Omicidio Liliana Resinovich, nuova perquisizione in casa del marito Visintin
Gli inquirenti tornano a Trieste: controllati macchinari per affilare coltelli e analizzati i consumi elettrici. È il secondo accesso nella casa dell’indagato dopo il sequestro di aprile
Nuova perquisizione a casa di Sebastiano Visintin, marito di Liliana Resinovich e unico indagato per la morte della donna, trovata senza vita il 5 gennaio 2022 a Trieste, nel parco dell’ex ospedale psichiatrico. Lo rivela oggi Il Piccolo.
Gli investigatori, su disposizione della Procura, sono tornati nell’abitazione della coppia per esaminare in particolare i macchinari per l’affilatura dei coltelli. Al centro delle analisi anche i consumi elettrici dell’abitazione, su cui gli inquirenti stanno cercando riscontri utili all’indagine. L’attenzione si concentra su eventuali anomalie nei giorni precedenti la scomparsa di Liliana.
Si tratta del secondo accesso disposto dagli inquirenti nella casa di Visintin: il primo risale allo scorso aprile, quando vennero sequestrati oltre 700 arnesi, tra coltelli, strumenti da taglio e attrezzi da lavoro, ora al vaglio dei consulenti tecnici della Procura.
Il fascicolo aperto per omicidio volontario a carico del marito è ancora in fase istruttoria. Visintin ha sempre sostenuto la tesi del suicidio. Gli sviluppi degli ultimi mesi, tuttavia, hanno riacceso i riflettori su un caso che fin dall’inizio ha sollevato molti interrogativi.
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(con fonte AdnKronos)
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