile per salvare chiunque possiamo”. A Mariupol vive una numerosa comunità greca, come ha spiegato il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias, anticipando che Atene chiederà alla Corte penale internazionale di indagare sui ”crimini di guerra” commessi nella città portuale.

ORE 18.02 – Circa 2,55 milioni di persone in fuga dalla guerra in Ucraina si sono rifugiate in Polonia dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio. Nella sola giornata di ieri sono state registrate 23.400 persone, un aumento del 16% rispetto al giorno prima. Ad annunciarlo è stata la guardia di frontiera polacca su Twitter. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha ringraziato i rappresentanti dei governi locali in un incontro a Varsavia per la loro cooperazione nell’opera di assistenza ai rifugiati.

ORE 17.56 – Il ministero dell’Interno ucraino invita tutti gli ucraini a unirsi e dare una mano per sgomberare le macerie a Borodyanka, nella regione di Kiev. A questo scopo, è stato creato un apposito sito web in cui le persone possono registrarsi come volontari. “Il servizio nazionale per le emergenze continua a lavorare ma ci servono altre persone”, dice il consigliere del ministro dell’Interno Anton Gerashchenko, presentando l il progetto di volontariato pubblico “Dobrobati” (https://www.dobrobat.in.ua/borodyanka/ ).

ORE 17.49 – L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si sta preparando a eventuali ”attacchi chimici” in Ucraina. Lo ha detto Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, da Leopoli. ”Date le incertezze circa la situazione attuale, non ci sono garanzie che la guerra non peggiorerà – ha detto – L’Oms sta prendendo in considerazione tutti gli scenari e preparandosi per diverse situazioni che potrebbero affliggere il popolo ucraino, dal trattamento delle vittime di massa agli attacchi chimici”.

ORE 17.41 – L’università nazionale di Karazin a Kharkiv, una delle principali istituzioni educative e di ricerca ucraine con una storia di 215 anni, è riuscita a sopravvivere ai missili russi, se non altro nella forza di spirito. “Diciamo che non è stata integralmente distrutta – riferisce con ottimismo la rettrice dell’Ateneo, Tetiana Kahanovska – Le sedi rase al suolo sono la facoltà di economia e fisico-tecnica, la scuola d’imprenditoria, l’Istituto di amministrazione pubblica, l’intero complesso sportivo, la clinica universitaria, due dei 9 dormitori studenteschi. È stata danneggiata la biblioteca universitaria nella quale sono conservate delle antiche stampe e il museo naturale con i suoi esemplari unici”.

ORE 17.28 – “Abbiamo appreso che a Mariupol, la nostra città dei martiri – insieme alla sua artiglieria, i missili e le armi pesanti – la Russia ha portato anche crematori mobili in cui giorno e notte bruciano i corpi di innocenti civili uccisi”. Lo denuncia l’arcivescovo di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel suo videomessaggio quotidiano.

ORE 17.13 – Ogni struttura sanitaria è stata bombardata e danneggiata nell’oblast di Luhansk. Le forze russe attaccano deliberatamente gli ospedali in modo che i feriti “non abbiano la possibilità di sopravvivere”. Lo denuncia il governatore Serhiy Haidai, stando a quanto riporta Kyiv Independent.

ORE 17.04 – Chi vive la guerra in Ucraina vedendola dall’Europa occidentale “non può capire” come “ci si sente” sapendo che i “soldati russi stuprano i bambini”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, rispondendo in conferenza stampa a Bruxelles in merito ad un video emerso oggi, nel quale appaiono presunte esecuzioni sommarie di soldati russi catturati, eseguite da militari ucraini.

ORE 16.51 – ”E’ il segno del ridimensionamento del livello di ambizione russo per concentrare gli sforzi per un nuovo obiettivo, più contenuto geograficamente e teoricamente meno ostile. Un Donbass esteso fino al mare. Non so a questa mezzaluna, come la stanno già chiamando, che status si voglia dare: se annetterla, l’ipotesi peggiore, creare una seconda Germania democratica o una zona autonoma, come quella del Kosovo, come era previsto negli accordi di Minsk. Io temo che i russi non si accontentino di una riedizione aggiornata di Minsk. Forse un Minsk plus, ovvero un’area geografica più amplia che arrivi fino al mare. Ma è tutto da vedere se riusciranno a occupare questo territorio al 100%, neutralizzando tutte le sacche di resistenza, l’esercito ucraino e la popolazione”. Lo dice all’Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare, commentando la ritirata russa da Kharkiv e da Kiev.

ORE 16.43 – L’Ucraina “apprezza tutto quello che è stato fatto sulle sanzioni finora” e “l’ultimo round di sanzioni infligge seri danni alla Russia. Se il quinto pacchetto di sanzioni Ue verrà approvato così com’è, allora potremo dire che viene fatto una pressione seria sulla Russia”. Ma finché “l’Occidente” continuerà a comprare “il petrolio e il gas russi”, con una mano “sostiene l’Ucraina”, ma con l’altra “sostiene la macchina da guerra della Russia”. Lo sottolinea il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a Bruxelles a margine della ministeriale Nato.

ORE 16.34 – Le notizie dei massacri di civili compiuti a Bucha hanno “oscurato” i colloqui di pace tra Ucraina e Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, a margine del vertice Nato di Bruxelles. “Le immagini di Bucha e da altre regioni sono inaccettabili, una vergogna per l’umanità. Queste immagini per certi versi hanno oscurato i negoziati”, ha affermato il capo della diplomazia turca. La Turchia, che finora ha ospitato due incontri tra i rappresentanti ucraini e russi si aspetta che entrambe le parti mantengano aperto il dialogo, “anche in queste dure condizioni”. Ankara, ha detto ancora Cavusoglu, è pronta a contribuire agli sforzi diplomatici per porre fine al conflitto, compresa la possibilità di ospitare per dei colloqui di pace i leader dei due Paesi.

ORE 16.30 – Se la guerra in Ucraina durerà a lungo, anzitutto “il rischio riguarda il popolo ucraino”, che dovrà subire “più morte e distruzione”, ma “finché la guerra continua ci sarà il rischio di un’escalation” del conflitto oltre i confini ucraini, escalation che la Nato lavora per “prevenire”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles al termine della ministeriale Esteri.

ORE 16.11 – “Ci aspettiamo una grande offensiva russa e una grande battaglia nel Donbass”. Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles.

ORE 16.07 – Il Presidente russo Vladimir Putin ha riunito il Consiglio di sicurezza per discutere dello stato di avanzamento dell'”operazione militare speciale” in Ucraina e dei negoziati fra Russia e Ucraina, rende noto Ria Novosti. Nella riunione è stata sottolineata la necessità di rispondere attivamente a quello che è stato definito come “sabotaggio informativo” da parte ucraina, sul modello di quanto avvenuto a Bucha.

ORE 16 – Sono oltre 4,3 milioni gli ucraini che hanno lasciato il loro Paese dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha annunciato oggi l’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati, riferendo che le persone costrette a fuggire dalla guerra sono state 4.319.494 a partire dal 24 febbraio, con un aumento di 40.705 da ieri. Si tratta, ha sottolineato l’Unhcr, della più grave crisi di questo tipo in Europa dai tempi della Seconda guerra mondiale. L’Oim, l’Organizzazione Onu per le migrazioni, stima inoltre che vi siano stati dall’inizio del conflitto 7,1 milioni di sfollati interni. Altre 210mila persone che si trovavano in Ucraina per motivi di lavoro o di studio hanno invece abbandonato il Paese.

ORE 15.55 – La battaglia nel Donbass “è in corso ogni giorno, ma i combattimenti più pesanti devono ancora venire. La battaglia per il Donbass vi ricorderà la Seconda Guerra Mondiale, con migliaia di carri armati, aerei…non sarà un’operazione locale. E l’esito verrà deciso sul campo di battaglia”. Lo dice il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, in conferenza stampa a Bruxelles a margine della ministeriale Nato.

ORE 15.44 – La Russia accusa l’Ucraina di essere tornata su alcune delle proposte fatte nel corso dei colloqui di Istanbul e che la Russia diceva di aver accolto favorevolmente. “Questa incapacità una volta di più di trovare un accordo negoziale dimostra le vere intenzioni di Kiev, la sua linea che punta a eternizzare, se non far fallire i negoziati respingendo le intese che erano state trovate”, ha dichiarato in un video il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.

ORE 15.33 – “Il nemico cercherà di prendersi tutte e due le regioni di Dontetsk e Luhansk dopo di che bisogna aspettare il secondo attacco alla capitale. Il rischio è ancora reale. Il nemico non ha abbandonato le proprie intenzioni”. Ad affermarlo su Telegram è Oleksandr Hrusevich del commando delle forze armate ucraine.

ORE 15.21 – L’ordine per la messa in stato di allerta delle forze nucleari impartito di Vladimir Putin pochi giorni dopo l’inizio della guerra contro l’Ucraina è significativo perché per la prima volta la Russia fa riferimento a tali armi “in un contesto di guerra offensiva, e non di difesa”, afferma, in una intervista all’Adnkronos l’analista russo del Vienna Center for Disarmament and Non‑Proliferation, Nikolai Sokov. “In tutti i documenti ufficiali, l’impiego di armi nucleari è previsto solo nel contesto di una guerra di difesa”.

ORE 15.11 – Critiche alle nuove sanzioni americane che prendono di mira le figlie del presidente russo Vladimir Putin arrivano dal Cremlino. “Si tratta di qualcosa di difficile da capire e da spiegare”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, citato dall’Interfax. Peskov ha quindi preannunciato una risposta proporzionata da parte di Mosca.

ORE 14.59 – “Entro una o due settimane al massimo”, i militari russi sul terreno in Ucraina “passeranno a una posizione difensiva”. Nel frattempo, cercheranno di conquistare le intere regioni di Luhansk e Donetsk, un obiettivo a cui possono ambire, spiega in una intervista all’Adnkronos Nikolai Sokov, analista al Center for Disarmament and Non‑Proliferation di Vienna, fra il 1987 e il 1992 al ministero degli Esteri a Mosca, impegnato nei negoziati sul disarmo Start 1 e Start 2. Quello che accadrà nei prossimi giorni sarà quindi “decisivo” perché “i russi non hanno più le risorse per continuare questa guerra di posizione, in cui si combatte per ogni metro quadrato”.

ORE 14.38 – Le agenzie di intelligence tedesche hanno intercettato una serie di messaggi radio dei militari russi, intenti a discutere dell’uccisione indiscriminata dei civili in Ucraina. E’ quanto riporta il settimanale Der Spiegel, riferendo che al Parlamento tedesco è stato presentato un rapporto sulla vicenda. La notizia è confermata dal Washington Post, che in un articolo riferisce che in due diverse comunicazioni, intercettate dall’intelligence tedesca, i soldati russi discutano degli interrogatori sia dei militari che dei civili ucraini e di come questi vengano poi giustiziati.

ORE 14.34 – “I propagandisti russi sono responsabili delle atrocità in Ucraina quanto l’esercito. Per anni hanno coltivato l’odio per l’Ucraina nei media. Ora lo spettatore russo vuole sangue ucraino e non vuole altro. Se Mosca vuole mostrare disponibilità al dialogo, il grado di ostilità nei media deve essere ridotto”. Ad affermarlo in un tweet è Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 14.10 – Il terrore della guerra è tornato nel nostro continente” e speriamo di non vedere più in futuro “immagini terribili” come quelle a cui abbiamo assistito a “Bucha”. Lo ha dichiarato il primo ministro olandese, Mark Rutte, nel corso di un punto stampa a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Sono completamente d’accordo con Draghi nel fare appello affinché cessino le violenze in Ucraina”, ha affermato Rutte, dicendosi convinto della necessità di “continuare a sostenere l’Ucraina nella lotta contro questa aggressione”.

ORE 14.03 – “Pagare questi prezzi completamente diversi dai prezzi del gas mondiale significa finanziare in un certo senso, in modo inconsapevole e indiretto, la guerra. Se non si riesce a fare un blocco, l’alternativa potrebbe essere imporre un tetto al prezzo del gas. Questa è una alternativa di cui abbiamo brevemente discusso con Mark” Rutte, il primo ministro olandese, “che continueremo a esaminare”. Lo ha detto il premier Mario Draghi durante le dichiarazioni congiunte seguire al bilaterale.

ORE 13.56 – “Sono d’accordo con Mark” Rutte, il primo ministro olandese, “sciogliersi dalla dipendenza del gas” russo “è difficile, ma bisogna avere in mente che questa è una prospettiva -soprattutto se la guerra continua e continua con le atrocità viste- ma dobbiamo procedere con la diversificazione, ma anche con” investimenti sulle “energie alternative, dunque le rinnovabili”. Così il premier Mario Draghi, durante le dichiarazioni congiunte con il premier olandese Mark Rutte, rispondendo alle domande dei cronisti.

ORE 13.47 – “Sanzioni indecenti? Di indecente ci sono i massacri che vediamo ogni giorno”. Così il premier Mario Draghi, durante le dichiarazioni congiunte con il premier olandese Mark Rutte, risponde alle parole del portavoce del ministro degli Esteri russo che ha definito ‘indecente’ la posizione dell’Italia sulle sanzioni a Mosca.

ORE 13.34 – Le truppe russe hanno usato i civili come scudi umani per proteggersi dal contrattacco delle forze ucraine in un villaggio nel nord dell’Ucraina. E’ quanto riporta la Bbc, che ha raccolto le testimoninaze degli abitanti del villaggio di Obukhovychi, che si trova a sud, poco oltre la zona di esclusione di Chernobyl. L’episodio sarebbe avvenuto la notte del 14 marzo, quando le forze russe si trovavano in difficoltà sotto il fuoco di quelle ucraine. I militari russi, secondo le testimonianze, sarebbero andare di porta in porta e avrebbero raccolto, sotto la minaccia delle armi, circa 150 abitanti del villaggio. I civili sarebbero poi stati ammassati nella palestra di una scuola, usata come scudo di protezione per le forze russe.

ORE 13.22 – E’ motivo di “grande frustrazione” il fatto che “non possiamo fermarci di importare gas” dalla Russia, “ma deve arrivare questo momento”. Lo ha dichiarato il primo ministro olandese, Mark Rutte, nel corso di un punto stampa a Roma con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

ORE 13.13 – “Ieri sono state varate nuove sanzioni” contro Mosca e “siamo pronti a ulteriori passi, anche sull’energia. L’Ue deve mostrare la stessa convinzione e rapidità mostrata nei primi giorni” dallo scoppio della guerra “per aiutare gli ucraini”. Così il premier Mario Draghi, nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro olandese Mark Rutte.

ORE 13.06 – “Lavoreremo insieme per fermare qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi. Stiamo compiendo ulteriori passi per accelerare i piani per ridurre la nostra dipendenza dall’energia russa e lavoreremo insieme a tal fine”. E’ quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”.

ORE 13 – Partiti oggi per Cernihiv furgoni con aiuti umanitari (cibo, acqua, materassi) e materiali da costruzione. Lo riferisce su Telegram, Kyrylo Tymoshenko, il vice capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymy Zelensky.

ORE 12.56 – “Siamo convinti che ora sia il momento di sospendere l’adesione della Russia al Consiglio per i diritti umani” dell’Onu. E’ quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”.

ORE 12.49 – Il Parlamento Europeo chiede “un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas”.

ORE 12.41 – “Sottolineiamo il nostro sostegno incrollabile all’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale ed esprimiamo la nostra disponibilità ad assistere ulteriormente l’Ucraina, anche con attrezzature militari e mezzi finanziari, per consentirle di difendersi dall’aggressione russa e per ricostruire il Paese”. E’ quanto si legge in una nota dei ministri degli Esteri del G7 sulla “guerra di aggressione russa contro l’Ucraina”.

ORE 12.35 – Il Coreper che discute del quinto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina si è aggiornato alle 18 di stasera, a quanto si apprende a Bruxelles.

ORE 12.21 – Il presidente russo, Vladimir Putin, “non ha ancora deciso” se parteciperà al prossimo summit G20 che si terrà in Indonesia a novembre. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmytri Peskov, precisando che la decisione verrà presa sulla base di come gli eventi si svilupperanno.

ORE 12.17 – “Non ci possono essere negoziati senza la partecipazione della Bielorussia”. Ad affermarlo è il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko secondo quanto riferisce l’agenzia bielorussa ‘Belta’. “Non ci possono essere negoziati senza la partecipazione della Bielorussia. La posizione della Bielorussia dovrebbe essere ascoltata in questi negoziati, ovviamente”, ha affermato il capo dello Stato bielorusso.

ORE 12.11 – I separatisti filorussi dell’Ucraina orientale sostengono di avere preso il controllo del centro di Mariupol, grazie al sostegno delle truppe russe. “Possiamo dire che la battaglia principale nella parte centrale della città è terminata”, ha sostenuto Eduard Basurin, portavoce delle forze filo russe di Dontetsk, parlando alla tv russa. Le forze ucraine non hanno confermato la versione di Basurin. “Mariupol sta resistendo”, ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky. Secondo i separatisti, i combattimenti sono ora circoscritti al porto della città. Basurin ha inoltre sostenuto che in città rimangono circa 3mila militari ucraini, assediati dalle forze russe.

ORE 11.59 – La fornitura di armi all’Ucraina da parte degli Stati Uniti e degli altri alleati occidentali non contribuisce al successo dei negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Fornire all’Ucraina armi di vari tipo non favorisce il successo dei negoziati russo-ucraini – ha dichiarato – Naturalmente, questo avrà probabilmente un effetto negativo”.

ORE 11.47 – Un appello a lasciare immediatamente l’est dell’Ucraina, in vista dell’annunciata offensiva delle forze russe, è stato lanciato ai cittadini ucraini dal governatore dell’oblast di Luhansk, Sergei Gaidai. Sulla sua pagina Facebook, il governatore ha spiegato che “forse questi sono gli ultimi giorni per andarsene” e ha denunciato che “tutte le città libere” di Luhansk sono già sotto il fuoco “nemico”, aggiungendo che una persona è morta a causa degli scontri.

ORE 11. 40 – In gruppo di parlamentari di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, ha presentato alla Duma di Stato un disegno di legge sulla responsabilità penale per chi applica le sanzioni in Russia. La legge prevede la reclusione fino a dieci anni o una multa fino a 1 milione di rubli, secondo quanto riferito dall’ufficio stampa del partito, citato da Kommersant. Secondo Andrey Turchak, segretario del Consiglio generale di Russia Unita, ci sono imprese, comprese le società a partecipazione statale, che si rifiutano di lavorare con organizzazioni che sono cadute sotto sanzioni “con il pretesto che esse stesse rischiano di cadere sotto le restrizioni”.

ORE 11.32 – La Grecia “chiederà alla Corte Penale Internazionale dell’Aja di indagare sui crimini di guerra commessi a Mariupol. La Grecia ha un interesse specifico e speciale per Mariupol, a causa dell’esistenza di una comunità greca di oltre centomila persone” in quella città dell’Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri greco Nikos Dendias, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles. “Chiederò all’Alleanza di fare del nostro meglio per aiutare l’Ucraina a proteggere Odessa, per evitare che subisca il destino di Mariupol”, conclude.

ORE 11.18 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, domani incontrerà a Kiev la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Lo ha annunciato il portavoce di Zelensky, Sergey Nikiforov, citato dall’agenzia Interfax-Ucraina. “Domani ci sarà un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Non posso dire l’ora per motivi di sicurezza”, ha dichiarato.

ORE 11.09 – Il “principale obiettivo” delle forze militari russe attualmente è l’avanzamento delle operazioni offensive nell’Ucraina Orientale. Lo riferisce il ministero della Difesa britannico nell’ultimo aggiornamento di intelligence. I bombardamenti di artiglieria e aerei russi “continuano lingo la linea di controllo del Donbass”, mentre gli attacchi russi contro obiettivi nell’interno del territorio ucraino “hanno probabilmente lo scopo di degradare le capacità di rifornimento dell’esercito ucraino e di aumentare la pressione sul governo ucraino”, si legge nel rapporto. E tuttavia, “nonostante siano state riconcentrare le forze e le capacità logistiche a sostegno delle operazioni nel Donbass, le forze russe probabilmente continueranno a soffrire di problemi legati al morale e alla mancanza di rifornimenti e personale”, afferma l’intelligence militare di Londra.

ORE 10.58 – Il quinto pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia per la guerra in Ucraina dovrebbe essere approvato nel pomeriggio di oggi per procedura scritta, dopo che ieri sera sono stati risolti alcuni aspetti tecnici riguardanti, tra l’altro, il bando all’import di carbone dalla Russia. E’ quanto apprende l’Adnkronos da più fonti a Bruxelles.

ORE 10.40 – Ammonterebbero a 18.900 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 18.900 uomini, 698 carri armati, 1.891 mezzi corazzati, 332 sistemi d’artiglieria, 108 lanciarazzi multipli, 55 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 150 aerei, 135 elicotteri, 1.358 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 111 droni.

ORE 10.35 – Ad oggi la centrale di Zaporizhzhya operare nel sistema elettrico dell’Ucraina e fornisce energia sufficiente per i fabbisogni della popolazione e il funzionamento degli impianti industriali in Ucraina operando in conformità con gli standard di sicurezza nucleare, delle radiazioni e ambientale. Anche nell’area del sito industriale e della zona di osservazione le condizioni ecologiche, antincendio e di irraggiamento sono nella norma. Lo comunica Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel territorio del Paese nonché del disarmo dei tre reattori superstiti della centrale di Černobyl’.

ORE 10.29 – Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha annunciato che questa mattina l’ambasciatore russo a Parigi, Aleksei Meshkov, è stato convocato al Quai d’Orsay. La decisione, ha spiegato Le Drian su Twitter, è stata presa a seguito del tweet dell’ambasciata russa in cui si parlava di un “set cinematografico” a Bucha.

ORE 10.18 – Il ministero della Difesa in Russia rivendica la distruzione di altri quattro depositi di carburante in Ucraina, a Mykolayiv, Kharkiv, Zaporizhzhya e Chuchiv, in seguito di attacchi missilistici. I siti venivano usati, secondo Mosca, per rifornire le forze militari dislocate a ridosso di Mikolsyiv, Kharkiv e nel Donbass.

ORE 10.09 – Una delle due unità della centrale nucleare di Khmelnytskyy (NPP) in Ucraina è stata ricollegata alla rete dopo la manutenzione del regolatore. Di conseguenza, otto dei 15 reattori dell’Ucraina sono attualmente in funzione, di cui due presso la centrale nucleare di Zaporizhzhya controllata dalla Russia, tre presso la centrale nucleare di Rivne, due presso la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale e ora uno presso la centrale nucleare di Khmelnytskyy. Gli altri sette reattori vengono chiusi per manutenzione regolare o tenuti in riserva. Lo comunica l’Aiea su aggiornamenti riferiti dall’Ucraina.

ORE 10.01 – Una “aggressione inaccettabile” all’Ucraina da parte della Russia. Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente di Acri, Francesco Profumo, in occasione del XXV Congresso dell’associazione, che prende il via questa mattina a Cagliari. “Saluto, con particolare intensità, la scelta di porre al centro del congresso di Acri il tema delle disuguaglianze, che si sono particolarmente accentuate durante la pandemia. Esprimendo nel contempo – ha scritto il capo dello Stato – apprezzamento per l’impegno dispiegato in questi anni nell’affrontare le numerose criticità che si sono manifestate, a livello territoriale, sociale, generazionale, di crisi internazionale, come nel caso delle migrazioni e ora delle conseguenze dell’inaccettabile aggressione all’Ucraina da parte della Federazione russa”.

ORE 9.48 – La posizione della leadership italiana sulle sanzioni anti-russe è “indecente” in quanto a Roma “si sono dimenticati” che la Russia e la Cina sono state le prime nazioni a fornire assistenza durante la pandemia. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti. L’Italia “probabilmente ha dimenticato chi le tese una mano in quel momento difficilissimo – ha spiegato Zakharova – E ora la sua leadership, è in prima linea in un attacco al nostro Paese”.

ORE 9.39 – Nella regione di Kiev sono stati trovati e neutralizzati 6.883 ordigni esplosivi dopo la ritirata delle truppe russe e nelle ultime 24 ore ne sono stati rilevati 1022. Lo riferisce il Servizio d’emergenza di Stato ucraino, precisando che gli ordigni rinvenuti ieri sono stati recuperati in 7 ettari di territorio ispezionato.
In totale, dall’inizio della guerra sono stati ispezionati circa 45 ettari di territorio, 250 impianti e 66,8 km di autostrade, dove sono state individuati e neutralizzati 6.883 esplosivi.

ORE 9.30 – Le truppe russe “si stanno riorganizzando e conducendo ricognizioni” in vista del lancio di un’offensiva nella regione del Donbass, nell’Ucraina orientale. Lo sostengono le forze armate ucraine in un aggiornamento nel 42mo giorno di combattimenti.
Secondo lo Stato Maggiore di Kiev, l’obiettivo principale delle truppe russe è “rompere le difese” delle forze ucraine nella regione di Donetsk. Inoltre la Russia sta provando a prendere il controllo totale di Mariupol e continua a bombardare Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina.

ORE 9.25 – Mosca risponderà in modo duro ai Paesi che hanno espulso diplomatici russi, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, intervenuta al programma televisivo “Solovyov Live”, precisando che tale risposta sarà vantaggiosa per la Russia.

ORE 9.10 – Sono 167 i bambini uccisi in Ucraina dall’inizio della guerra con la Russia, mentre i ferito salgono a oltre 297, secondo l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, che precisa che “queste cifre non sono definitive”. “Secondo i dati ricevuti – si legge in un comunicato – il numero più alto di bambini colpiti si trova nella regione di Kiev e nel Donetsk. Ad oggi 928 istituzioni educative in Ucraina sono state danneggiate da bombardamenti, 84 delle quali sono state completamente distrutte”.

ORE 9 – Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è arrivato al quartier generale della Nato a Bruxelles. Nel corso della giornata parteciperà alle ministeriali Nato e Esteri G7. Proseguiranno anche gli incontri bilaterali, dopo quelli tenuti nella giornata di ieri con gli omologhi turco Cavusoglu e francese Le Drian. Sempre ieri, il titolare della Farnesina aveva partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri Quint, insieme ai colleghi di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito.

ORE 8.55 – La guerra in Ucraina ‘taglia le gambe’ alla ripresa globale post-covid: e in caso di conflitto ‘lungo’ – come ipotizzato dalla stessa Nato – il prossimo anno l’impatto potrebbe essere ancora più pesante. Lo certifica l’agenzia Moody’s che in una nuova stima diffusa oggi spiega come nel suo scenario di base la crescita del Pil per le economie del G-20 sarà del 3,6% nel 2022, con una riduzione di 0,7 punti rispetto alla previsione del 4,3% fatta a febbraio. E come sottolinea Olivier Panis, vicepresidente senior di Moody’s non solo “la crescita scenderà ulteriormente al 3% nel 2023” ma “potrebbe essere ancora più bassa in uno scenario al ribasso, ipotizzando un brusco blocco delle esportazioni di petrolio e gas in Europa dalla Russia, una stretta sul fronte della liquidità e una diffusa recessione economica”.

ORE 8.52 – Continuano le operazioni di evacuazione dei civili dalle città ucraine. Come ha annunciato la vice premier, Iryna Vereshchuk, sono 10 i corridoi umanitari stabiliti oggi nel Paese. Vereshchuk, citata da Sky News, ha sottolineato che le persone che vorranno lasciare la città assediata di Mariupol dovranno farlo su mezzi propri.

ORE 8.39 – Al presidente ucraino Volodymyr Zelensky “servono meno applausi e più armi, più risorse, più capacità militari, più sanzioni”. Lo sottolinea l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

ORE 8.35 – Il ministero degli Esteri austriaco ha annunciato l’espulsione di quattro diplomatici russi. Un portavoce ha spiegato che si tratta di tre diplomatici dell’ambasciata a Vienna e di uno di stanza nel consolato a Salisburgo. I quattro russi, ha precisato il portavoce, hanno assunto un comportamento “incompatibile” con il loro status di diplomatici e dovranno lasciare il Paese entro il 12 aprile.

ORE 8.34 – L’Ucraina ha bisogno di “aerei e missili” per difendere le coste, “veicoli blindati, sistemi per la contraerea pesante”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

ORE 8.32 – “Gli occupanti hanno sparato contro un ospedale di Severodonetsk”. Lo ha scritto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Sergey Gaidai. “Il numero di grattacieli danneggiati a Severodonetsk è ancora in fase di determinazione – ha precisato – Stiamo verificando i danni in quei quartieri dove non si sono verificati incendi ma che sono stati colpiti dai proiettili russi. Ci sono case distrutte a Lysychansk, così come edifici agricoli a Lysychansk, Severodonetsk , Novodruzhesk e Toshkivka. La scorsa notte, i vigili del fuoco hanno sono intervenuti dopo che il tetto di un ospedale di Severodonetsk aveva preso fuoco”.

ORE 8.25 – Le sanzioni imposte dagli Usa contro le banche Sberbank e Alfa-Bank sono “un colpo diretto ai cittadini russi”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, citato dall’agenzia Tass.
“Gli attacchi continui dell’Amministrazione con le sanzioni dimostrano le vere aspirazioni degli Stati Uniti. Un esempio sono le restrizioni contro Sberbank e Alfa-Bank, dove la maggior parte dei russi conserva i propri risparmi. Questo è un colpo diretto alla popolazione russa, ai cittadini comuni”, ha detto Antonov, secondo cui “con le nuove sanzioni, Washington continua a danneggiare l’economia globale”.

ORE 8.13 – “Spero che oggi il quinto pacchetto di sanzioni venga approvato dagli ambasciatori” degli Stati membri presso l’Ue. Un embargo alle importazioni di petrolio russo nell’Unione “non è nel pacchetto che discutiamo oggi”, che riguarda “solo il carbone”, ma “verrà discusso lunedì prossimo nel Consiglio Affari Esteri. Prima o poi, spero più prima che poi, avverrà”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine della ministeriale Esteri Nato a Bruxelles.

ORE 8.10 – La Gran Bretagna fornirà veicoli blindati all’Ucraina. Lo riporta il Times, secondo cui al vaglio del ministero della Difesa britannico sarebbe l’invio di mezzi ‘Mastiff’ oppure ‘Jackal’, che possono essere utilizzati come veicoli da ricognizione o da pattuglia a lungo raggio. Questi blindati potrebbero consentire alle forze ucraine di avanzare ulteriormente verso le linee russe.
Secondo il quotidiano di Londra, inoltre, le truppe britanniche saranno inviate, nelle prossime settimane, nei paesi al confine con l’Ucraina per esercitazioni.

ORE 8.08 – Undici corpi sono stati trovati in un garage a Gostomel, località alle porte di Kiev. Lo riporta l’Ukrayinska Pravda, citando l’ex ministro dell’Interno, Arsen Avakov, che ha dato la notizia sul suo canale Telegram. Secondo Avakov, le vittime sono civili uccisi dai soldati russi.

Gostomel, a nord-ovest della capitale ucraina e con un aeroporto nelle vicinanze, era stata teatro di feroci combattimenti soprattutto all’inizio della guerra. La maggior parte dei suoi 16mila abitanti è fuggita. Pochi giorni fa, le truppe ucraine ne hanno ripreso il controllo nonché delle vicine località di Bucha e Irpin.

ORE 8.06 – “La mia agenda” oggi a Bruxelles “è molto semplice, ha solo tre temi: armi, armi, armi”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles. “Il modo migliore per aiutare l’Ucraina ora – aggiunge – è fornire tutto il necessario per contenere Putin e per sconfiggere l’esercito russo nel territorio ucraino, in modo che la guerra non si estenda oltre”.

ORE 8.03 – “Sembra che la Russia non sia in grado di pagare il suo debito in dollari, ma sia costretta a farlo in rubli. E questo porta quasi a un default. È la dimostrazione concreta che le nostre sanzioni sono vere ed efficaci”. Lo ha dichiarato il commissario al Bilancio Ue, Johannes Hahn, parlando con un gruppo di media europei, tra cui La Stampa.

ORE 7.55 – Il Regno Unito “aumenterà le forniture di armi all’Ucraina”. Lo dice la ministra degli Esteri britannica Liz Truss, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

ORE 7.54 – E’ entrato in vigore questa mattina un coprifuoco di una settimana a Gostomel, cittadina alle porte di Kiev. Lo ha riferito la deputata ucraina Lesia Vasylenko su Twitter. Il coprifuoco, che terminerà alle sei del 14 aprile, è una “misura necessaria” per sminare Gostomel e permettere il ritorno in sicurezza dei civili, ha precisato la deputata.

ORE 7.46 – “Credo che il patto che l’Ucraina sta offrendo sia equo. Voi ci date armi, noi sacrifichiamo le nostre vite e la guerra viene contenuta in Ucraina”. Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles.

ORE 7.20 – “Abbiamo informazioni che le truppe russe hanno cambiato tattica e stanno cercando di rimuovere le persone uccise dalle strade e dai sotterranei dei territori occupati. Ucraini uccisi. Questo è solo un tentativo di nascondere le prove e niente di più. Ma non ci riusciranno perché hanno ucciso molto. La responsabilità non può essere evitata”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio video diffuso nella notte.

“Sappiamo già di migliaia di persone scomparse. Sappiamo già di migliaia di persone che potrebbero essere state deportate in Russia o uccise. Non ci sono altre opzioni per il loro destino”, ha aggiunto Zelensky.

ORE 7 – “I Paesi occidentali hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Federazione Russa. Vengono bloccati i nuovi investimenti in Russia, vengono applicate restrizioni contro diverse banche sistemiche in Russia, vengono aggiunte sanzioni personali e altre restrizioni. Questo pacchetto ha un aspetto spettacolare. Ma non è sufficiente”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio video diffuso nella notte.

Secondo il leader ucraino, “difficilmente” queste sanzioni possono ritenersi “commisurate al male che il mondo ha visto in Bucha. Con il male che continua a Mariupol, con i bombardamenti di Kharkiv, con il tentativo della Russia di lanciare una nuova sanguinosa offensiva nel Donbass”.

(AdnKronos)

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