
Stasi, il tribunale apre alla semilibertà con riserve. Si riaccende il caso Garlasco
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Il tribunale di sorveglianza di Milano valuta positivamente il percorso in carcere ma resta in attesa della camera di consiglio. A Pavia, intanto, si lavora a una nuova perizia sulla traccia genetica trovata sulle unghie di Chiara Poggi
Alberto Stasi potrebbe ottenere presto la semilibertà. Il tribunale di sorveglianza di Milano ha espresso un parere parzialmente positivo, con alcune riserve, sulla richiesta avanzata dalla difesa dell’ex studente bocconiano condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco.
A comunicarlo è stato l’avvocato Glauco Gasperini, intervenuto in udienza al posto della legale Giada Bocellari. Il tribunale ha però precisato che la decisione definitiva sarà presa dopo la camera di consiglio, la cui data non è stata resa nota.
A pesare sulle riserve non sarebbero i contenuti dell’intervista rilasciata da Stasi al programma Le Iene lo scorso 30 marzo, ma la mancata autorizzazione da parte del carcere, necessaria per un detenuto in permesso. La procura generale, pur rilevando l’assenza di violazioni sostanziali, ha segnalato l’irregolarità formale.
Nonostante questo, le relazioni positive degli ultimi anni sul comportamento e il percorso carcerario di Stasi potrebbero spingere i giudici a concedere la semilibertà, primo passo verso un eventuale affidamento in prova.
A Pavia si riaccende l’inchiesta sull’omicidio Poggi: al vaglio la traccia genetica
Nel frattempo, al piano terra del Tribunale di Pavia si è tenuta l’udienza per l’assegnazione della perizia genetica richiesta dalla Procura, che punta a chiarire se la traccia biologica trovata sotto le unghie di Chiara Poggi possa essere compatibile con il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.
La giudice per le indagini preliminari, Daniela Garlaschelli, si è riservata di decidere sull’incarico al genetista Emiliano Giardina, indicato dalla Procura ma contestato dalla difesa per precedenti dichiarazioni pubbliche. Anche la legale di Stasi, Giada Bocellari, ha chiesto di escludere Luciano Garofano, già coinvolto anni fa nelle analisi sulla villetta di via Pascoli.
La decisione verrà comunicata nei prossimi giorni, insieme alla data della nuova udienza per definire il quesito per l’incidente probatorio. Nel frattempo, Andrea Sempio – formalmente non indagato – ha fatto sapere tramite i suoi legali di vivere questa riapertura del caso come “una tortura”, ma di essere pronto ad affrontarla.
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(con fonte AdnKronos)
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