
Maxi-sequestro di armi e droga a Gioia Tauro
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
I carabinieri scoprono un arsenale e sei chili di cocaina sepolti in un’azienda agricola della Piana
Un’importante operazione dei carabinieri ha portato al sequestro di un vasto arsenale e di un ingente quantitativo di droga a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. L’intervento, condotto dai militari della locale Compagnia con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, ha permesso di rinvenire il materiale nascosto nel terreno di un’azienda agricola. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal procuratore Emanuele Crescenti, rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata della zona.
Le armi: fucili d’assalto e munizioni sotterrati
Nel corso della perquisizione, i militari hanno scoperto oltre venti armi da fuoco, tra cui fucili d’assalto M4 e AK-47, oltre a numerose pistole di vario calibro e circa duemila munizioni. L’arsenale era occultato all’interno di bidoni metallici sigillati e sepolti a oltre due metri di profondità in un’area isolata, nascosta tra fitta vegetazione e canneti. La particolare modalità di occultamento ha reso necessaria l’utilizzazione di un’escavatrice per il recupero.
Il carico di cocaina e il valore sul mercato
Oltre alle armi, i carabinieri hanno rinvenuto sei panetti di cocaina per un peso complessivo di circa sei chilogrammi. La droga, nascosta con la stessa cura riservata all’arsenale, avrebbe potuto fruttare circa mezzo milione di euro sul mercato nero. Il sequestro ha bloccato un significativo flusso di stupefacenti, che avrebbe potuto alimentare le attività illecite nella zona.
Indagini in corso e possibili collegamenti con la criminalità
Il proprietario dell’azienda agricola è attualmente indagato per il suo presunto coinvolgimento nel traffico di armi e droga, ma le indagini sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le modalità con cui il materiale è stato occultato e di verificare eventuali legami con organizzazioni criminali attive sul territorio.
Le dichiarazioni dei carabinieri
Il capitano Nicola De Maio, comandante della Compagnia dei carabinieri di Gioia Tauro, ha illustrato i dettagli dell’operazione, sottolineando l’importanza del ritrovamento:
“Sono stati necessari tre giorni di ricerche per localizzare un’ingente quantità di armi da guerra e sei chili di cocaina. Erano nascoste in un terreno, pronte all’uso e in perfetto stato di manutenzione. Le armi provenivano dal mercato nero o erano già state oggetto di furto o smarrimento”.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
In Evidenza13 ore ago
Le Figaro-Meloni: “Tre anni di governo senza errori e ambizione per dieci anni”
-
News16 ore ago
Caso Garlasco, perquisizioni a ex investigatori e parenti di Sempio
-
News14 ore ago
Sciopero aereo paralizza gli aeroporti italiani, voli a rischio oggi
-
News14 ore ago
Estradato in Italia il superlatitante di ‘ndrangheta Sebastiano Signati