
Confermato l’ergastolo per il boss mafioso Matteo Messina Denaro
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La Corte d’Assise d’appello di Caltanissetta conferma la sentenza di primo grado
La Corte d’Assise d’appello di Caltanissetta ha confermato l’ergastolo per il boss mafioso Matteo Messina Denaro. La sentenza di primo grado è stata accolta dalla Corte, in risposta alla richiesta della Procura generale nissena, rappresentata in aula dal procuratore generale Antonino Patti e dal sostituto procuratore Gaetano Bono.
La decisione è stata pronunciata nel giorno del 31esimo anniversario della strage di via D’Amelio. Messina Denaro ha rinunciato a collegarsi per ascoltare la sentenza. Durante la requisitoria, il procuratore Patti ha affermato che l’accusa mossa a Matteo Messina Denaro è quella di avere deliberato, insieme ad altri mafiosi regionali, le stragi. Quindi si tratta di un mandante, non di un esecutore. Al termine dell’ultima udienza, l’avvocato Adriana Vella, difensore di Messina Denaro, ha chiesto l’assoluzione del boss, sostenendo che non era ai vertici di Cosa nostra del trapanese quando fu deliberata la stagione stragista del 1992 e che non ha partecipato alle riunioni deliberative delle stragi.
Non solo, l’avvocato ha ribadito che Messina Denaro non ha avuto alcun ruolo nelle stragi, né ha messo a disposizione auto, armi o esplosivi. Finora, il boss ha sempre disertato le udienze dall’arresto.
Avvocato della famiglia Borsellino commenta la sentenza
L’avvocato Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, ha commentato la sentenza di ergastolo per Matteo Messina Denaro, affermando che è motivo di grande soddisfazione avere la conferma dell’ergastolo per l’ultimo grande stragista. Ha sottolineato che con questa sentenza, nonostante non sia ancora definitiva, si può considerare chiusa la stagione corleonese. Trizzino ha dichiarato che lo Stato italiano ha esercitato la sua potestà punitiva e che il risultato ottenuto è motivo di soddisfazione per la famiglia Borsellino.
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(con fonte AdnKronos)
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