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Negoziazioni in corso per un cessate il fuoco a Gaza, coinvolgendo anche il rilascio degli ostaggi

Israele e Hamas sembrano avvicinarsi a un accordo per un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi. Secondo l’editorialista del Washington Post, David Ignatius, che cita una fonte dell’amministrazione americana, le due parti avrebbero concordato “il contesto” dell’intesa, anche se c’è ancora del lavoro da fare per garantire l’attuazione del cessate il fuoco. Nel quadro dell’accordo è inclusa la fase 2 della proposta presentata il mese scorso da Joe Biden, che prevede un “governo ad interim” a Gaza, non retto da nessuna delle due parti. Hamas sembra disposto a cedere l’autorità sulla Striscia di Gaza e ha rinunciato alla richiesta di garanzie scritte sull’impegno di Israele per un “cessate il fuoco permanente”.

C’è un “cauto ottimismo” da parte degli Stati Uniti riguardo ai colloqui in corso per raggiungere un accordo di cessate il fuoco che permetta il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti nell’enclave palestinese. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha dichiarato alla CNN che “le cose si stanno muovendo nella giusta direzione”, anche se “ci sono ancora delle distanze tra le due parti” che potrebbero essere colmate. Brett McGurk, inviato per il Medio Oriente della Casa Bianca, e il direttore della CIA, Bill Burns, sono impegnati in queste negoziazioni.

Tanto volte già abbiamo assistito a queste comunicazioni, che poi non hanno trovato riscontro nella realtà, quindi a livello internazionale la diffidenza per queste dichiarazioni è tantissima.

Nel frattempo, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato di aver eliminato un importante miliziano di Hamas, Hassan Abu Kuwaik, capo del Dipartimento delle operazioni di sicurezza nel centro della Striscia di Gaza, in un raid aereo. Anche Nasser Mahana, capo della squadra dell’intelligence militare di Hamas, è stato eliminato nello stesso attacco.

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(con fonte AdnKronos)

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