
Trump pronto a incontrare Putin, ma prima serve un faccia a faccia con Zelensky
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La Casa Bianca impone una condizione: il presidente russo dovrà sedersi con il leader ucraino prima di un bilaterale con Washington
Un incontro bilaterale tra Donald Trump e Vladimir Putin è possibile, ma solo se prima il presidente russo accetterà di sedersi con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha fatto sapere un funzionario della Casa Bianca a Politico, precisando che questa è ora la condizione imposta da Washington. L’idea di un vertice diretto era stata anticipata dallo stesso Trump ai leader europei, in vista anche di un possibile faccia a faccia a tre.
Mosca lavora a un incontro già per la prossima settimana
Secondo quanto dichiarato dal consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, Putin e Trump potrebbero incontrarsi già la prossima settimana. Tuttavia, lo scenario è definito “provvisorio” e al momento entrambe le parti starebbero lavorando per definire i dettagli. Come sede, Putin ha citato gli Emirati Arabi Uniti, elogiando l’amicizia con il presidente Mohamed bin Zayed Al Nahyan come garanzia per un ambiente favorevole al vertice.
Il vertice a tre non è nei piani del Cremlino
La proposta di un incontro trilaterale tra Trump, Putin e Zelensky, emersa durante una visita dell’inviato speciale di Trump a Mosca, non ha ricevuto un’accoglienza favorevole dal Cremlino. Ushakov ha spiegato che l’ipotesi è stata “sollevata solo informalmente” e che Mosca al momento è focalizzata su un bilaterale con Washington. “Non abbiamo commentato né discusso un possibile trilaterale”, ha precisato.
Zelensky si dice pronto a incontrare Putin
Da parte sua, Zelensky ha rilanciato l’invito a un incontro diretto con Putin per cercare una soluzione alla guerra. “È necessario definire tempi e temi di un possibile faccia a faccia”, ha scritto sui social, il giorno dopo la sua telefonata con Trump. Il presidente ucraino sostiene che solo il dialogo ai massimi livelli può portare a risultati concreti.
Washington: “Sono stati i russi a chiedere l’incontro”
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che è stata Mosca a richiedere un colloquio diretto con Trump. “Il presidente è disposto a incontrare sia Putin che Zelensky”, ha confermato, sottolineando la volontà dell’amministrazione di porre fine al conflitto. Secondo fonti del New York Post, però, l’incontro con Trump non potrà avvenire finché Putin non accetterà un faccia a faccia con Zelensky.
Il piano di Trump: vertici ravvicinati per il cessate il fuoco
Le intenzioni di Trump sono chiare: prima l’incontro con Putin, poi subito dopo quello a tre con Zelensky, escludendo altri leader europei. Durante una telefonata con diversi capi di Stato – tra cui Starmer, Stubb, Merz, Rutte e lo stesso Zelensky – Trump ha ribadito che “questa guerra deve finire” e che lavorerà per arrivare a un accordo “nei prossimi giorni o settimane”.
Scambio di segnali tra Mosca e l’inviato Usa
Il vertice tra Putin e l’inviato speciale Steve Witkoff, svoltosi a Mosca, ha prodotto uno scambio di “segnali” definiti “costruttivi” dal Cremlino. Ma la scadenza fissata da Trump per un’intesa sul cessate il fuoco si avvicina e, in assenza di progressi, potrebbero arrivare nuove sanzioni contro la Russia. In un messaggio su Truth Social, Trump ha scritto di aver informato i partner europei delle sue mosse e delle condizioni imposte a Mosca.
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(con fonte AdnKronos)
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