Pedro Sanchez confermato alla guida del governo spagnolo

Dopo 4 mesi di stallo politico
Il leader socialista, Pedro Sanchez, ha ottenuto la conferma alla guida del governo spagnolo, risolvendo un periodo di stallo politico che ha durato quattro mesi a Madrid. La votazione in Parlamento ha visto prevalere Sanchez con 179 voti favorevoli e 171 contrari.
Appoggio Decisivo dai Partiti Separatisti
Il partito separatista catalano Junts, con i suoi sette deputati, ha sostenuto Sanchez, conferendogli l’appoggio necessario. Questo risultato era cruciale poiché Junts aveva il potere di nominare Sanchez primo ministro o di indire nuove elezioni.
Fine alle Tensioni Politiche
La vittoria di Sanchez pone fine a un periodo di tensioni politiche che aveva avuto inizio a maggio, quando il leader socialista aveva convocato elezioni anticipate dopo la sconfitta elettorale del Psoe alle amministrative. Gli scontri politici si sono intensificati nel tentativo di formare un nuovo governo.
Accordi Complessi con Partiti Separatisti
Sanchez ha lavorato per garantirsi l’appoggio dei partiti separatisti, stringendo accordi con ciascuno di essi. Un’intesa complessa è stata quella con il partito Junts, guidato da Carles Puigdemont, ex presidente catalano in esilio. La richiesta di un’amnistia per coloro coinvolti nel movimento indipendentista catalano ha aggiunto complessità agli accordi.
Critiche da Partiti di Destra
Durante il dibattito precedente alla votazione, il leader del Partito popolare ha accusato Sanchez di “corruzione politica” e di stringere accordi “contro l’interesse generale”. Le critiche si sono concentrate sul disegno di legge sull’amnistia, che è stato visto come un rischio per l’integrità della Spagna.
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(con fonte AdnKronos)
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