Esplosione al deposito Eni di Calenzano: avvisi di garanzia per 9 persone e la società
La Procura di Prato accusa sette dirigenti di Eni e due della ditta Sergen per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali. Cinque le vittime e 28 feriti
La Procura di Prato ha inviato avvisi di garanzia a Eni spa e a nove persone – sette dirigenti della compagnia e due della società appaltatrice Sergen srl – in merito all’esplosione avvenuta il 9 dicembre 2024 presso il deposito di idrocarburi Eni di Calenzano, Firenze. I reati contestati, a vario titolo, includono omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali.
L’esplosione ha provocato la morte di cinque persone e il ferimento di altre 28, alcune delle quali sono rimaste in gravissime condizioni per lungo tempo. Il procuratore Tescaroli ha definito l’evento “prevedibile e evitabile”, parlando di gravi errori nella gestione della sicurezza dell’impianto.
Eni ha confermato la sua piena collaborazione con le autorità e ha ribadito l’impegno al risarcimento delle vittime e dei danni civili.
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(con fonte AdnKronos)
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