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Riassunto del dodicesimo giorno di guerra – Oggi si è tenuto il terzo round di negoziati tra Ucraina e Russia. Da quelle che è dato sapere l’unico accordo raggiunto sarebbe per l’apertura dei corridoi umanitari, che dovrebbero essere aperti da domani alle ore 10 e  dovrebbero in quel caso cessare le ostilità almeno nelle zone di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Il problema grave è che i russi desiderano aprire i corridoi, permettendo l’evacuazione solo verso la Bielorussia e la Russia, inaccettabile per Kiev. I Russi giocano sulla pelle dei civili ucraini. Intanto gli Usa pensano di interrompere le forniture di petrolio russo. Il dodicesimo giorno del conflitto scatenato da Mosca, è terminato e le novità per gli ucraini non sono buone. Ancora una notte di paura da affrontare per i civili nelle città cinte d’assedio dalla follia di Putin. Tutte le notizie di oggi in basso nella timeline.

———————– TIMELINE ———————–

ORE 23.32 – S&P Global Ratings ha declassato il rating di credito a lungo termine di Mosca da “BBB-” a “CCC-” con un outlook negativo. Si tratta di una conseguenza del declassamento del rating sovrano della Russia in valuta estera da “BB+” a “CCC-“.

ORE 23.10 – I negoziati con la Russia proseguiranno fino al raggiungimento di un risultato nell’accordo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a quanto riporta la Tass.
“Oggi si è svolto il terzo round di negoziati in Bielorussia, vorrei dire il terzo e l’ultimo, ma siamo realisti. Pertanto, parleremo, insisteremo sui negoziati finché non troveremo un modo per dire al nostro popolo: ‘è così che arriveremo alla pace'”, ha detto in un videomessaggio pubblicato sul suo canale Telegram.

ORE 22.55 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha avuto questa sera un cordiale colloquio telefonico con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres focalizzato sulla crisi ucraina, nel corso del quale sono stati riaffermati i cardini della posizione italiana.

Il ministro, riferisce una nota della Farnesina, ha assicurato il pieno sostegno dell’Italia alle iniziative e all’azione dell’Onu, anzitutto sul versante umanitario, evidenziando l’esigenza prioritaria di una tregua per consentire l’evacuazione dei civili e per l’apertura di corridoi umanitari, anche in attuazione di quanto richiesto con voce coesa dalla Comunità Internazionale in base alla Risoluzione adottata il 2 marzo dall’Assemblea Generale con 141 voti a favore, 5 contrari e 35 astensioni.
Il ministro e il segretario generale hanno discusso dei margini di mediazione che le Nazioni Unite e altri attori possono avere per contribuire a una rapida soluzione del conflitto.

ORE 22.50 – Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che solo i soldati professionisti, né riservisti, né sostituti, né militari di leva, parteciperanno alle operazioni militari delle truppe russe in Ucraina. “Voglio sottolineare che i coscritti non partecipano e non prenderanno parte alle ostilità e che non ci saranno convocazioni per i riservisti. Solo il personale militare professionista può risolvere i compiti assegnati”, ha detto Putin in un messaggio per la Giornata della Donna pubblicato dal Cremlino.
In un messaggio rivolto alle madri, mogli, sorelle e fidanzate dei soldati russi, Putin ha espresso la sua fiducia che questi soldati, “che in questo momento stanno difendendo la Russia sul campo di battaglia in un’operazione militare speciale”, “garantiranno in modo affidabile la sicurezza e la pace del popolo russo” .Putin ha inoltre annunciato un nuovo sussidio per le famiglie con redditi più bassi e che hanno figli tra gli 8 ei 16 anni e ha ricordato che la Federazione Russa “fornisce già contributi mensili per le donne incinte e le famiglie a basso reddito con bambini fino a sette anni”, nonché per le persone che allevano da sole minori di età compresa tra gli 8 e i 16 anni. “Lo Stato farà tutto il possibile per sostenere le famiglie. Questa è la nostra priorità assoluta”, ha sottolineato.

ORE 22.45 – La Boeing ha annunciato di non voler più comprare titanio dalla Russia. abbiamo ampliato la rete di fornitori e abbiamo “sostanziali scorte” di titanio, ha affermato la compagnia aerospaziale americana, che già la settimana scorsa aveva interrotto ogni rapporto d’affari con le linee aeree russe a causa dell’invasione dell’Ucraina e le sanzioni occidentali.
La Boeing si è finora rifornita di titanio attraverso la Vsmpo-avisma, che appartiene al conglomerato di stato della Difesa russa Rostec, e nel novembre 2021 aveva stretto un accordo in cui si garantiva che la Russia sarebbe stata il suo principale fornitore di questo metallo. La compagnia americana e Vsmpo-Avisma operano assieme nella Ural Boeing Manufacturing. Ma tali rapporti sono ormai resi difficili dal fatto che il Ceo di Vsmpo-Avisma, molto vicino al leader russo Vladimir Putin, è soggetto a sanzioni americane.

ORE 22.39 – “Al sud del paese abbiamo visto una tale quantità di ‘ucrainità’ che non avevamo mai visto prima. Hanno colpito un vecchio panificio, una chiesa dell’800. Perché? I corridoi umanitari li mantengono solo nella direzione del loro paese per poche decine di persone. Perché? Solo per fare scena, per farli riprendere dalle telecamere e dire come hanno salvato la popolazione. Che cinismo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video sui social. “Resto a Kiev, non mi nascondo e non ho paura”, ha detto ancora. “Quanto serve per vincere questa guerra!”, ha aggiunto.

ORE 22.30 – Cessate il fuoco per permettere corridoi umanitari in Ucraina dalle 10 di domani mattina ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’evacuazione dei civili da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Lo ha riferito, riporta la Tass, il quartier generale di coordinamento interdipartimentale della Federazione russa.

ORE 21.54 – Ci sono stati “piccoli ma positivi” passi per il miglioramento della logistica dei corridoi umanitari dalle città assediate. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, del team negoziale ucraino, al termine del terzo round di colloqui con la delegazione russa. Non vi sono invece novità per quanto riguarda il conflitto. “Per quanto riguarda l’aspetto politico, che comprende un cessate il fuoco e la fine in generale delle ostilità, continuano intensive consultazioni”, ha aggiunto.

ORE 21.53 – La Russia ha apertamente minacciato di interrompere le forniture di gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream 1. Lo ha detto il vice premier russo Alexander Novak alla televisione di stato.

ORE 21.52 – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stasera una conversazione telefonica con il cancelliere della Repubblica federale di Germania, Olaf Scholz, incentrata sulla situazione sul terreno in Ucraina, sulla risposta europea in termini umanitari e sanzionatori e sulle conseguenze in ambito energetico della crisi in atto. I due leader, riferisce una nota, hanno concordato di tenersi in stretto contatto nei prossimi giorni anche in vista del Vertice informale in programma giovedì e venerdì.

ORE 21.33 – Due depositi di petrolio sono andati in fiamme nella regione di Zhytomyr dopo essere stati bombardati. Lo riferisce su Twitter il Kyiv Independent, allegando il filmato di uno dei depositi in fiamme. I due depositi si trovano rispettivamente a Zhytomyr e Cherniahiv. L’incendio è stato poi spento e non vi è notizia di feriti.

ORE 21.23 – “Siamo uniti a fianco dell’Ucraina”. Il messaggio è stato lanciato con un video su Twitter dai primi ministri di Gran Bretagna, Canada e Olanda che si sono incontrati oggi a Londra. Il messaggio di Boris Johnson, Pierre Trudeau e Mark Rutte appare anche scritto in inglese, francese, olandese e ucraino.

ORE 21.20 – Sui canali notoriamente impegnati nella diffusione di contenuti inerenti le ideologie no-vax e no-pass si è assistito ad un notevole incremento della pubblicazione di contenuti di disinformazione circa la crisi Russo – Ucraina. In particolare, stando a quanto appreso dall’Adnkronos da fonti degli apparati della sicurezza, parallelamente all’andamento del conflitto sui territori ucraini, nella galassia degli account riconducibili alle ideologie no-vax e no-pass vengono diffusi in maniera massiva post, video, articoli di quotidiani online che ‘documentano’ l’evoluzione della crisi e forniscono ai followers interpretazioni, tipicamente pro-Russia.
I contenuti riproposti sono tipicamente originati da siti e canali noti negli ambienti della disinformazione, per lo più riconducibili a fonti russe, con l’obiettivo di sostenere la tesi che legittima la scelta russa di attaccare l’Ucraina.

ORE 21.18 – Il presidente americano Joe Biden non ha ancora deciso sullo stop al petrolio russo. “Il presidente non ha preso alcuna decisione a questo punto su un bando alle importazioni di petrolio dalla Russia, ci sono discussioni interne in corso”, ha detto la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

ORE 21.13 – Emmanuel Macron non crede ad una fine imminente della guerra in Ucraina. “Non penso che nei prossimi giorni e settimane ci sarà una vera soluzione negoziata.. si cerca di ragionare, di appellarsi al cessate il fuoco. Penso che a breve termine è la guerra che ci sarà”, ha affermato durante la prima uscita della sua campagna elettorale, secondo quanto riferiscono i media francesi. Macron ha anche sottolineato di aver fatto “di tutto” per evitare il conflitto e ricordato che la Francia “non è in guerra” con la Russia.

ORE 21.12 – Solo oggi, e precisamente dalle 10 (orario di Mosca), sono stati aperti 6 corridoi umanitari la cui sicurezza del percorso sarebbe garantita dalle forze russe. Lo rendono noto fonti di apparati di sicurezza interpellati dall’Adnkronos.
In 4 mappe già acquisite sono tracciate le direttrici di evacuazione: una da Kiev a Gomel (Bielorussia), due da Mariupol a Zaporozhye (Ucraina) e/o Rostov sul Don (Russia); una da Kharkiv a Belgorod (Russia) e ancora altre due da Sumy a Belgorod (Russia) e /o Poltava (Ucraina).

ORE 21.02 – Il Congresso negli Stati Uniti procede verso l’approvazione di un disegno di legge “per bandire le importazioni di prodotti energetici dalla Russia e per sospendere normali relazioni commerciali sia con la Russia che con la Bielorussia”. Quattro parlamentari – i leader della Commissione strumenti della Camera, il repubblicano Kevin Brady, e il Presidente, Richard Neal, e della Commissione finanze del Senato, il repubblicano Mike Crapo e il Presidente, Ron Wyden – hanno annunciato la loro intenzione di mettere a punto il disegno di legge che fornirà anche alla Casa Bianca l’autorità di aumentare le tariffe per gli scambi con i due Paesi. Inoltre, il testo richiederà al Rappresentante per il commercio Usa di usare l’influenza degli Stati Uniti per perseguire la sospensione della partecipazione della Russia dal Wto e l’ingresso nell’organizzazione mondiale per il commercio della Bielorussia.

ORE 21 – Negli ultimi giorni le autorità ucraine hanno portato prigionieri di guerra russi a conferenze stampa facendo loro domande sull’invasione. In alcuni video pubblicati sui social media si sono visti soldati russi catturati mentre contattavano le loro famiglie in Russia, anche se non è chiaro se tali video abbiano avuto un’autorizzazione ufficiale. Lo rende noto Amnesty International che, alla luce degli episodi citati, ricorda che i diritti dei soldati russi catturati durante l’invasione dell’Ucraina sono protetti dalla Terza Convenzione di Ginevra.

ORE 20.53 – “Aerei delle forze armate ucraine hanno abbattuto un aereo dell’aeronautica russa su Kiev alle 20.30”. Lo fa sapere su Facebook il comandante in capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny.
“Alle 21.10 – aggiunge Zaluzhny – un secondo aereo nemico è stato abbattuto in una battaglia aerea vicino alla città”.

ORE 20.13 – “L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato il censimento dei beni confiscati in gestione che possono essere destinati in tempi brevi, anche in via temporanea, per accogliere i profughi dall’Ucraina”. Lo ha dichiarato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

ORE 20.52 – Un quarto round di negoziati fra Russia e Ucraina si terrà “nel brevissimo futuro”, ha anticipato il Presidente della Commissione Esteri della Duma, e membro della delegazione di Mosca alle trattative, Leonid Slutsky. Il prossimo round si terrà nuovamente in Bielorussia, ha aggiunto, parlando alla televisione russa. “Non dico ancora la data esatta, che sarà definita forse domani”, si è limitato a precisare.

ORE 20.38 – Il Presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky si rivolgerà in collegamento video domani alla Camera dei comuni britannica. La seduta è fissata per le cinque (ora di Londra) ha reso noto il presidente della Camera, Lindsay Hoyle. “Ogni deputato vuole ascoltare il Presidente, che ci parlerà in diretta dall’Ucraina. E’ una opportunità importante per la Camera dei comuni”, ha aggiunto.

ORE 20.20 – La Russia “sta cercando di reclutare siriani” per combattere in Ucraina, ha confermato una fonte autorevole del Pentagono, in un briefing con i giornalisti, dopo che il Wall Street Journal aveva anticipato la notizia nella sua edizione di oggi. Non è chiaro tuttavia se i ‘foreign fighters’ sono già sul teatro, ha precisato.

ORE 20.15 – Il danzatore britannico Xander Parish, definito il ‘principe del balletto’, ha lasciato il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel cui corpo di ballo, uno dei più prestigiosi al mondo, era ballerino principale, a causa della guerra in Ucraina. Lo ha comunicato lo stesso Parish con un post su Instagram. “Cari amici e followers – ha scritto ieri sera il danzatore – stasera avrei dovuto esibirmi in Giselle al Teatro Mariinskij ma invece, a causa della terribile crisi ho preso la difficile decisione di lasciare la Russia, almeno fino a quando non arriverà la pace. Il mio cuore va al popolo ucraino, vicino e lontano, inclusa Yeaterina Chebykina. Sono così grato al Teatro Mariinskij che, grazie a Yuri Fateev, mi ha accolto 12 anni fa e mi ha dato una carriera nel balletto classico che potevo solo sognare. Sono grato al meraviglioso popolo russo, la maggior parte del quale mi ha trattato con tanta gentilezza. Prego che arrivi la pace e che le ferite siano sanate dalla grazia di Dio. Grazie a tutti voi che mi avete inviato messaggi in questi giorni – ha concluso Parish – e scusate se non ho avuto il tempo di rispondere”.

ORE 20.13 – “L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato il censimento dei beni confiscati in gestione che possono essere destinati in tempi brevi, anche in via temporanea, per accogliere i profughi dall’Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
“Con la collaborazione delle prefetture, l’Agenzia diretta dal prefetto Corda individuerà inoltre gli immobili trasferiti ai Comuni ma non ancora utilizzati, idonei per essere impiegati nell’ambito della rete di protezione e tutela messa in campo per fronteggiare l’emergenza umanitaria” ha spiegato il ministro, sottolineando come “è massimo l’impegno del ministero dell’Interno per dare risposte concrete a chi fugge dal teatro di guerra e soprattutto alle persone più fragili, come donne e bambini”.

ORE 20.08 – Gli Stati Uniti inviano altri 500 militari in Europa, in Polonia, Romania, Germania e Grecia, ha reso noto un alto funzionario del Pentagono. Fra i loro compiti, quello di sostenere gli sforzi di proteggere lo spazio aereo della Nato.

ORE 20.05 – Sono attivi, da oggi, i numeri a disposizione delle imprese per segnalazioni di difficoltà in seguito al conflitto in Ucraina. Lo annuncia una nota del Mise che nei giorni scorsi, con decreto del ministro Giancarlo Giorgetti, aveva creato una task force per monitorare la situazione delle imprese e fare proposte concrete per affrontare la crisi provocata dalla guerra.
Oggi dunque primo incontro tecnico del pool, coordinato da Amedeo Teti, per organizzare il lavoro mentre da mercoledì 9 marzo il gruppo di lavoro, incontrerà tutte le rappresentanze e associazioni dei settori industriali e produttivi, compreso il mondo cooperativo, per raccogliere istanze, problemi e proposte.
I numeri attivati oggi sono 800100117 per chiamate dall’Italia, +390647052184 per l’estero. Si garantisce la reperibilità dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Per segnalazioni mail da domani sarà operativo l’indirizzo tfiru@mise.gov.it

ORE 20.02 – L’attivista e giornalista indipendente Oleksandr Tarasov è stato rapito oggi a Kherson. Lo rende noto con un video su Facebook la piattaforma media locale che si occupa di diritti umani, collaborazione tra il popolo e il governo, filantropia e valori della comunità. L’uomo, secondo quanto viene spiegato nel filmato, avrebbe esortato la popolazione di Kherson a manifestare e a lottare contro i russi.

ORE 20.01 – Sono 16, a oggi, gli attacchi russi a strutture sanitarie in Ucraina, avvenuti fra il 24 febbraio e il 3 marzo. Lo ha verificato l’Organizzazione mondiale della sanità, che sta analizzando la natura di altri ‘incidenti’ che si sono verificati nel Paese dall’avanzata russa. Sabato scorso, riferisce l’Oms su twitter, risultavano sei attacchi alla sanità ucraina, con un bilancio di 6 morti e 11 feriti. Attacchi “fortemente condannati” dall’Oms. “Ospedali, ambulanze, sanitari e pazienti non sono un bersaglio. Gli attacchi al sistema sanitario violano la legge internazionale e mettono in pericolo le vite umane”.

ORE 20 – I leader di Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito hanno riaffermato la loro “determinazione a continuare ad aumentare i costi sulla Russia per la sua invasione ingiustificata e non provocata dell’Ucraina”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca dopo la telefonata tra Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson. I quattro leader “hanno anche sottolineato il loro impegno a continuare a fornire assistenza economica, umanitaria e di sicurezza all’Ucraina e hanno discusso dei loro rispettivi colloqui con i presidenti russo e ucraino”.

ORE 19.53 – L’attivista e giornalista indipendente Oleksandr Tarasov è stato rapito oggi a Kherson. Lo rende noto con un video su Facebook la piattaforma media locale che si occupa di diritti umani, collaborazione tra il popolo e il governo, filantropia e valori della comunità. L’uomo, secondo quanto viene spiegato nel filmato, avrebbe esortato la popolazione di Kherson a manifestare e a lottare contro i russi.

ORE 19.52 – I negoziati fra Russia e Ucraina proseguiranno, ha anticipato il capo della delegazione russa, Vladimir Medinsky, dopo la fine delle trattative di oggi, un negoziato durato tre ore, si legge sulla Tass.

ORE 19.47 – “Grazie per lo straordinario esempio di accoglienza che state mostrando a tutta Europa, anche l’Italia è pronta. La priorità è fermare la guerra”. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, si è complimentato con il premier polacco Mateusz Jakub Morawiecki al termine della prima giornata a Varsavia: i due leader si erano scambiati diversi messaggi anche negli ultimi giorni.
Il leader del Carroccio è arrivato in Polonia all’ora di pranzo, accompagnato da una ristretta delegazione della Lega formata dai parlamentari Marco Campomenosi e Luca Toccalini, con l’obiettivo di verificare la situazione e offrire aiuto concreto. È con questo spirito che Salvini prima ha incontrato alcuni imprenditori nostri connazionali nella sede dell’ambasciata d’Italia, poi è stato ricevuto dalla Nunziatura apostolica in Polonia.

ORE 19.44 – Otto soldati ucraini sono rimasti uccisi in un raid aereo russo sulla regione di Mykolaiv. Lo ha reso noto il governatore della regione, Vitaly Kim, secondo cui altri 19 militari sono rimasti feriti dal lancio di un missile finito sulla loro caserma.

ORE 19.39 – La Moldavia è il paese che “accoglie il maggior numero di rifugiati rispetto alla sua popolazione: ve ne sono 4 ogni 100 abitanti”. Lo ha detto oggi la premier moldava, Natalia Gavrilita, spiegando che il suo paese ha raggiunto “il massimo” di capacità di accoglienza. “Stiamo vivendo una crisi umanitaria straordinaria. Sono 230mila le persone che hanno attraversato la frontiera dall’Ucraina e 120mila hanno scelto di rimanere”, ha detto Gavrilita alla Cnn.

ORE 19.33 – Banca d’Italia, Consob, Ivass e Uif richiamano l’attenzione dei soggetti vigilati sul pieno rispetto delle misure restrittive decise dall’Unione europea in risposta alla situazione in Ucraina. E’ quanto si legge in una nota congiunta.

ORE 19.32 – “Come Farnesina stiamo lanciando un’unità di crisi per le imprese che esportano colpite dalle sanzioni per supportarle e aiutarle”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al Tg3, ricordando che l’inserimento dell’Italia nella lista dei Paesi ostili annunciata da Mosca “è una dimostrazione che le sanzioni stanno funzionando, l’economia russa è fortemente indebolita dalle nostre sanzioni”.

ORE 19.30 – I corridoi umanitari saranno aperti da domani, ha reso noto la delegazione russa ai negoziati con l’Ucraina dopo la fine del terzo round di trattative che si è tenuto oggi in Bielorussia. “Gli ucraini ci hanno dato assicurazioni, noi speriamo che i corridoi umanitari saranno aperti da domani”, ha affermato il capo della delegazione russa, l’ex ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky, esprimendo delusione sull’andamento delle trattative. “Le nostre aspettative non si sono attuate”, ha affermato, secondo quanto riporta Gazeta.ru. La delegazione russa ha presentato agli ucraini una bozza di documento di accordo.

ORE 19.30 – Washington “apprezza molto” lo sforzo d’Israele per “fermare l’aggressione russa all’Ucraina”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrando l’omologo israeliano Yair Lapid a Riga, in Lettonia, secondo quanto riferisce Times of Israel. “Apprezziamo gli sforzi di ogni stretto partner e alleato per vedere se vi sono spiragli per fermare la guerra”, ha aggiunto Blinken, dopo che sabato il premier israeliano Naftali Bennett è volato a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin.

ORE 19.29 – “La torre della televisione, così come le torri di comunicazione radio, sono sotto il controllo degli occupanti della città di Melitopol. Sequestrate dalle forze armate della federazione russa”. A darne notizia sulla sua pagina Facebook il sindaco della città ucraina, Ivan Fedorov.

ORE 19.27 – “Tra un’ora sentirò il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, le Nazioni Unite hanno un ruolo fondamentale al tavolo dei negoziati e possono dare un grande contributo per la pace”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando al Tg3.

ORE 19.14 – A quasi due settimane dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il ministero della Difesa in Russia rivendica il controllo, da parte delle forze militari, di cinque centri abitati. Si tratta di Novoukrainskoye, Staromayorskoye, Staromlynovka, Mayorovo e Removka, ha reso noto il portavoce, Igot Konashenkov. A tutti i civili è stata garantita assistenza umanitaria, ha aggiunto.

ORE 19.08 – A Kiev è appena scattata l’allerta aerea. “Chiediamo a tutti di ripararsi nel rifugio della protezione civile” si legge in una chat Telegram.

ORE 19.00 – Almeno quattromila persone devono ancora essere evacuate dalla periferia di Kiev. Lo dice il ministero dell’Interno ucraino.

ORE 18.59 – “Si è concluso il terzo round di negoziati. Ci sono piccoli movimenti positivi nel miglioramento della logistica dei corridoi umanitari”. Lo scrive su Twitter il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Mikhailo Podolyak, affermando che “sono continuate intense consultazioni politiche sul blocco politico” delle questioni, “insieme al cessate il fuoco ed alle garanzie di sicurezza”.

ORE 18.49 – La Russia ha impegnato “quasi il 100%” delle forze di combattimento che aveva dispiegato nei mesi scorsi sul confine dell’Ucraina e in Bielorussia. Lo rendono noto fonti del Pentagono che aggiungono che la Russia ha finora lanciato oltre 625 missili, secondo quanto riporta la Cnn.
Le fonti militari americane affermano poi che i russi non hanno ancora il dominio del cielo, con l’Ucraina che continua ad avere “la maggioranza dei suoi aerei” a disposizione come anche i missili terra aria per difendere il proprio spazio aereo.

ORE 18.48 – Il 70% del territorio di Irpin, nella regione di Kiev, è sotto il controllo dei russi. Lo comunica il sindaco della città, Oleksandr Markushyn, parlando con “Ucraina24”.

ORE 18.47 – L’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell ha parlato per telefono con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi “per la seconda volta dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ho chiesto alla Cina – spiega Borrell – di sostenere il dialogo tra la Russia e l’Ucraina e la dichiarazione di un immediato cessate il fuoco, per permettere di creare corridoi umanitari per evacuare i civili”, conclude.

ORE 18.44 – Risentimento, rabbia, proteste di massa. Se la guerra in Ucraina dovesse tradursi in questi sentimenti per la popolazione russa, Vladimir Putin potrebbe contare su una Guardia nazionale forte di 400mila uomini, che si suppongono essere fedeli al Cremlino. Un corpo creato nel 2016 proprio per rispondere a eventualità del genere dall’ex guardia del corpo del presidente russo, Viktor Zolotov, nel quale sono entrate ex truppe speciali del ministero dell’Interno (i famigerati Omon) e cresciuti in sei anni da 200mila a 400mila uomini.
In un articolo per il Washington Post, l’esperto americano Leon Aron, autore del libro “Yeltsin” e di un volume di prossima pubblicazione su Putin e l’Ucraina, sottolinea però che una cosa è reprimere gli studenti che protestano a Mosca e San Pietroburgo, altra cosa è aprire il fuoco contro le madri degli studenti uccisi in Ucraina. E se la Guardia nazionale esiterà, i militari non andranno in soccorso di Putin, mentre gli oligarchi potrebbero essere incoraggiati a schierarsi dalla parte dei manifestanti, così come fecero i loro ‘colleghi’ ucraini durante la Rivoluzione arancione nel 2004 e la Rivoluzione di Maidan nel 2014, ricorda Aron nell’articolo intitolato “Perché Putin deve guardarsi le spalle”.

ORE 18.37 – Dall’inizio dell’invasione russa, l’Ucraina ha registrato 10 miliardi di dollari di danni alle proprie infrastrutture. Lo ha detto il ministro dell’Infrastrutture, Oleksander Kubrakov, precisando che “la maggior parte delle strutture potranno essere riparate in un anno, le più difficili in due anni”.

ORE 18.32 – “Oggi chiediamo alla comunità mondiale: ‘Chiudete il cielo sopra l’Ucraina!’. Perché sono proprio i missili da crociera russi a uccidere oggi la maggior parte dei civili nelle nostre terre”. E’ il messaggio che arriva dall’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk.

ORE 18.31 – Circa “13mila persone sono state arrestate in 147 città della Russia per aver protestato contro l’invasione” dell’Ucraina. “Solo ieri, 4.500 persone sono state arrestate”. Rischiano “fino a 15 anni di carcere, secondo due leggi in vigore dal 4 marzo”. Il Parlamento Europeo “chiede alle autorità russe di smetterla di intimidire i manifestanti e di rilasciare immediatamente tutti i detenuti”. Lo dice la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, aprendo la plenaria a Strasburgo.

ORE 18.22 – La Commissione Europea presenterà domani a Strasburgo alcune “proposte” per rimediare alla forte dipendenza dell’Ue dagli idrocarburi russi, basate su “tre pilastri”: diversificazione, investimenti nelle rinnovabili ed efficienza energetica. Lo ha spiegato la presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles, a margine dell’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi.

ORE 18.00 – Sono 406 i civili uccisi dall’inizio della guerra russa in Ucraina il 24 febbraio scorso. Lo ha denunciato l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani, aggiornando il bilancio accertato delle vittime, che conta anche 801 civili feriti. Ma l’agenzia dell’Onu ammette che le vere cifre potrebbero essere “considerevolmente più alte”.

ORE 17.29 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo lituano, Gitanas Nauseda. “L’ho informato della situazione militare e umanitaria attuale in Ucraina. Abbiamo anche concordato i prossimi passi per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Sentiamo il sostegno della Lituania”, ha dichiarato Zelensky su Twitter.

ORE 17.23 – Ha commosso la Slovacchia la storia di un bambino ucraino di 11 anni che ha varcato da solo la frontiera dopo un viaggio di 1200 km. Un tweet della polizia saluta il “vero eroe”, che appare sorridente in una foto mentre beve una bevanda calda. Il bambino aveva con sé una busta di plastica con il passaporto e un numero di telefono scritto sulla mano, grazie al quale sono stati raggiunti i suoi parenti che sono venuti a prenderlo.

ORE 17.07 – “Gli aerei russi dominano i cieli e continuano a bombardare le nostre città ed uccidere molti civili”. Così il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, è tornato a chiedere alla Nato che imponga la no fly zone sull’Ucraina, nonostante dagli Stati Uniti e gli altri membri dell’Alleanza si continua a ripetere che una mossa del genere rischierebbe di allargare pericolosamente il conflitto.
“Noi crediamo che il rifiuto dell’idea della no fly zone sia basato sulla mancanza di fiducia nella forza della Nato come alleanza – ha detto Kuleba intervistato da Abcnews – perché la potenza militare della Nato è incomparabilmente maggiore di quella della Russia. Quindi – ha concluso- perché la Russia dovrebbe osare abbattere un aereo Nato sapendo che sarebbe destinata alla sconfitta in una eventuale guerra con la Nato?”.

ORE 17.05 – L’ambasciatrice britannica, Melinda Simmons, ha lasciato l’Ucraina per la “grave situazione della sicurezza”. Lo ha reso noto la ministra degli Esteri britannica, Liz Truss, citata dai media britannici. L’ambasciatrice, come molti diplomatici occidentali, in precedenza si era spostata da Kiev a Leopoli, città dell’Ucraina occidentale giudicata più sicura della capitale.

ORE 16.57 – Atene evacua 34 persone da Odessa, fra cui 25 marinai di una nave di una compagnia marittima greca. Il successo dell’operazione “Nostos 5”, è stato annunciato dal ministro degli Esteri Nikos Dendias, riferisce il sito Ekathimerini.
Le 34 persone sono state accompagnate dal console generale greco a Odessa, Dimitrios Dochtsis, fino in Moldova, dove sono state accolte dallo staff dell’ambasciata greca in Romania. Il console generale e il suo staff continueranno il loro lavoro nella città di Galati, in Romania, a causa del deterioramento della situazione in Ucraina dopo l’invasione russa.

ORE 16.52 – L’istituzione della no fly zone rischierebbe di “creare un conflitto diretto tra i nostri Paesi e la Russia e così una guerra più ampia, cosa che non è interesse di nessuno, compreso il popolo ucraino”. Così Antony Blinken ha ribadito l’opposizione all’imposizione dell’interdizione di volo sull’Ucraina da parte della Nato, richiesta che il governo ucraino continua ad avanzare.

ORE 16.47 – Nella riunione di oggi tenutasi al Cairo, in Egitto, il Comitato Esecutivo dell’Issf, la Federazione mondiale del tiro a segno e a volo, ha ratificato la decisione della dirigenza dell’Issf di non consentire agli atleti di Russia e Bielorussia di prendere parte alle competizioni Issf seguendo le raccomandazioni del Cio.

ORE 16.46 – Vicinissimo al leader del Cremlino Vladimir Putin, il capo della chiesa ortodossa russa, il Patriarca Kirill, giustifica la guerra in Ucraina come una sorta di crociata contro i paesi che sostengono i diritti degli omosessuali. Nel suo sermone in occasione della Domenica del Perdono, riportato oggi da vari media, il Patriarca ha descritto il gay pride come una sorta di spartiacque fra il bene il male.

ORE 16.41 – “Oggi il Canada annuncia nuove sanzioni contro 10 individui complici di questa invasione ingiustificata”. Lo ha detto il primo ministro canadese, Justin Trudeau, durante una conferenza stampa a Londra. Trudeau ha spiegato che tra le persone sanzionate figurano “ex ed attuali alti funzionari del governo, oligarchi e sostenitori della leadership russa”.

ORE 16.27 – Applicata immediatamente la legge, approvata venerdì in tempi record anche per il veloce processo parlamentare in Russia, per il divieto di notizie false sui militari. A un 26enne con un poster contro la guerra nella cittadina di Pylos è stata imposta una sanzione da 30mila rubli (216 euro) per aver denigrato le forze armate russe, ha stabilito un tribunale della regione di Ivanovo. A Korstroma, un uomo dovrà pagare l’equivalente di 218 euro per aver esibito un poster in cui si parlava dell’invasione dell’Ucraina come di una “operazione speciale fiscale”.

ORE 16.24 – Un uomo è stato arrestato dopo che un camion si è schiantato contro i cancelli dell’ambasciata russa a Dublino, davanti alla quale nei giorni scorsi si sono tenute proteste contro l’invasione dell’Ucraina. Lo ha riferito Sky News, precisando che l’episodio è avvenuto a Orwell Road, nella zona sud di Dublino.

ORE 16.22 – Prima un messaggio del Ministero dello Sviluppo Digitale di Mosca con cui si definiscono i dettagli per trasferire tutte le trasmissioni, le connessioni ai server e la gestione dei domini interni della Russia su una rete parallela, la intranet nazionale ‘Rucom’, quindi un secondo documento che chiede di comunicare allo stesso Ministero alcune informazioni inerenti su portali e siti, dai dati su host a quelli di picco della larghezza di banda, passando per le richieste massime e gli utenti simultanei gestibili. A riportare queste mosse sono fonti esperte in cyber-security che evidenziano come la richiesta includa anche “la necessità di rendere disponibile fuori dalla Federazione Russa” gli eventuali siti pubblici o privati, necessari per portare avanti comunicazioni e/o operazioni con il mondo ‘esterno’.

ORE 16.20 – “L’Austria era neutrale, l’Austria è neutrale e l’Austria rimarrà neutrale”. A dichiararlo nel corso di una visita in Qatar è stato oggi il cancelliere austriaco Karl Nehammer, sottolineando che considera chiuso il dibattito sulla neutralità del paese sancita dall’atto costituzionale del parlamento firmato il 26 ottobre 1955. Un dibattito al quale hanno preso parte politici e media relativo all’opportunità di diventare parte integrante della Nato, avviato dopo l’inizio della guerra in Ucraina, che ha visto l’Austria impegnata sul fronte politico a fianco dei partner Ue.

ORE 16.19 – Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha annunciato nuovi aiuti economici all’Ucraina. Nel corso di una conferenza stampa, BoJo ha spiegato che sono stati stanziati aiuti per 175 milioni di sterline (211 milioni di euro), la maggior parte dei quali sarà consegnato direttamente al governo di Kiev.

ORE 16.18 – Almeno 13 persone sono rimaste uccise in un raid aereo russo sulla città di Makariv, nella regione di Kiev. Lo hanno riferito i servizi di emergenza ucraini.

ORE 16.05 – Il governo, insieme a istituzioni nazionali e territoriali, oltre che con i principali rappresentanti della società civile, lavora “con l’obiettivo di trovare ogni possibile soluzione che metta in salvo tutti i soggetti più fragili” del conflitto in Ucraina. Lo assicura il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una lettera inviata all’assessore alle Politiche sociali del comune di Napoli, Luca Trapanese, in risposta al suo “accorato appello che ha posto l’attenzione sul rilevante tema della disabilità in connessione con il conflitto in Ucraina”.
ORE 16.03 – “Andiamo verso una ‘sirizzazione’ dell’Ucraina”. Lo prevede l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Montpellier. Il ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian aggiunge che “andiamo verso un periodo difficile, quello dell’assedio: a Kharkiv, a Mariupol, domani a Kiev. Abbiamo sugli assedi iniziati dai russi una sinistra esperienza”. “L’ultima manifestazione – prosegue Le Drian – è stata ad Aleppo: bombardamenti, proposta di corridoio umanitario, denuncia di rottura del corridoio da parte della parte avversa”, con l’uso di “provocazioni. Tentativo di pour parler, ribombardamento e si ricomincia”.

ORE 15.59 – Mentre il conflitto in Ucraina entra nella seconda settimana, sono centinaia di migliaia i bambini che stanno lasciando il paese con le loro famiglie. Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, ha allestito spazi sicuri a misura di bambino al confine tra Ucraina e Romania, nella regione di Bukovina, nei pressi di Siret.

ORE 15.58 – L’oligarca russo Oleg Deripaska, vicino al presidente Vladimir Putin, ha scritto su Telegram che è necessario giungere alla pace ”il prima possibile”. Rispondendo a un commento dello storico israeliano Yuval Noah Harari sull’invasione russa dell’Ucraina, il miliardario russo ha concordato sul fatto che “abbiamo bisogno di pace”.

ORE 15.55 – Sono oltre 1,7 milioni – in gran parte donne e bambini – le persone scappate dall’Ucraina e che si sono rifugiate nei Paesi limitrofi dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha reso noto l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, secondo cui oltre un milione di persone è arrivato in Polonia.

ORE 15.53 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha scartato oggi l’ipotesi di un embargo energetico alla Russia. “In questo momento, l’approvvigionamento energetico dell’Europa per la generazione di calore, la mobilità, l’elettricità e l’industria non può essere garantito in nessun altro modo”, ha affermato. L’energia proveniente dalla Russia è essenziale per la vita quotidiana dei cittadini europei, ha aggiunto, ed è per questo che l’Unione Europea ha escluso un embargo energetico dalle sanzioni imposte a Mosca

ORE 15.46 – Nell’Ucraina alle prese col conflitto preoccupa “anche l’eccesso di morbilità e morte per malattie comuni come ad esempio quelle cardiovascolari, il diabete, i tumori” che potrà generarsi “per effetto dell’interruzione dei servizi” sanitari e per “patologie acute materne neonatali e infantili”. E’ uno dei capitoli individuati come prioritari dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel primo ‘situation report’ dedicato all’emergenza nel Paese. Si esprimono timori anche sul fronte della salute mentale e psicosociale, per “lo stress significativo causato da un conflitto acuto” che piomba nelle vite degli ucraini “dopo 2 anni di Covid-19”.

ORE 15.45 – “Stiamo assistendo al crollo del rublo, al rating del credito della Russia diventato pari a zero, i mercati chiusi, l’esodo di praticamente ogni società importante dalla Russia”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken sottolineando “il drastico impatto, senza precedenti” delle sanzioni varate contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

ORE 15.33 – Nell’Ue “abbiamo già superato gli 1,5 mln di rifugiati” dall’Ucraina, “siamo a 1,6 mln: vedete la velocità, temiamo che la stima possa arrivare a 5 mln persone. Non si è mai visto dopo la fine della Seconda guerra mondiale un tale numero di civili in movimento, e così velocemente”, in Europa. Lo dice l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Montpellier, in Francia, al termine del Consiglio Sviluppo informale.

ORE 15.30 – E’ iniziato in Bielorussia il terzo round di negoziati tra le delegazioni di Mosca e Kiev. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass.

ORE 15.29 – “Tra pochi minuti inizieremo a parlare con i rappresentanti di un Paese che crede seriamente che la violenza su larga scala contro i civili sia un argomento. Dimostreremo che non è così. Non prestate attenzione a fake news su Yanukovich, Boyko, Muraev (politici ucraini filorussi, ndr) come rappresentanti speciali per l’Ucraina” . Così il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, in un video diffuso prima dell’inizio del terzo round di colloqui con la Russia, nel quale assicura che sarà “fatto tutto nell’interesse dell’Ucraina”.

ORE 15.23 – Nel colloquio telefonico con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, Vladimir Putin ha chiesto che “l’Unione Europea dia un contributo reale per salvare vite umane facendo pressioni affinché le autorità di Kiev rispettino la legge umanitaria”. E’ quanto afferma il Cremlino, nella nota in cui riferisce della telefonata, sostenendo che “Putin ha sottolineando che i militari russi stanno adottando tutte le misure per salvare la vita ai civili”. E ripetendo le accuse già avanzate da Mosca che sarebbero “i nazionalisti ucraini” a mettere in pericolo la popolazione civile, usandola come scudi umani.

ORE 15.11 – Durante la guerra nella Capitale dell’Ucraina sono nati 479 bambini, 251 maschi e 228 femmine. Lo rende noto Vitalij Klyčko, sindaco di Kiev, che oggi ha fatto visita a uno degli ospedali comunali di maternità che lavora secondo la legge marziale. “Tutti gli ospedali e i reparti di maternità in città funzionano – ribadisce – I medici sono in servizio e forniscono l’assistenza necessaria ai pazienti e cure di emergenza a donne in gravidanza con patologie. Qui, dallo scoppio del conflitto, sono venuti alla luce 82 bambini, in un caso gemelli”.

ORE 15.06 – Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha chiesto a Vladimir Putin “di fermare immediatamente le ostilità e assicurare il passaggio umanitario sicuro e l’accesso agli aiuti”. E’ quanto riporta lo stesso Michel su tweet riferendo del suo colloquio telefonico con il presidente russo durante il quale ha anche “sottolineato la necessità di garantire la sicurezza delle centrali nucleari durante le ostilità in Ucraina”.

ORE 15.03 – “L’aggressione della Russia è diversa da tutte le altre guerre di questo secolo. Le dimensioni e l’ideologia disumana che la caratterizzano ricordano la Seconda guerra mondiale. Azioni di contrasto devono essere rilevanti”, ha scritto in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, sollecitando “altre sanzioni dure contro la Russia, altre armi, inclusi aerei da combattimento e sistemi di difesa aerea per l’Ucraina”.

ORE 14.59 – “Discuteremo della richiesta di adesione alla Ue dell’Ucraina nei prossimi giorni”. Lo ha annunciato, su Twitter, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, dopo la sua telefonata con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La solidarietà, l’amicizia e l’aiuto senza precedenti della Ue per l’Ucraina sono incrollabili”, ha poi aggiunto.

ORE 14.58 – Distrutta dai soldati russi la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria, nel villaggio di Vyazovka, nella regione di Zhytomyr. Realizzata nel 1862, era considerata un monumento di importanza nazionale.

ORE 14.57 – Scienziati americani in allerta già prima dell’invasione russa in Ucraina. Lo scorso 16 febbraio, l’università di Berkeley, in California, ha ospitato un inedito incontro di ‘assessment’ tecnico sulla difesa con missili anti balistici, promosso dall’American physical society su richiesta del Popa, Panel on Public Affairs, organismo incaricato anche delle relazioni istituzionali con Washington.

ORE 14.55 – “Stiamo lavorando come governo per eliminare l’eventuale ricatto dal gas russo”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1.

ORE 14.54 – Fra le preoccupazioni prioritarie elencate dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riguardo all’emergenza Ucraina non c’è solo quella enorme delle lesioni e dei traumi legati al conflitto, aggravati dalla difficoltà di accesso alle strutture sanitarie da parte di pazienti e personale sanitario per problemi di sicurezza, e dalla mancanza di medicinali e forniture salvavita. Gli esperti dell’agenzia Onu nel primo ‘Situation report’ pubblicato sull’Ucraina mettono in evidenza anche “il rischio di diffusione di malattie infettive come Covid, morbillo, poliomielite, tubercolosi, Hiv e malattie diarroiche”. Un rischio dovuto alla distruzione diffusa delle infrastrutture idriche e sanitarie, alla copertura vaccinale inadeguata, alla mancanza di accesso a medicinali e cure mediche, alla carenza di acqua potabile e servizi igienico-sanitari adeguati, ai movimenti di popolazione e alle condizioni di sovraffollamento in cui si sta vivendo in questi giorni di conflitto.

ORE 14.53 – La delegazione ucraina è arrivata in Bielorussia per condurre il terzo round di negoziati con la controparte russa. Lo rende noto l’agenzia di stampa bielorussa Belta.

ORE 14.51 – Imporre una no-fly zone in Ucraina significherebbe “far scoppiare la terza guerra mondiale”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1. A livello Nato “abbiamo detto chiaramente che non istituiremo la no-fly zone” per “circoscrivere il conflitto in Ucraina”, ha proseguito Di Maio.

ORE 14.50 – “Il pub ‘Putin’ a Gerusalemme ha cambiato il suo nome”. Lo ha annunciato con un post sulla sua pagina Twitter con tanto di foto con la nuova insegna, Michael Brodsky, l’ambasciatore israeliano in Ucraina. Il locale, cui già allo scoppio del conflitto era stata rimossa l’insegna, ora è stato intitolato al presidente ucraino Zelensky.

ORE 14.47 – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla scomparsa del bambino italiano di 10 anni di cui il padre, Giovanni Arcangeli, ha denunciato la scomparsa in Ucraina. L’uomo accusa la moglie di sequestro di persona e maltrattamenti e sostiene di non avere più notizie del figlio dal 23 febbraio scorso quando si trovava in provincia di Odessa, al centro ora dei combattimenti fra russi e ucraini.ORE 14.41 – Nella mediazione tra Russia e Ucraina “la Turchia ha un ruolo molto importante”, come dimostra l’incontro tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev in programma il 10 ad Antalya, così come lo hanno “la Cina che ha annunciato di essere a disposizione per trovare una soluzione e l’Unione Europa con il presidente Macron”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai1.

ORE 14.39 – Sono 406 i civili che hanno perso la vita in Ucraina dall’inizio dell’aggressione militare russa. Lo rende noto l’Agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, aggiungendo 801 feriti al bilancio delle vittime della guerra. Il numero reale, fa notare l’Onu, potrebbe essere maggiore.

ORE 14.30 – Il “fronte” dell’aiuto militare degli Stati Uniti e degli altri alleati Nato alle forze di Kiev è diventato un aeroporto in località segreta sul confine con l’Ucraina dove la scorsa settimana si è recato in visita il capo degli Stati Maggiori Riuniti, il generale Mark Milley. Lo riporta oggi la Cnn citando una fonte del Pentagono che racconta che il generale ha incontrato i militari ed il personale che stanno gestendo il flusso degli aiuti e degli aerei, con l’arrivo di anche 17 velivoli al giorno.

ORE 14.23 – Budapest ci ripensa e autorizza il posizionamento delle forze Nato sul territorio ungherese. Il primo ministro ungherese Victor Orban ha firmato un’ordinanza che consente il posizionamento dell’esercito Nato nel territorio magiaro ma al tempo stesso vieta inoltre il trasferimento degli armi letali verso Kiev passando attraverso l’Ungheria.

ORE 14.05 – “Il cinismo morale e politico” del presidente russo, Vladimir Putin, sui corridoi umanitari è “insopportabile”. Lo ha dichiarato il leader francese, Emmanuel Macron, riferendosi all’apertura di corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia secondo la proposta di Mosca. “Gli attori umanitari devono poter intervenire, quindi devono esserci dei cessate il fuoco” ha spiegato Macron in un’intervista a Tf1 nella quale ha parlato di un “discorso ipocrita” dalla Russia, “che consiste nel dire: ‘proteggeremo le persone per portarle in Russia’ “.

ORE 14 – E’ ”estremamente pericoloso” ora muoversi da e per Mariupol, nel sud dell’Ucraina, dato che ”sono disseminate di mine le strade” che possono essere utilizzate per uscire dalla città. Lo ha detto alla Bbc il direttore delle operazioni della Croce Rossa internazionale, Dominik Stillhart, parlando di una ”situazione estremamente pericolosa”. ”Ho chiesto a entrambe le parti di mettere a punto i dettagli in modo che i civili possano lasciare la città”, ha detto, ma ”ieri mentre stavamo uscendo attraverso un percorso concordato ci siamo accorti che la strada che ci era stata indicata era disseminata di mine”.

ORE 13.45 – Un’unità speciale della Legione Internazionale è stata creata sotto il controllo del dipartimento generale della ricognizione del Ministero della Difesa ucraino e sta già svolgendo missioni di combattimento. Ad oggi oltre 20mila volontari e veterani di 52 paesi hanno espresso il desiderio di unirsi ai suoi ranghi. Per lo più combattenti esperti che hanno partecipato a molte campagne di mantenimento della pace in tutto il mondo.

ORE 13.37 – Con l’escalation del conflitto in Ucraina, l’Organizzazione mondiale della sanità aveva già espresso allarme per le segnalazioni di attacchi a strutture sanitarie in vari punti del Paese. Ora, nel primo ‘situation report’ dell’Agenzia Onu sull’emergenza in Ucraina, si fa il punto sul nodo dell’accesso alla sanità, che diventa sempre più difficile, e sui principali problemi che lo stanno ostacolando. Solo nella prima settimana dall’inizio dell’attacco russo, “al 3 marzo – riferisce l’Oms – sulla base di un contesto in continuo mutamento, più di 200 strutture sanitarie si sono ritrovate lungo linee di conflitto o in aree di controllo che sono cambiate. Ci sono segnalazioni, sia verificate che sotto indagine, di strutture sanitarie danneggiate o distrutte”.
ORE 13.30 – La Russia è pronta a fermare le ostilità “in qualsiasi momento” se Kiev rispetta le condizioni poste da Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass.

ORE 13.19 – Il rischio che la guerra in Ucraina inneschi un conflitto più ampio in Europa, o una guerra mondiale, “ora non si vede”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, rispondendo ad una domanda al termine del colloquio con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Bruxelles.

Ore 13.14 – Ci sono tutti i 27 paesi dell’Unione europea – inclusa quindi l’Italia – ma anche gli Usa e il Regno Unito nella lista compilata da Mosca di stati e territori stranieri “che commettono azioni ostili contro la Russia, le sue compagnie e i cittadini”. Un elenco che segnala chi ha approvato o sostenuto le sanzioni contro Mosca e che include paesi di primo piano ma, assieme all’Ucraina (per ovvie ragioni), vede anche l’inserimento di piccole nazioni, come Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia. Spicca la presenza – inedita – della Svizzera, che ha rotto la sua tradizionale neutralità per sostenere le misure internazionali contro la Russia.

ORE 13.10 – Il ministero degli Esteri russo ha confermato l’incontro in programma il 10 ad Antalya, in Turchia, tra il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, ed il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. Alla riunione – riporta l’agenzia Sputnik – prenderà parte anche il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.

ORE 13 – E’ stato colpito dai russi il porto marino ‘Olvia’, nella regione di Mykolaiv. Lo rende noto con un post su facebook il Ministero dell’Infrastruttura. Non risultano vittime. Il territorio colpito è in concessione all’azienda del Quatar ‘QTerminals Olvia’.ORE 12.47 – Dopo il colloquio con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il premier indiano Narendra Modi ha parlato anche con il leader russo, Vladimir Putin. Lo riporta il Times of India, secondo cui Modi ha sollecitato Putin nella direzione di un dialogo diretto tra il presidente russo e Zelensky. Anche con Putin, come al presidente ucraino, il premier indiano ha insistito sull’importanza dell’evacuazione dall’Ucraina dei cittadini indiani rimasti a Sumy. E’, sottolineano i media del gigante asiatico, il terzo colloquio tra i due dallo scorso 24 febbraio.

ORE 12.39 – La presidenza ucraina ha confermato che oggi si terrà il terzo round di negoziati con la Russia. “Inizieranno alle 16 ora di Kiev (le 15 in Italia, ndr). La delegazione non è cambiata”, ha scritto su Twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mykhaylo Podolyak.

ORE 12. 35 – “Ad oggi, 7 marzo, non ci sono corridoi umanitari nella regione di Sumy. È ancora impossibile portare le persone in aree sicure”. Lo comunica Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy in Ucraina, in un comunicato pubblicato sul sito dell’Unian. “Purtroppo, l’esempio di Mariupol mostra che il nemico non aderisce agli accordi, spara ai civili. Gli stessi esempi potrebbero essere visti sull’autostrada Sumy-Romny nella regione di Kiev”, dice Zhyvytskyi. Che spiega: “Stiamo lavorando per instaurare i normali corridoi umanitari per evacuare i nostri civili”.

ORE 12.29 – Matteo Salvini è a Varsavia e si tratterrà all’estero qualche giorno. Lo rende noto la Lega. Il leader della Lega è accompagnato dal capogruppo della Lega al Parlamento Europeo Marco Campomenosi e dal coordinatore federale dei giovani del partito, il deputato Luca Toccalini. “Non essendo una visita tradizionale, non sarà diffuso alcun programma né verranno forniti altri dettagli a parte eventuali comunicazioni da parte dello staff”, fanno sapere da via Bellerio.

ORE 12.22 – La delegazione della Russia è arrivata a Belovezhskaya Pushcha, località della Bielorussia dove oggi sono in programma i negoziati con l’Ucraina. Lo ha riferito l’agenzia di stampa Tass.

ORE 12.15 – “Oggi riprendono i negoziati tra Ucraina e Russia. È importante far sedere a quel tavolo uno o più attori internazionali, facendo prevalere il dialogo”. Lo ha chiesto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Facebook. “La priorità assoluta è un vero cessate il fuoco, per mettere in salvo le famiglie che fuggono da quell’inferno”, ha aggiunto.

ORE 12.07 – “L’Ucraina è parte della famiglia europea e l’Italia intende continuare a sostenerla. Siamo in contatto con tutti i partner principali dell’Ue, con la Nato e il G7”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, a fianco di Ursula von der Leyen nella sede della Commissione Europea a Bruxelles. “Il governo è pienamente impegnato per cercare tutte le vie diplomatiche per porre fine al conflitto. Nella giornata di ieri ho telefonato al presidente Volodymyr Zelensky, cui ho ribadito la solidarietà del governo e del popolo italiano”.

ORE 11.58 – Sono 211 le scuole danneggiate o distrutte dai bombardamenti russi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. Lo ha reso noto il ministro ucraino dell’Istruzione e della Scienza, Serhiy Shkarlet, in un’intervista rilasciata ai media locali. “Vediamo che il numero delle scuole distrutte o danneggiate è in costante aumento. Ad oggi posso dire che sono già 211 scuole. Alcune di loro sono state completamente distrutte, altre solo in parte”, ha dichiarato.

ORE 11.49 – La Russia appoggia la proposta del direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, di tenere un incontro trilaterale con la controparte ucraina e la stessa Aiea per garantire la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina. Lo ha sottolineato l’inviato russo presso l’Aiea, Mikhail Ulyanov, nel corso di un punto stampa.

ORE 11.35 – “Ad oggi sono più di 10mila i profughi ucraini che hanno raggiunto il nostro Paese, e le Regioni e la Protezione civile hanno creato condizioni per la gestione e l’assistenza sanitaria. Per coloro che arrivano è previsto il tampone e mettiamo a disposizione la vaccinazione anti-Covid. Oggi è il momento dell’accoglienza e della solidarietà, di dare un luogo a donne e bambini. Poi c’è un aspetto sanitario che dobbiamo affrontare e lo stiamo affrontando. In Ucraina c’è una percentuale bassa di vaccinazioni e noi mettiamo a disposizione le immunizzazioni per gestire una situazione che nel nostro Paese è ancora in essere”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, ospite di ‘Tg2 Italia’, commentando i rischi legati a Covid-19 tra i profughi ucraini.

ORE 11.23 – Fra 4 giorni, esattamente il prossimo 11 marzo, la Russia potrebbe essere ufficialmente ‘fuori’ dalla rete Internet, completando l’isolamento dalle comunicazioni globale in atto sin dal primo giorno dell’attacco all’Ucraina. Fonti esperte in cyber-security confermano che Mosca ha iniziato i preparativi per trasferire tutte le trasmissioni, le connessioni ai server e la gestione dei domini interni su una rete parallela, la intranet nazionale ‘Rucom’.

ORE 11.22 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha ribadito la richiesta agli alleati della Nato di imporre una no-fly zone sull’Ucraina e di fornire al suo Paese aerei militari. “Quante morti ancora ci vogliono per chiudere il cielo? Quale è la differenza tra i civili di Kharkiv o di Amburgo?, ha dichiarato Zelensky in un nuovo video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“Dateci gli aerei per difenderci. Questo è l’aiuto che il mondo deve fornire non all’Ucraina ma a stesso affinché l’umanità possa vincere”, ha proseguito.

ORE 11.13 – La piattaforma di streaming musicale Spotify ha annunciato che sta cancellando l’abbonamento premium per gli utenti russi in risposta all’invasione militare della Russia in Ucraina. Questa decisione è stata presa nel contesto delle sanzioni già imposte da altre società e “a causa delle nuove restrizioni esterne” del veto dei principali fornitori di pagamento alla Russia.

ORE 11.04 – La Russia non si è presentata all’udienza sulla guerra in Ucraina in corso all’Aja da parte della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite, incaricata di valutare se siano stati commessi crimini di guerra durante l’invasione dell’Ucraina. “La corte si rammarica della mancata apparizione della Federazione Russa in questo procedimento”, ha detto la presidente della Corte internazionale di giustizia, il giudice Joan Donoghue.

ORE 10.57 – “Visto che la Russia continua la guerra bisogna boicottare ed instaurare l’embargo sulle esportazioni del petrolio e dei prodotti petroliferi”. Lo ha chiesto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“È necessario un nuovo pacchetto di sanzioni” contro la Russia, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che è “inaccettabile finanziare un Paese terrorista”.

ORE 10.52 – “Stiamo combattendo una guerra che non abbiamo mai voluto. Siamo costretti a uccidere”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Il futuro del continente si decide qui sulla nostra terra”, ha aggiunto il leader ucraino.

ORE 10.46 – “Vicino a Kiev sono in atto dei feroci combattimenti” con attacchi a Bucha, Hostomel, Vorsel, Irpin che prendono di mira “i civili in maniera mirata”. E’ l’accusa che sul suo canale Telegram torna a formulare il sindaco della capitale ucraina Vitaliy Klitschko, segnalando che “è stato ucciso il governatore del distretto di Hostomel Yurii Prylypko, mentre distribuiva pane e medicinali ai civili”. Klitschko ha definito Prylypko “un collega che conoscevo bene, avendo lavorato insieme a lui nell’Associazione delle città”.

ORE 10.37 – “L’Italia per solidarietà non è seconda a nessuno. Stiamo ricevendo tante segnalazioni di famiglie e associazioni che a vario titolo desiderano ospitare persone in fuga dal conflitto in Ucraina, mettendo a disposizione eventuali seconde case o una stanza della propria abitazione”. E’ quanto scrive sui social il Sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.

ORE 10.28 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro indiano Narendra Modi, al quale ha espresso apprezzamento per ”il sostegno al popolo ucraino” da parte di Nuova Delhi. Zelensky ha anche riconosciuto l’impegno di Modi per ”condurre un dialogo per la pace al livello più alto”.

ORE 10. 21 -Il governo ucraino rifiuta i corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia annunciati da Mosca. Lo riferisce Bfmtv.

ORE 10.15 – A quanto apprende AdnKronos il segretario della Lega, Matteo Salvini è partito per Varsavia. Domani è atteso al confine tra Polonia e Ucraina.

ORE 10.07 – La Cina ribadisce l’appello alla moderazione in quello che è il secondo lunedì di guerra in Ucraina. “Quel che serve per risolvere questioni complesse è mente fredda e razionale invece di gettare benzina sul fuoco, che non fa che aggravare la situazione”, ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante una conferenza stampa a Pechino in occasione della sessione annuale dei lavori dell’Assemblea del popolo. La Cina non ha mai condannato l’invasione russa dell’Ucraina e Wang ha definito stamani l’amicizia della Cina con la Russia “solida come la roccia”.

ORE 9.57 – Cinque milioni di profughi ucraini nei Paesi dell’Unione europea. E’ la previsione dell’Alto rappresentante della politica estera della Ue Josep Borrell, che ai giornalisti incontrati a Montpellier dove è in programma un incontro dei ministri dello Sviluppo della Ue dice che ”dobbiamo prepararci a ricevere circa cinque milioni di persone. Dobbiamo mettere in campo tutte le risorse della Ue per aiutare i vari Paesi ad accogliere queste persone”.

ORE 9.52 – Il presidente francese Emmanuel Macron “non ha chiesto né ottenuto dei corridoi verso la Russia dopo il suo colloquio” di ieri con il leader russo Vladimir Putin. Così la presidenza francese a Bfmtv contrariamente a quanto indicato dai militari russi e all’affermazione di una “richiesta personale” di Macron contestualmente all’annuncio dell’apertura di corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia e di un “cessate il fuoco” per consentire l’evacuazione dei civili dalle città ucraine di Kiev, Kharkhiv, Mariupol e Sumy. Macron “chiede con insistenza di lasciar andare i civili e di consentire la consegna degli aiuti” e, secondo l’Eliseo, “è un altro modo per Putin di spingere la sua narrativa”.

ORE 9.39 – Sono più di un milione i profughi ucraini arrivati in Polonia dall’inizio dell’aggressione militare russa lo scorso 24 febbraio. Lo ha reso noto la Guardia di frontiera polacca, parlando di 1.067.000 persone arrivate nel Paese, 142.300 solo ieri.

ORE 9.31 – ”Ci sono progressi significativi nella fornitura di armi all’Ucraina”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov su Facebook. “Non commenterò la fornitura di armi e munizioni, questo è un momento delicato. Sorprenderemo il nemico. Sappiate che ci sono progressi significativi”, ha affermato il ministro. Reznikov ha quindi affermato che negli ultimi tre giorni sono stati consegnati in Ucraina oltre 50mila caschi e giubbotti antiproiettile.

ORE 9.22 – La Russia ha annunciato l’apertura di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina. Alcuni corridoi sembrano comportare l’evacuazione di civili ucraini verso città russe e la Bielorussia, segnala il Guardian. Secondo informazioni pubblicate dall’agenzia Ria Novosti, il corridoio da Kiev, ad esempio, porterà verso la Bielorussia e da Kharkiv i civili avranno un solo corridoio verso la Russia. Da Mariupol e Sumy i corridoi porteranno verso alle città ucraine e la Russia. Secondo il ministero della Difesa russo, da Kiev si potrà essere trasportati anche in aereo in Russia.

ORE 9.11 – Nella regione di Zaporizhzhia i militari russi hanno sparato su un’auto delle poste ucraine e poi, con un carro armato, sono passati sul mezzo. Lo riferisce su Telegram l’Amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia, aggiungendo che hanno perso la vita due addetti delle Poste ucraine che erano impegnati a distribuire le pensioni. I corpi delle due vittime non sono ancora stati recuperati a causa della presenza dei carri armati russi ancora in zona.

ORE 9.02 – Le forze armate ucraine hanno colpito una nave russa nel Mar Nero. Lo riporta Ukrinform citando il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk.

ORE 8.57 – Anonymous afferma di aver ‘colpito’ le trasmissioni della tv di stato russa per far passare filmati della guerra in Ucraina. In un post su Twitter, Anonymous afferma di aver violato canali tra cui Rossiya 24, Channel One e Moscow 24, oltre ai servizi streaming Wink e Ivi. La Bbc precisa di non essere stata in grado di verificare in modo indipendente, mentre il gruppo parla della “più grande operazione Anonymous mai vista”, aggiungendo la preoccupazione che alcuni governi possano considerarlo una minaccia e condurre operazioni per screditarlo.

ORE 8.42 – Le autorità ucraine affermano di aver ripreso il controllo della città di Chuhuiv, nell’Ucraina orientale. Secondo lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine, riporta il Guardian, sono state “inflitte pesanti perdite” alle forze russe a livello di “personale ed equipaggiamento”.

ORE 8.17 – “Con il Covid è stato il momento della solidarietà, oggi è quello dell’autonomia. Soprattutto in campo energetico e in quello della Difesa”. Lo dice alla Stampa Paolo Gentiloni, convinto che la Storia stia portando l’Unione europea a un nuovo punto di svolta. La crisi, secondo il commissario all’Economia Ue, “non si risolverà nel giro di qualche giorno, bisogna attrezzarsi per un periodo più lungo attraverso una politica di crescita in tempo di guerra. Abbiamo preso una decisione senza precedenti – aggiunge – Destinare 500 milioni di euro per fornire armi e altri dispositivi a un Paese aggredito. E lo abbiamo fatto con un consenso unanime. Anche su questo il vertice russo aveva fatto i conti sbagliati. La risposta dell’Ue e degli alleati atlantici è stata molto forte, unita. E l’impatto di questa reazione sull’economia russa è enorme. L’Occidente è però alle prese con un dilemma: non è detto che questa risposta all’aggressione militare farà cambiare idea a Putin. Questo ovviamente non incrina la nostra scelta, che si è già mostrata molto rapida ed efficace. Molto più efficace della sua ipotetica guerra-lampo. Ma il dilemma resta”.

ORE 7.58 – Nuovi bombardamenti russi sulla città ucraina di Mykolaiv. Il sindaco Oleksandr Senkevych, riporta la Bbc, ha confermato che l’artiglieria delle forze russe ha colpito oggi la città. In un messaggio diffuso su Facebook, Senkevych scrive che sono finiti nel mirino dei russi edifici residenziali e condivide un video a testimonianza delle denunce. Il sindaco avverte anche sul pericolo di ordigni inesplosi. “Non avvicinatevi, non sollevateli – mette in guardia – non cercate di spostarli da soli”.

ORE 7.43 – Mosca recluterebbe siriani per l’Ucraina, teatro dell’invasione russa. La Russia è coinvolta in Siria dal 2015, al fianco del leader siriano Bashar al-Assad. Il Wall Street Journal, che cita quattro funzionari Usa, scrive che in questi giorni la Russia ha reclutato combattenti dalla Siria con esperienza nella guerriglia urbana per combattere in Ucraina.

ORE 7.25 – La Russia sarebbe pronta ad aprire stamani corridoi umanitari in diverse città dell’Ucraina, teatro dell’invasione russa, per consentire l’evacuazione dei civili dalle areeI militari russi affermano di aver ordinato un “cessate il fuoco” nelle città ucraine di Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy dalle 10 ora locale in modo da consentire corridoi umanitari per l’evacuazionoe degli abitanti dalle zone, dopo un appello in tal senso del presidente francese Emmanuel Macron. Lo riporta l’agenzia Dpa, mentre non ci sono ancora conferme da parte ucraina. Ieri Macron ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il leader russo Vladimir Putin.

ORE 7.09 – E’ arrivato alle prime ore di oggi dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine un allarme secondo cui le truppe russe si stavano preparando per l’assalto alla capitale ucraina Kiev. Secondo i militari ucraini, i russi puntano al pieno controllo di Irpin e Bucha, appena fuori Kiev. I russi puntano anche al “vantaggio tattico per raggiungere la periferia orientale di Kiev attraverso i distretti di Brovarsky e Boryspil”.

(AdnKronos)

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