Usa bloccano con il veto il cessate il fuoco Onu a Gaza
Washington pone il veto alla risoluzione per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, mentre continuano i raid israeliani con nuove vittime civili, tra cui due bambini
Gli Stati Uniti hanno posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. Il testo, sostenuto dagli altri 14 membri del Consiglio, denunciava la situazione umanitaria come “catastrofica” ed esortava Israele a rimuovere tutte le restrizioni alla consegna degli aiuti ai 2,1 milioni di palestinesi. Washington ha motivato la decisione affermando che il documento non condannava in modo adeguato Hamas.
Intanto le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas che detiene gli ostaggi israeliani, hanno diffuso una minaccia: «L’inizio dell’operazione criminale nella città di Gaza e la sua espansione significa che il nemico non otterrà alcun ostaggio vivo o morto». Il gruppo afferma che gli ostaggi sono «distribuiti all’interno dei quartieri della città» e che non si farà scrupoli per la loro vita finché «Netanyahu ha deciso di ucciderli».
Sul terreno, Israele ha chiuso fino a nuovo ordine il valico di Allenby tra Cisgiordania e Giordania dopo l’attacco in cui sono morti due soldati israeliani, compiuto da un autista giordano di un camion di aiuti umanitari. Chiuso anche il Jordan River Crossing, mentre il valico israelo-giordano vicino a Eilat resta aperto solo per i lavoratori; operativo invece il passaggio di Taba con l’Egitto.
La giornata è segnata da nuovi raid. Secondo l’agenzia palestinese Wafa, quattro palestinesi, tra cui due bambini, sono stati uccisi e numerosi altri feriti in attacchi condotti dalle forze israeliane. Due piccoli sono morti in un raid su una tenda di sfollati a ovest di Khan Yunis; un uomo è stato ucciso vicino a una moschea a Deir al-Balah e un altro in un attacco di drone nei pressi del campo profughi di Nuseirat. Un bombardamento di artiglieria ha infine provocato altri feriti nel campo profughi di al-Shati, a ovest della città di Gaza.
Le operazioni militari israeliane nella Striscia, iniziate nell’ottobre 2023, hanno causato almeno 65.141 morti e 165.925 feriti, secondo le stesse fonti palestinesi.
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(con fonte AdnKronos)
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