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Russia schiera armi nucleari in Bielorussia: messaggio a Occidente e Ucraina
In risposta all’invio di proiettili all’uranio impoverito da parte del Regno Unito all’Ucraina, la Russia ha deciso di dispiegare in Bielorussia dieci aerei in grado di trasportare armi nucleari tattiche. Secondo quanto dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin alla Tass, in collaborazione con il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, il dispiegamento avverrà senza violare il regime di non proliferazione.
Inoltre, Putin ha sottolineato che la Russia risponderà all’uso di munizioni all’uranio impoverito, che sono considerate armi pericolose per l’uomo e per l’ambiente a causa della loro polvere radioattiva. Sebbene la Russia abbia molte di queste armi, non le ha ancora utilizzate.
Già in precedenza, Putin aveva annunciato una reazione di Mosca alla decisione del governo britannico di fornire carri armati e proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina. Il presidente russo ha affermato che l’Occidente sta già utilizzando armi con una componente nucleare e che la Russia sarà costretta a reagire di conseguenza.
KIEV: BIELORUSSIA OSTAGGIO NUCLEARE DI PUTIN
Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina, ha commentato sulla dichiarazione del presidente russo, Vladimir Putin, riguardante il posizionamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, definendo la mossa come un’azione del Cremlino volta a prendere la Bielorussia come ostaggio nucleare. Danilov ha poi aggiunto che questa decisione rappresenta un passo verso la destabilizzazione interna del paese. Il suo commento è stato condiviso su Twitter.
RETROSCENA
Secondo l’Istituto per lo studio della guerra (Isw), il presidente russo Vladimir Putin potrebbe aver deciso di schierare armi nucleari in Bielorussia prima ancora dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, con l’obiettivo di inviare un messaggio agli alleati occidentali dell’Ucraina. L’Isw aveva già previsto questa mossa a gennaio e febbraio 2022, sostenendo che Putin avrebbe cercato di aumentare il controllo russo sulla nazione. Il think tank statunitense ipotizza che Putin si sia riservato la possibilità di schierare le armi in Bielorussia successivamente, per lanciare un ulteriore messaggio all’Occidente e diminuire il morale ucraino e gli aiuti occidentali, nonché per diminuire l’efficacia di una possibile controffensiva ucraina.
(con fonte AdnKronos)
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