Ultimatum di Trump alla Russia: colloqui a Mosca, Witkoff vede i vertici del Cremlino
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L’inviato Usa è arrivato nella capitale russa a due giorni dalla scadenza dell’ultimatum. Zelensky: “Sanzioni decisive per fermare la guerra”
MOSCA – Steven Witkoff, l’inviato speciale del presidente americano Donald Trump, è atterrato oggi a Mosca per avviare una serie di incontri con i vertici russi, in vista della scadenza dell’ultimatum imposto dal capo della Casa Bianca: se entro il 9 agosto non verrà raggiunto un accordo per il cessate il fuoco in Ucraina, scatteranno nuove sanzioni americane. A riceverlo all’aeroporto di Vnukovo è stato Kirill Dmitriev, rappresentante speciale del Cremlino, come riportato dall’agenzia statale russa TASS.
Il contenuto e l’agenda dei colloqui restano riservati, ma il Cremlino non ha escluso un incontro diretto tra Witkoff e Vladimir Putin. “Siamo sempre lieti di vedere il signor Witkoff a Mosca. Consideriamo questi contatti costruttivi e importanti”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, lasciando aperta la possibilità di un faccia a faccia con il presidente russo.
Putin non arretra, Trump valuta nuove sanzioni. A rischio anche la “flotta ombra” russa
Donald Trump, intervenendo ieri in conferenza stampa, ha ribadito la linea dura. “Se non ci sarà un accordo, ci saranno sanzioni”, ha detto, senza però confermare l’entità delle misure economiche che potrebbe adottare. Alla domanda su possibili dazi del 100% ai Paesi che importano petrolio russo, ha risposto: “Non ho mai detto una percentuale, ma faremo qualcosa”.
Secondo il Financial Times, una delle misure più probabili riguarda la cosiddetta “flotta ombra” della Russia, la rete di navi e società che aggirano le sanzioni vendendo petrolio e gas a prezzi scontati. Trump – che il 29 luglio ha concesso dieci giorni a Putin per raggiungere un’intesa – sarebbe pronto a colpire duramente anche questo settore strategico.
Il Cremlino tira dritto: “L’operazione continua”
Dal canto suo, Mosca non sembra mostrare segnali di apertura. “L’operazione militare speciale prosegue”, ha fatto sapere il governo russo, precisando però di restare “impegnati nel processo di pace”. Tuttavia, gli annunci recenti vanno in direzione opposta: il via alla produzione di nuovi missili ipersonici, il loro schieramento in Bielorussia entro fine anno e, proprio alla vigilia dell’arrivo di Witkoff, la revoca della moratoria sui missili a medio e corto raggio.
Zelensky si appella a Trump: “Le sanzioni funzionano”
Intanto, da Kiev il presidente Volodymyr Zelensky ha fatto sapere di aver avuto una “conversazione produttiva” con Donald Trump per coordinare le rispettive posizioni in vista della scadenza del 9 agosto. “Abbiamo parlato ovviamente della fine della guerra e delle sanzioni contro la Russia”, ha scritto su X. “L’economia russa continua a declinare ed è proprio per questo che Mosca è così sensibile alla determinazione del presidente Trump. Questo può cambiare molto”.
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(con fonte AdnKronos)
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