
Gaza, Israele annuncia nuova offensiva: evacuazione di massa e conquista del territorio
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Netanyahu: “Operazione intensa, nessun ritiro”. Critiche dalle famiglie degli ostaggi: “Il governo preferisce i territori ai prigionieri”
L’offensiva militare pianificata da Israele nella Striscia di Gaza sarà “su vasta scala” e prevede lo “spostamento della maggior parte della popolazione” palestinese verso un’area “sterile, lontana da Hamas”. Lo ha annunciato Effie Defrin, portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF), parlando di una nuova fase organizzata delle operazioni, avviate dopo l’attacco del 7 ottobre 2023.
Obiettivi: liberare gli ostaggi e sconfiggere Hamas
Secondo Defrin, il duplice obiettivo della campagna resta la liberazione degli ostaggi e la sconfitta del controllo di Hamas su Gaza. Il gruppo terroristico, ha detto, continua a rifiutare ogni proposta di accordo. In un video pubblicato sul suo profilo X, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che, in assenza di intese, l’offensiva sarà “intensa” e che l’esercito israeliano non si ritirerà dopo i raid, ma manterrà il controllo del territorio.
Il piano atteso dopo la visita di Trump in Medio Oriente
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato all’unanimità l’espansione dell’operazione. Secondo fonti citate dal Times of Israel, il piano sarà attuato solo dopo la visita del presidente statunitense Donald Trump, prevista dal 13 al 15 maggio in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. Fino ad allora, saranno intensificati i tentativi diplomatici per un accordo sul cessate il fuoco e sulla liberazione dei prigionieri.
Israele punta alla conquista di Gaza e al controllo degli aiuti
Il piano, elaborato dal capo di Stato maggiore Eyal Zamir, include la conquista militare dell’intera Striscia, lo spostamento della popolazione verso sud e il controllo diretto delle forniture umanitarie per impedire che finiscano nelle mani di Hamas. Il governo israeliano ha già predisposto un nuovo piano logistico per la ripresa delle consegne degli aiuti.
Le famiglie degli ostaggi: “Tradita la priorità nazionale”
Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha duramente criticato la decisione del governo israeliano, accusando Netanyahu e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di privilegiare l’agenda territoriale rispetto alla liberazione dei rapiti. “È il piano Smotrich-Netanyahu”, si legge in una nota, che denuncia l’abbandono della volontà popolare. Secondo sondaggi recenti, oltre il 70% degli israeliani sarebbe favorevole a uno scambio ostaggi-cessate il fuoco.
Hamas respinge le proposte: “Israele non vuole davvero una tregua”
Secondo fonti vicine a Hezbollah citate dall’emittente libanese al Mayadeen, Hamas ha nuovamente respinto le offerte israeliane, ritenute insufficienti in quanto non prevedono la fine definitiva della guerra. Le stesse fonti denunciano che le operazioni militari, le carestie e le distruzioni in corso dimostrano la mancanza di volontà negoziale da parte israeliana.
59 ostaggi ancora a Gaza, almeno 35 ritenuti morti
L’esercito israeliano ha comunicato che attualmente 59 ostaggi si troverebbero ancora a Gaza, di cui almeno 35 sarebbero deceduti durante la prigionia. La sorte degli altri resta incerta, mentre l’operazione militare si prepara ad entrare in una fase ancora più dura.
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(con fonte AdnKronos)