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Quasi 8 italiani su 10 hanno adottato comportamenti virtuosi per contenere il consumo energetico. Nonostante ciò, oltre 6 cittadini su 10 lamentano di non percepire benefici tangibili a causa del costante aumento delle tariffe energetiche. È quanto emerge dalla ricerca di Deloitte ‘Il Cittadino Consapevole: comportamenti virtuosi, tecnologie digitali e fonti rinnovabili per risolvere la crisi energetica’, il secondo report dell’Osservatorio Deloitte sui trend di sostenibilità e innovazione.

“Il momento storico che stiamo vivendo ha messo in evidenza il ruolo dei cittadini quale vero agente di cambiamento verso un futuro dove l’innovazione e la sostenibilità sono principi cardine a supporto della transizione verde del Paese. Per affrontare l’attuale crisi energetica, i cittadini italiani hanno maturato una nuova consapevolezza che li sta spingendo verso l’adozione di pratiche più sostenibili, supportate sempre più dalle potenzialità dell’innovazione”, commenta Andrea Poggi, Innovation Leader Deloitte North and South Europe.

LE AZIONI VIRTUOSE – Le principali aree d’azione dei cittadini verso modelli di consumo energetici più virtuosi sono: comportamenti consapevoli che non implicano alcun costo monetario, come l’uso delle luci solo quando strettamente necessario (75%), la limitazione dei consumi di acqua calda (54%), il prestare attenzione alla modalità ‘stand-by’ (48%). In questa categoria rientra la scelta di un adeguato fornitore di energia elettrica o gas, come indicato dal 28% dei cittadini. La convenienza delle tariffe (52%), la trasparenza del servizio (47%) e la possibilità di avere accesso a sconti (35%) risultano driver primari di scelta del proprio provider. Iniziative realizzabili con un investimento contenuto, sfruttando le potenzialità dell’innovazione e delle tecnologie digitali, fra cui l’installazione di lampadine a basso consumo (67%), la scelta di elettrodomestici moderni e di classe energetica elevata (36%), l’installazione di termostati programmabili (21%) o di misuratori di corrente elettrica (18%). Interventi strutturali sono stati indicati da poco meno del 20% dei cittadini e risentono positivamente della disponibilità di agevolazioni fiscali.

ENERGIA GREEN – Sul fronte della produzione di energia, il 97% dei cittadini conferma l’importanza e la necessità di avere un’adeguata e crescente quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Una graduale transizione verso un impiego maggiore delle rinnovabili, infatti, secondo gli intervistati garantirebbe al nostro Paese non solo una minore dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili (48%), ma anche una progressiva decarbonizzazione del sistema energetico (42%) e un complessivo miglioramento dei parametri ambientali (34%). “I cittadini italiani sono sempre più consapevoli dell’importanza e della centralità delle fonti rinnovabili a supporto di un modello di sviluppo sostenibile. Un’intenzione a cui stanno seguendo delle azioni concrete: infatti, oltre un italiano su due considera la possibilità di avere accesso a energia elettrica rinnovabile come principale motivazione nella scelta di cambiare fornitore di energia elettrica e dimostra interesse per la sottoscrizione di Programmi di energia verde. Inoltre, dalle evidenze emerse dall’Osservatorio Deloitte, si registra sempre più la tendenza verso la produzione autonoma di energia con oltre il 70% degli intervistati che valuta, ad esempio, l’installazione di tecnologie solari (termico o fotovoltaico) nei prossimi anni”, commenta Angelo Era, Energy, Resources&Industrials Industry Leader Deloitte Central Mediterranean.

Per il 52% dei cittadini avere accesso a energia ‘green’ è la principale motivazione per valutare un nuovo fornitore. Tuttavia, oggi solo un italiano su 3 dichiara di conoscere il mix energetico del proprio provider e nel 50% dei casi dichiara che la quota di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non supera il 20% del totale. Gli italiani, inoltre, si dimostrano molto interessati alla cogenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili: i pannelli solari (termici e fotovoltaici) sono le tecnologie che attirano maggiormente l’interesse con circa il 20% dei cittadini che ne valuta l’installazione nei prossimi 12 mesi, cui si aggiunge un quasi 60% che guarda con fiducia al medio periodo. Un trend simile si registra anche per i sistemi d’accumulo dove l’interesse di breve periodo è condiviso dal 15% e quello di medio termine dal 47%.

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(AdnKronos)


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