
Moldova, accuse di interferenze russe nelle elezioni: il Cremlino replica
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La presidente moldava Maia Sandu accusa la Russia di interferenze nelle elezioni e nel referendum costituzionale per l’adesione all’UE. Mosca nega e chiede prove concrete delle accuse
Il voto in Moldova per le elezioni presidenziali e il referendum sul cambiamento della Costituzione in vista dell’adesione all’UE è stato caratterizzato da “interferenze e intimidazioni” da parte della Russia, secondo quanto dichiarato dal portavoce dell’UE per gli Affari Esteri, Peter Stano, durante un briefing a Bruxelles. La presidente Maia Sandu, leader filo-occidentale, ha denunciato un “attacco senza precedenti” alla democrazia, accusando Mosca di finanziare gruppi pro-Cremlino e comprare voti per indebolire il processo elettorale.
Il Cremlino ha immediatamente respinto le accuse, con il portavoce Dmitry Peskov che ha chiesto prove delle affermazioni di Sandu. Peskov ha affermato che le accuse sono gravi e ha sollecitato la presidente moldava a spiegare l’origine dei voti che non sostengono la sua posizione. “Non tutti i moldavi contrari a Sandu possono essere associati a gruppi criminali”, ha dichiarato Peskov, chiedendo maggiore chiarezza sulle accuse mosse.
Le tensioni tra Moldova e Russia continuano a crescere in un momento cruciale per il paese, impegnato nel suo percorso verso l’adesione all’Unione Europea.
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(con fonte AdnKronos)