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“Dobbiamo cambiare il futuro dell’auto e in questo percorso ogni passo conta”: nel processo di abbattimento delle emissioni – per arrivare a una vera neutralità carbonica – “in Toyota abbiamo iniziato prima di tanti e crediamo in un approccio multitecnologico, perché pensiamo che il nemico è la CO2 e non una tecnologia in particolare”. Lo ha sottolineato Luigi Ksawery Luca’, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia, aprendo l’evento Let’s go Beyond, con cui la filiale italiana del gruppo ha illustrato il suo approccio multi-tecnologico verso la transizione energetica e la completa neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2040. “Un approccio – ha aggiunto – pienamente coerente con le indicazioni della Commissione Europea per il post-2035 visto che riteniamo che l’idrogeno possa essere usato anche nei motori a combustione interna”.

L’ad di TMI ha ribadito i cardini intorno ai quali ruota il piano d’azione Toyota Environmental Challenge 2050 che punta a garantire un impegno concreto per la tutela ambientale e la mobilità sostenibile in linea con i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Ma “il nostro costante contributo alla realizzazione di una società sostenibile e inclusiva”, ha aggiunto, passa anche attraverso “soluzioni di mobilità innovative ed elettrificate e a nuovi servizi, per consentire a tutti di muoversi senza barriere e limitazioni, in totale sicurezza e rispetto per l’ambiente, senza lasciare indietro nessuno”.

Toyota peraltro può vantare risultati come quelli ottenuti grazie alle oltre 22 milioni di vetture elettrificate introdotte negli ultimi 25 anni a livello globale, che hanno permesso un risparmio di circa 160milioni di tonnellate di CO2. In questo percorso, il gruppo si pone come obiettivo entro il 2025 il 90% delle vendite di vetture elettrificate in Europa, con Full Hybrid e Full Hybrid plug-in che rappresenteranno l’80% del totale mentre il rimanente 10% sarà a zero emissioni. Globalmente entro il 2026 Toyota introdurrà 10 nuovi modelli BEV raggiungendo 1.5 milioni di unità vendute l’anno.

L’approccio multi-tecnologico vede al momento un rafforzamento dell’offerta Toyota e Lexus di modelli a bassissime emissioni full hybrid e plug-in hybrid ma all’orizzonte si profila l’introduzione di più soluzioni a zero emissioni, come i veicoli elettrici a batteria e gli elettrici alimentati da fuel cell a idrogeno (considerati complementari). un elemento, l’idrogeno, che per il gruppo “concretizza l’ambizione di andare ‘oltre’ le emissioni zero”. ‘Let’s go beyond’ infatti – spiegano in Toyota – riassume l’impegno e l’ambizione del Gruppo verso soluzioni di mobilità sostenibili in base alla quale l’obiettivo delle zero emissioni rappresenta solo una tappa intermedia verso un futuro in cui spostarsi renda il mondo un luogo migliore.

Nell’incontro il professore Fabio Orecchini ha ricordato come “l’idrogeno permette di realizzare tutti gli usi finali dell’energia, potendo essere utilizzato da auto e camion così come nelle abitazioni, ma soprattutto ci consente di ‘pulire’ settori e tecnologie prima alimentate a combustibili fossili, per treni o aerei”.

Ma come ha sottolineato Andrea Saccone, Corporate Affairs & Sustainability Senior Manager in Toyota Motor Europe, “la tecnologia delle Fuel Cell a idrogeno sviluppata da Toyota è utilizzabile, oltre nel trasporto leggero, in molti altri ambiti, con forniture ad aziende partner”. Un esempio, il protocollo che è alla base della collaborazione con Caetanobus che ha già consentito di avere in Europa più di 115 gli autobus a idrogeno circolanti nelle maggiori città europee. Peraltro i numeri stanno salendo di mese in mese: in Germania, per esempio, sono stati ordinati recentemente 60 autobus da DeutchBan. Inoltre, Toyota fornirà le Fuel Cell anche a Daimler per gli autobus Mercedes.

In Italia, poi, si sottolinea in Toyota, l’idrogeno può essere una tecnologia chiave per lo sviluppo e riconversione del nostro sistema industriale: infatti Industria Italiana Autobus dal 2024 comincerà a produrre autobus a idrogeno con la tecnologia Toyota, a marchio Menarini.

Guardando al presente, comunque, il gruppo giapponese punta a sensibilizzare gli automobilisti ad abbattere le proprie emissioni grazie a WeHybrid, un ecosistema integrato di servizi, trasversale a tutte le aziende del gruppo Toyota in Italia, che – grazie anche alla connessione di dati via app – offre benefici concreti (sotto forma di crediti) per quei clienti che utilizzano maggiormente e meglio le tecnologie ibride.

Ma Toyota ha anche l’ambizione di trasformarsi da produttore automobilistico in ‘Mobility Company’ come testimonia il brand Kinto che offre – a privati e aziende – servizi digitali – dal noleggio a lungo termine, all’abbonamento flessibile, dal car sharing al car pooling fino alle app multimodali – per spostarsi in mondo semplice, intelligente e rapido, sempre e ovunque. Un’offerta ampia e integrata che in meno di tre anni è stata scelta con successo da 50 mila utenti in Italia .

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(AdnKronos)


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