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Genitori di Indi delusi da Corte Appello: “Non rinunceremo alla vita di nostra figlia”
La Corte d’Appello britannica respinge le richieste dei genitori di Indi Gregory per il trasferimento in Italia, confermando la sospensione dei supporti vitali
Dopo l’ultima udienza che ha portato alla decisione della Corte d’Appello britannica di respingere le richieste dei genitori di Indi Gregory per il trasferimento in Italia e confermare la sospensione dei supporti vitali, il padre Dean Gregory ha espresso amarezza e delusione. Ha dichiarato: “Claire e io siamo ancora una volta disgustati da un’altra decisione unilaterale dei giudici e del Trust. Il mondo intero sta guardando ed è scioccato da come siamo stati trattati”. Ha aggiunto che sembra “l’ultimo calcio nei denti”, ma la famiglia non rinuncerà alla lotta per la vita di Indi.
L’organizzazione Christian Concern, che supporta la famiglia, ha reso noto che i giudici hanno definito “totalmente mal concepito” l’intervento italiano ai sensi della Convenzione dell’Aia e hanno rifiutato alla famiglia il permesso di appellarsi contro la decisione che impedisce la rimozione dei supporti vitali a casa. La corte ha ordinato la rimozione immediata del supporto vitale, senza specificare ora e luogo.
Il premier italiano Giorgia Meloni ha scritto al Lord Cancelliere del Regno Unito chiedendo collaborazione per facilitare il trasferimento della bambina in Italia. Dean Gregory ha ribadito che Indi è viva, soffre e cerca di comunicare. La decisione della Corte d’Appello è stata definita molto difficile da accettare, e la famiglia continua a sperare in un trasferimento in Italia per cure adeguate.
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(con fonte AdnKronos)
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