
Inversione di Rotta nei Vertici della Difesa di Israele su accordo con Hamas
Cambio di Priorità nell’Accordo per la Liberazione degli Ostaggi
Negli ultimi giorni, i vertici della Difesa di Israele hanno mostrato una netta “inversione di rotta” riguardo all’accordo per la liberazione degli ostaggi in mano a Hamas. Dal ministro Yoav Gallant al capo di Stato maggiore Herzi Halevy, la posizione è cambiata notevolmente, influenzata dalle proteste dei familiari e dalle pressioni dell’Amministrazione Usa.
Evoluzione della Posizione Israeliana
Inizialmente considerata “all’ultimo posto” nelle priorità della guerra, la questione ha guadagnato importanza, secondo quanto sottolineato dall’editoriale del quotidiano Haaretz. Una settimana fa, ministri come Gadi Eizenkot e Benny Gantz erano in minoranza nel sostenere l’intesa, ma la posizione israeliana è cambiata nonostante i termini dell’accordo siano rimasti invariati.
Pressioni e Sostegno Pubblico
La ‘battaglia’ delle famiglie dei rapiti ha guadagnato forza, ottenendo un crescente sostegno pubblico attraverso manifestazioni e una marcia da Tel Aviv a Gerusalemme. Il ministero della Difesa e i vertici dell’esercito hanno riconosciuto che proseguire con le operazioni di terra senza concedere una pausa avrebbe esacerbato la spaccatura interna.
Intervento Chiave degli Stati Uniti
Il presidente Joe Biden, attraverso la CIA, è intervenuto per chiudere l’accordo con l’aiuto del Qatar. La Casa Bianca mira a sfruttare la tregua per riportare a casa più ostaggi, secondo quanto riportato da Politico.
Svolta e Sostegno Politico Interno
La svolta dei vertici della Difesa è stata evidenziata da Haaretz, che ha identificato una giornata chiave nella scorsa domenica. Anche il partito Sionismo Religioso ha cambiato posizione, mentre alcune figure politiche sono rimaste contrarie all’accordo, trasformando la questione in una sfida non solo ideologica ma politica.
Timori della Destra Riguardo al Futuro della Cisgiordania
Il contesto si concentra sul futuro della Cisgiordania dopo la guerra. La destra teme che una vittoria su Hamas a Gaza possa comportare un prezzo in Cisgiordania sotto forma di un nuovo accordo con l’Autorità nazionale palestinese, incluso il ripristino di una missione dell’Anp nella Striscia di Gaza. Haaretz segnala che i coloni sono preoccupati per il possibile rafforzamento dell’Anp, temendo di perdere il controllo della sicurezza in Cisgiordania. La destra sta cercando di lanciare un nuovo slogan: “Isis uguale Hamas uguale Anp.”
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(con fonte AdnKronos)
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