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Aggiornamento ore 22 – E’ stato fermato un cittadino statunitense di origini coreane di anni 22 per l’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante settantaquattrenne ucciso all’interno del suo negozio di abbigliamento nel centro di Viterbo. Il 22enne è arrivato in Italia da circa due mesi ed è stato riconosciuto attraverso un fotogramma del fermo immagine di un video di sorveglianza: due carabinieri in servizio nella stazione CC di Capodimonte, lo hanno fermato per un controllo e hanno capito che la foto ricevuta, diramata dal comando centrale dei carabinieri, corrispondeva all’uomo di cui stavano controllando i documenti. Dopo il fermo gli agenti dell’arma hanno controllato il B&B dove risiedeva al momento il 22enne e hanno trovato altri riscontri, tra i quali il portafogli con i soldi sottratti alla vittima, scontrini legati al luogo dell’omicidio e vestiti sporchi di sangue. 

La notizia della prima ora – Probabilmente è la conseguenza di un vano tentativo di reazione ad una rapina. Poco dopo le 14, a Viterbo, in pieno centro storico, in via San Luca, le amiche parrucchiere di Norveo Fedeli, la vittima settantaquattrenne, notando che la luce all’interno del locale è spenta e che le grate sono socchiuse, non ricevendo risposta ai loro richiami, si avvicinano e guardano dentro, cominciando a gridare alla vista del sangue.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura e il medico dell’ambulanza, sopraggiunti, trovano il commerciante in un lago di sangue con il cranio fracassato e ferite alla testa provocate dai colpi ripetuti di uno sgabello.
Il malvivente, incurante della presenza di molte persone in attesa dell’uscita degli scolari della “Emilio Bianchi”, sarebbe entrato nel negozio per farsi consegnare l’incasso della giornata. E avrebbe infierito su di lui di fronte al tentativo di reazione del commerciante.

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