Preoccupazione per epidemia Dengue Brasile: allarme anche Zika, Chikungunya, West Nile
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L’epidemia di Dengue in corso in Brasile solleva preoccupazioni a livello globale, con l’Organizzazione mondiale della Sanità che avverte sul potenziale rischio di una pandemia causata dalle zanzare. Secondo i dati del ministero della Salute brasiliano, sono state confermate 391 morti quest’anno a causa dell’infezione da Dengue, mentre altre 854 sono attualmente sotto indagine. I casi sospetti superano il milione e mezzo, con 12.652 gravi e l’emergenza sanitaria dichiarata in 9 stati del Paese sudamericano.
La situazione in Brasile solleva preoccupazioni anche per il resto del mondo, in un contesto di globalizzazione e cambiamenti climatici. Le infezioni trasmesse dalle zanzare, come Dengue, Zika, Chikungunya, West Nile, malaria e febbre gialla, potrebbero trovare un habitat favorevole per diffondersi anche in Europa, compresa l’Italia. La presenza sempre più frequente di zanzare anche in inverno solleva il rischio di una maggiore diffusione di malattie trasmesse dalle zanzare.
Il professor Paolo Gabrieli, esperto di Zoologia all’Università Statale di Milano, avverte che, sebbene non sia necessario allarmismo, esiste la possibilità che infezioni come la Dengue diventino endemiche anche alle latitudini italiane. L’incremento dei casi globali e l’emergenza in Brasile hanno portato il ministero della Salute italiano a emanare una circolare per intensificare i controlli nei porti e negli aeroporti, con un focus sui mezzi e le merci provenienti dai Paesi a rischio.
Nel 2023, l’Italia ha registrato 362 casi di Dengue, di cui 82 autoctoni. Nel 2024, fino al 21 febbraio, sono stati identificati 48 casi confermati di Dengue, tutti importati. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha rassicurato che la situazione attuale in Italia non è allarmante, ma l’allerta rimane alta, evidenziando la necessità di controlli rigorosi per prevenire la diffusione della malattia nel Paese.
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(con fonte AdnKronos)
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