Indagini sull’attentato a Sigfrido Ranucci: la pista degli investigatori
La Dda di Roma segue tracce precise per risalire agli autori delle minacce e dell’ordigno
Le indagini sull’attentato a Sigfrido Ranucci proseguono a ritmo serrato. La Dda di Roma sta seguendo quattro-cinque tracce principali, tutte collegate a contesti già noti agli investigatori, legati a minacce pregresse e a inchieste delicate condotte dal giornalista di Report.
La pista degli investigatori sull’attentato a Sigfrido Ranucci
Secondo Ranucci, i magistrati stanno cercando di ricostruire un quadro complesso, dove le tracce portano sempre agli stessi ambiti investigativi. Le minacce risalenti al 2021 e altri episodi intimidatori recenti, come pedinamenti, sms minatori e il ritrovamento di proiettili vicino a casa, sono al centro della ricostruzione.
Ordigno e metodo
Gli inquirenti hanno confermato che l’esplosione è stata causata da un ordigno rudimentale e mirato, con la particolarità che chi lo ha piazzato conosceva le abitudini di Ranucci. L’analisi del materiale esplosivo e dei dispositivi collegati ai precedenti episodi di intimidazione fornirà ulteriori elementi alla Dda.
Solidarietà e attenzione mediatica
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la premier Giorgia Meloni hanno espresso la loro ferma condanna. I colleghi e le associazioni di giornalisti hanno organizzato un presidio davanti alla sede Rai di Roma, ribadendo il sostegno a Ranucci e l’importanza della libertà di informazione.
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(con fonte AdnKronos)
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