Decisa dai giudici una perizia psichiatrica per Alessia Pifferi

Perizia per valutare se era in grado di intendere e volere e quadro pericolosità sociale
I giudici di Milano hanno preso una decisione importante riguardo al caso di Alessia Pifferi, attualmente detenuta per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, Diana. La corte ha stabilito che è “necessario” eseguire una perizia psichiatrica su Pifferi per accertare la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto e valutare il suo quadro di pericolosità sociale.
Perizia Psichiatrica: Professore Elvezio Pirfo Incaricato
L’incarico per la perizia psichiatrica è stato conferito al professore Elvezio Pirfo, un medico specializzato in psichiatria. Questa decisione è stata presa nonostante l’opposizione della procura di Milano e della parte civile.
Controversie e Opposizione alla Perizia
Il pubblico ministero Francesco De Tommasi si è opposto più volte alla perizia psichiatrica, sottolineando che Alessia Pifferi non aveva pregresse patologie psichiatriche e che era stata lucida al momento dell’arresto. Tuttavia, la corte ha deciso di procedere con la perizia per gettare luce sulla situazione.
Una Decisione Contestata
La decisione dei giudici è stata contestata anche dall’avvocato di parte civile, Emanuele Di Mitri, che ha sottolineato l’assenza di pregresse patologie mentali di Pifferi e la sua piena capacità di comprendere la gravità delle sue azioni.
Critiche al Test di Wais
Il pm De Tommasi ha criticato l’uso del test di Wais (un test di valutazione dell’intelligenza negli adulti) come base per la perizia psichiatrica, definendolo un metodo anomalo e non conforme alle pratiche solite in questi casi.
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(con fonte AdnKronos)
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