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Tra sanzioni dell’occidente e dichiarazioni farneticanti, spregiudicate e altamente pericolose una nuova giornata di guerra si è conclusa per noi che non siamo sotto le bombe russe, mentre per gli ucraini sotto assedio di Putin, è iniziata l’ennesima notte di passione e paura, nelle varie città assediate dalle armate di Mosca. Forse tra domani e domenica si terrà un nuovo incontro tra le parti, il terzo, nella speranza che le armi tacciano. Intanto la morsa dello stritolamento economico, sta mettendo in seria difficoltà la vita dei russi, mentre Putin non ha altra scelta che andare avanti, nella sua personale e agghiacciante Waterloo. Sembra scampato il pericolo di un incidente nucleare peggiore di Chernobyl, dopo che i russi questa notte hanno colpito la più grande centrale nucleare d’Europa a Zaporizhzhia. Tutte le notizie della giornata, nella timeline in basso.

—————- T I M E L I N E —————

ORE 22.00 – Congelati i primi beni in Italia degli oligarchi russi nell’ambito delle sanzioni legate alla guerra tra Ucraina e Russia. Il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dal Comitato Sicurezza Finanziaria a carico di Oleg Savchenko, applicando la misura restrittiva alla ‘Villa Lazzareschi’, situata in provincia di Lucca, del valore di 3 milioni di euro.
In collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Imperia e del Reparto Operativo Aeronavale di Genova, il Nucleo Speciale di Polizia Valutaria ha poi eseguito il provvedimento di congelamento a carico di Alexsej Alexandrovits Mordaschov, applicando la misura all’imbarcazione ‘Lady M Yacht’, ormeggiata al porto di Imperia e del valore stimato di circa 65 milioni di euro.

ORE 21.41 – E’ stata ribadita “la compattezza dell’Ue, la Nato e il G7 nel “chiedere a Putin di cessare i bombardamenti e gli attacchi anche sui civili e di tornare al tavolo” dei negoziati. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tg2 Post. “Un dato importante – ha sottolineato – è che l’Ucraina chiede di coinvolgere attori internazionali al tavolo del negoziato, questo significa che comunque c’è fiducia che questo tavolo possa andare avanti per raggiungere una soluzione diplomatica”. “Noi auspichiamo che al tavolo del negoziato si possa raggiungere il cessate il fuoco, perché ci serve per evacuare i civili e successivamente un accordo di pace”, ha aggiunto Di Maio. “Dobbiamo – ha detto – riuscire a fermare l’attacco di Putin portandolo al tavolo”.

ORE 21.31 – Daniil Medvedev, da pochi giorni numero uno del tennis mondiale, ha rimosso dai suoi profili social la bandiera russa. Lo segnalano molti follower del tennista russo che dopo l’invasione russa in Ucraina aveva chiesto “la pace nel mondo e fra i paesi”.

21.30 – “Nato, Ue e G7 lavorano per una soluzione diplomatica e pacifica a questa crisi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tg2 Post, parlando dell’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 21.12 – Non è vero che “Kharkiv ha 72 ore per arrendersi: questa è una sfacciata bugia, nessuno consegnerà mai” la città ai russi. Lo afferma in un appello video il sindaco della seconda città dell’Ucraina Igor Terekhov.
Il sindaco ha disegnato lo scenario di una città che resiste “i servizi urbani funzionano sotto il fuoco delle armi ripristinando infrastrutture come condotte dell’acqua, del riscaldamento e del gas”. “La nostra città ha ricevuto gli aiuti umanitari, che vengono distribuiti” alla popolazione, conclude Terekhov.

ORE 21.05 – La Russia fa del “terrorismo nucleare”. Lo ha detto l’ambasciatore ucraino all’Onu, Serhiy Kyslytsya, intervenendo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu sull’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhya.
“La Russia si è deliberatamente impegnata in un attacco armato ad una centrale nucleare che ha violato tutti gli accordi internazionali dell’Agenzia internazionali per l’energia atomica (Aiea)”, ha affermato Kyslytsya. Secondo l’ambasciatore ciò dimostra che il conflitto non è un attacco solo all’Ucraina, ma anche all’Europa, l’umanità e le generazioni future.

ORE 21.01 – Non vi è stata “fuga di materiale radioattivo” dalla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia dopo l’attacco delle forze russe. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, citato dalla Cnn. Il Pentagono, ha aggiunto, non può dire in “quale stato operativo” si trovi la centrale dato che è sotto controllo russo.

ORE 21 – Bloccato in Russia anche Twitter, rende noto Moscow Times. L’autorità russa per le comunicazioni, Roskomnadzor, aveva annunciato in precedenza, oggi, il blocco dell’accesso a Facebook in Russia

ORE 20.48 – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato la legge, approvata oggi prima dalla Duma e poi dal Consiglio della Federazione, che introduce condanne fino a 15 anni di carcere per chi “intenzionalmente” diffonde ‘notizie false’ sulle forze armate del Paese, ha reso noto l’agenzia Tass.

ORE 20.45 – “Il livello delle radiazioni nella regione di Zaporizhzhia non è cambiato e non rappresenta una minaccia per la vita e la salute “. Lo ha reso noto il Ministero della Salute ucraino, citato dalla Ukrainskaya Pravda, dopo che le forze russe hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

ORE 20.44 – I soccorritori ucraini temono che vi siano fino a 100 persone sepolte sotto le macerie di un palazzo colpito da un missile il 2 marzo a Borodyanka, una cittadina 60 km a nord ovest di Kiev. “Circa 100 persone sono sotto le macerie, ma è impossibile avere ora un dato più preciso”, ha detto Viktoriya Rubin, portavoce dei servizi di emergenza (Ses), citata dalla Cnn. “I soccoritori non riescono ad operare a causa dei continui bombardamenti”, ha aggiunto.

ORE 20.43 – Il presidente francese Emmanuel Macron “condanna fermamente qualsiasi attacco all’integrità delle installazioni nucleari civili ucraine causato dalle forze russe nel corso della loro aggressione militare contro l’Ucraina. È imperativo garantire la loro sicurezza e protezione”. Lo si legge in un comunicato dell’Eliseo in cui si ribadisce la “estrema preoccupazione per i rischi per la sicurezza nucleare. La Francia, con i suoi partner internazionali, ha chiesto che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisca urgentemente”.

ORE 20.21 – I ministri europei della Giustizia hanno deciso di non trattare più richieste di estradizione in materia penale provenienti da Russia e Bielorussia. Lo ha annunciato a Bruxelles il ministro francese della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, sottolineando che questo tipo di cooperazione presuppone il rispetto delle legge internazionale. Rimane in vigore la cooperazione giudiziaria civile.

ORE 20.13 – Boeing ha annunciato un contributo di 2 milioni di dollari per sostenere l’emergenza in Ucraina. Il pacchetto di assistenza sarà dato alle organizzazioni che lavorano per fornire cibo, acqua, indumenti, farmaci e rifugio agli sfollati ucraini, compresi quelli che cercano riparo nei paesi vicini. “Il conflitto in corso in Ucraina sta portando a una significativa emergenza umanitaria e Boeing agirà per sostenere il popolo ucraino” ha affermato Dave Calhoun, presidente e ceo di Boeing. “I nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono stati catapultati nel mezzo di questa crisi. – ha aggiunto – Mentre lavoriamo per garantire la sicurezza dei dipendenti Boeing nella zona, la nostra speranza è che questo contributo fornisca il necessario supporto a coloro che sono sfollati e in difficoltà”.
I finanziamenti del Boeing Charitable Trust sosterranno le seguenti organizzazioni: 1 milione di dollari sarà destinato a Care per aiutare con la distribuzione di cibo, acqua e kit igienici, nonché assistenza finanziaria e supporto psicosociale per gli ucraini colpiti, con particolare attenzione alle donne, ai bambini e agli anziani. 500.000 dollari alla Croce Rossa americana per sostenere il movimento globale della Croce Rossa fornendo aiuti umanitari fondamentali alle persone colpite dalla crisi ucraina.

ORE 19.53 – Alla luce dell’aggressione militare della Russia in Ucraina la Ligue de Football Professionnel, Lfp, francese ha deciso di sospendere da oggi il contratto di trasmissione della Ligue1, il massimo campionato transalpino, in Russia. I match erano trasmessi su Match Tv.

ORE 19.52 – Il Presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato ad Aleksandr Cerkasov, direttore del Centro per i Diritti Umani di Memorial, per esprimere la propria solidarietà all’organizzazione, rende noto Memorial Italia.
Nel frattempo, la perquisizione degli uffici di Memorial iniziata questa mattina a Mosca prosegue da quasi nove ore. Le persone che si trovavano all’interno degli uffici, bloccate dalle forze di sicurezza, denunciano di essere affamate e infreddolite.
Le forze impegnate nell’operazione hanno portato all’interno dell’edificio un tronchese per aprire la cassaforte di Memorial Internazionale, denunciano gli attivisti da Mosca.

ORE 19.50 – Arrivano in Parlamento a Mosca le prime contestazioni alle scelte militari di Putin, con accuse durissime portate da una deputata Lyudmila Narusova che, parlando in Commissione Leggi Costituzionali del Consiglio della Federazione Russa ha rilanciato le ipotesi – già circolate nei giorni scorsi – che al fronte sarebbero stati inviati “militari di leva costretti a firmare” un documento che li trasforma in militari professionisti, giustificando così la loro presenza sul campo di battaglia. Ma – soprattutto – Narusova ha riportato voci secondo cui “alla fine da una compagnia di cento soldati ci stati solo quattro sopravvissuti”. La parlamentare ha spiegato di avere chiesto al ministero della Difesa di confermare queste informazioni, ma questa istanza “è stata respinta”. L’intervento della deputata – disponibile su YouTube – è stato interrotto da un altro membro della commissione che le ha detto che “tutte le prove le forniscono le autorità inquirenti”.
Non è il primo intervento critico della Narusova contro l’invasione dell’Ucraina. Nei giorni scorsi in una intervista televisiva aveva affermato: “Non mi identifico con quei rappresentanti dello stato che si esprimono a favore della guerra. Penso che loro stessi non sappiano cosa facciano: stanno eseguendo gli ordini senza pensare” denunciando che i soldati russi in Ucraina giacevano “senza sepoltura, morsi da cani selvaggi e animali randagi”, cadaveri “che in alcuni casi non possono essere identificati per le bruciature”.
Il Consiglio della Federazione – che raccoglie deputati in rappresentanza di tutte le repubbliche che compongono la Federazione Russa – ha funzioni più ‘formali’ rispetto alla Duma ma – come competenza esclusiva – può votare la destituzione dall’incarico del Presidente della Federazione Russa.

ORE 19.33 – Roskomnadzor, l’autorità russa dell’Internet, ha deciso di bloccare l’accesso alla rete di Facebook in Russia. Lo rende noto l’Autorità in un comunicato. Da ottobre 2020, riferisce Roskomnadzor, “sono stati registrati 26 casi di discriminazione contro i media russi e le risorse informative da parte di Facebook. Nei giorni scorsi il social network ha limitato l’accesso agli account del canale televisivo Zvezda, l’agenzia di stampa Ria Novosti, Sputnik, Russia Today, Lenta.ru e Gazeta.ru”.

ORE 19.45 – Un potente momento di comunione e preghiera per la pace in Europa. In occasione di una visita a sorpresa nella chiesa parigina di Saint-Germain l’Auxerrois, nel cuore di Parigi, per raccogliersi dinanzi alla Sacra corona di spine salvata dall’incendio di di Notre-Dame-de-Paris, Andrea Bocelli ha improvvisato l’Ave Maria di Schubert, incantando i fedeli presenti nella chiesa a due passi dal Louvre.

ORE 19.35 – La Svezia invia all’Ucraina 5000 milioni di corone (circa 53 milioni di dollari) per sostenere le Forze armate dell’Ucraina che lottano contro l’invasione russa. Lo ha resto noto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal in un tweet. “Sono appena arrivati i soldi sul conto della banca nazionale ucraina. Grato al primo ministro di Svezia per il suo contributo finanziario. Ogni passo per sostenere le Forze armate ucraine avvicinano l’Ucraina alla vittoria!”, ha scritto Shmyhal su twitter.

ORE 19.30 – “Ci sono altri piani che si stanno attivando. Il Paese è attrezzato anche ad altri livelli. Sia il ministero dell’Interno che il Dipartimento hanno dei ruoli in tutti gli scenari che dovessero presentarsi”. Lo ha detto Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione Civile, rispondendo a una domanda dei cronisti nel corso della conferenza stampa a Roma.
Sui rischi di fughe “di radioattività sottolineo che l’Italia è in stretto contatto” con vari enti di controllo. Inoltre c’è un piano che è previsto e vige già dal 2010. Nei mesi scorsi avevamo iniziato una revisione del piano che è in fase di definizione, è in itinere un ulteriore aggiornamento. Il Piano esiste e vorremmo non doverlo attuare”.

ore 19.17 – Quella in corso in Ucraina “è la guerra di Putin. E solo Putin può fermarla”. Lo dice l’Alto Rappresentante Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.”Non è Oriente contro Occidente – aggiunge – non è un remake della Guerra Fredda. Stiamo difendendo la sovranità di tutti gli Stati. La Russia è completamente isolata, come ha dimostrato il voto nell’assemblea generale dell’Onu: il mondo sta con l’Ucraina”. I russi “stanno bombardando scuole, ospedali, infrastrutture civili. Vogliono distruggere l’Ucraina”, aggiunge. “Servono corridoi sicuri per la Croce Rossa”, sottolinea, per soccorrere i civili.

ORE 19.03 – La Metropolitan Police, la polizia britannica, sta raccogliendo delle prove da poter presentare alla Corte Penale internazionale (Cpi) circa eventuali crimini di guerra in Ucraina. Lo riferisce la stessa Scotland Yard in un appello su twitter lanciato a sostegno dell’indagine del Cpi. Gli investigatori stanno facendo appello a chiunque nel Regno Unito possa avere prove dirette di crimini di guerra in Ucraina dal 21 novembre 2013 ad oggi.
“A seguito dell’apertura di un’indagine da parte della Cpi, il nostro War Crimes Team sta ora cercando di raccogliere qualsiasi prova su questi crimini da chi è presente nel Regno Unito”, sottolinea Richard Smith, capo del Comando antiterrorismo della Metropolitan Police. “Per essere chiari vogliamo specificamente sentire le persone che ora sono qui nel Regno Unito e che hanno un collegamento diretto a qualsiasi informazione o prova pertinente”, aggiunge.

ORE 18.45 – Per ora gli Stati Uniti non vogliono definire “crimine di guerra” l’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya. Questa mattina un tweet dell’ambasciata americana in Ucraina parlava esplicitamente di “crimine di guerra”, ma il dipartimento di Stato ha poi inviato un messaggio urgente a tutte le altre sedi diplomatiche americane esortandole a non ritwittare il messaggio o a cancellarlo. Lo riferisce la Cnn. Finora l’amministrazione americana non ha definito “crimine di guerra” nessuna delle azioni russe in Ucraina.

ORE 18.43 – L’Ucraina chiede la partecipazione di mediatori internazionali ai negoziati con la Russia, quando riprenderanno per un terzo round, già questo fine settimana, presumibilmente in una località della Bielorussia dato che Mosca ha escluso che si possano svolgere in altri Paesi.
“Non abbiamo alcuna fiducia nella Federazione russa, quindi abbiamo bisogno di un mediatore internazionale responsabile”, ha affermato il consigliere del Presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, citato dall’agenzia Unian. Kiev propone che in futuro i negoziati si tengano in Turchia, Polonia o Ungheria, ha aggiunto. L’ultimo round di trattative, ha reso noto, è stato sorprendentemente costruttivo. Ma l’Ucraina non intende accettare le richieste russe.

ORE 18.40 – “Oggi a Bruxelles, all’Ue, alla Nato e al G7 vedo l’unità determinata di tutti i nostri alleati e partner. In questo cambiamento storico rispondiamo insieme alle conseguenze strategiche, umanitarie ed economiche di questa guerra decisa dalla Russia”. Ad affermarlo in un tweet è il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian.

ORE 18.38 – “Grazie a Dio abbiamo evitato una catastrofe nucleare”. Lo ha detto l’ambasciatore americano all’Onu Linda Thomas-Greenfield intervenendo in Consiglio di sicurezza sull’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya. “L’attacco russo della scorsa notte ha messo in grave rischio la più grande centrale nucleare europea. E’ stato incredibilmente sconsiderato e pericoloso, ha minacciato la sicurezza dei civili in Russia, Ucraina ed Europa”, ha sottolineato.

ORE 18.34 – Gran Bretagna e Francia ritengono che le truppe russe abbiano attaccato deliberatamente la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya. I due ambasciatori all’Onu hanno parlato entrambi di “attacco”.
“E’ la prima volta che uno stato ha attaccato una centrale nucleare carica e funzionante. E’ chiaramente vietato dalla legge internazionale e dalla Convenzione di Ginevra”, ha detto l’ambasciatore britannico all’Onu, Barbara Woodward, intervenendo alla riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. L’incidente “implica un attacco” alla centrale nucleare, ha sottolineato l’ambasciatore francese Nicolas de Riviere.

ORE 18.25 – Sono in quattro, seduti uno accanto all’altro con le mani e le ginocchia tenuti legati con del nastro adesivo. Indossano divise stracciate, sudicie. Con gli occhi bendati e la voce flebile intonano l’inno nazionale ucraino al “regista” che li immortala con la videocamera del cellulare e li guida anticipando la performance con un “Uno, due, via”.
E’ la “punizione” riservata a un gruppo di soldati russi catturati dai militari ucraini, immortalata e messa online su un canale Telegram con il titolo “Jazz band in concerto”.

ORE 18.13 – Un frammento di missile, probabilmente russo, è caduto davanti all’ingresso della dacia di stato del presidente Volodymyr Zelensky, vicino Kiev. “Mi ha mancato” ha scherzato Zelensky, secondo quanto ha riferito il suo portavoce Sergii Nykyforov, che ha postato le foto dei resti del missile. Lo scrive The Kyiv Independent.

18.10 – “Concentriamoci sul risultato invece di scherzare: non posso andare a negoziare, dirgli “Siete degli assassini”, girarmi e andare via”. Lo afferma in conferenza stampa Mykhailo Podoliak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky, rispondendo alle critiche per la stretta di mano con la controparte russa, nell’incontro di ieri. “A casa mia muoiono le persone, cerchiamo di non essere patetici” ha aggiunto, sottolineando che è importante “cercare di far arrivare il nostro messaggio” invece di gridare solo allo scandalo.
“No, se volete stringerò la mano ancora una volta ai russi pur di ottenere un corridoio per portare via i bambini da Kharkiv. Lo rifarò” ha concluso.

ORE 18.08 – “Sappiamo che purtroppo, tragicamente, questa guerra potrebbe non essere finita presto. Gli sforzi che stiamo facendo insieme devono essere sostenuti nel tempo”. Lo sottolinea il segretario di Stato Usa Antony Blinken, a fianco della presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles. “Dobbiamo costruire su questi sforzi – continua – ed arrivare all’obiettivo insieme: così tanti altri Paesi nel mondo sono uniti nella risposta a quello che ha scatenato Putin. Dobbiamo continuare, finché non si fermerà, finché la guerra non sarà finita, l’esercito russo partirà e il popolo ucraino recupererà la sua indipendenza e la sua sovranità”.

ORE 18.06 – “E’ importante, non solo per la Turchia, ma anche per i Paesi che impongono queste sanzioni” alla Russia “e per i loro cittadini, che questo spazio aereo resti aperto, sia in termini strategici che umanitari”. Si è espresso così il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Anadolu.

ORE 18.04 – Mevlut Cavusoglu vorrebbe organizzare un incontro tra Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia. Il ministro degli Esteri turco vorrebbe riunire gli omologhi di Russia e Ucraina a margine del Forum della diplomazia di Antalya, che si terrà dall’11 al 13 marzo prossimi, “se le condizioni lo permetteranno”, riporta l’agenzia Anadolu riferendo dichiarazioni di Cavusoglu da Bruxelles.

ORE 18.02 – “Sappiamo che il conflitto in Ucraina è lontano dalla fine. Siamo pronti a nuove severe sanzioni, se Vladimir Putin non ferma la guerra che ha scatenato”. Lo assicura la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un punto stampa a Bruxelles a fianco del segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Stiamo facendo tutto il possibile per aprire corridoi umanitari in Ucraina: i civili devono poter scappare dalle città assediate”, aggiunge.

ORE 18.01 – Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha parlato al telefono con il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha ringraziato “per il sostegno coerente” assicurato a Kiev. Zelensky ha ribadito la sua richiesta per lo stop delle ostilità e denunciato l’aggressione in corso da parte di Mosca.

ORE 17.59 – Il quotidiano russo Novaya Gazeta ha annunciato sui social di essere costretto a rimuovere dal suo sito il materiale sull’invasione russa in Ucraina a causa della censura del Cremlino. Il quotidiano, che è diretto dal co-vincitore del premio Nobel per la pace 2021, Dmitry Muratov, ha aggiunto che continuerà a scrivere delle conseguenze, anche economiche, cui va incontro la Russia, e della persecuzione dei dissidenti. La censura militare russa “è entrata in una nuova fase”, sottolinea il quotidiano.

ORE 17.53 – L’accesso ai siti web della Bbc e di altri broadcaster tra i quali Deutsche Welle, Meduza e Radio Liberty è stato limitato in Russia. Lo scrive il sito della Bbc, spiegando che il Parlamento russo ha approvato una legge che rende reato la diffusione di informazioni “false” sulle forze armate. Il Cremlino si oppone alla parola “guerra” vuole che il conflitto Russia-Ucraina venga definito “operazione militare speciale”. Ma non sono solo le testate straniere, cui accedono però moltissimi cittadini russi alla ricerca di informazioni sul conflitto, a pagare le conseguenze di questa censura.

ORE 17.49 – Il presidente russo Vladimir Putin ha manifestato la sua disponibilità al dialogo nel colloquio telefonico avuto con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, “a condizione che tutte le richieste russe siano soddisfatte”. A riferirlo è stato il Cremlino, che ha elencato durante la telefonata le sue condizioni, dalla “smilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina, allo status neutrale e non nucleare del paese. Mosca chiede anche che la Crimea, annessa all’Ucraina nel 2014, sia riconosciuta come territorio russo e che sia esercitata la sovranità entro i confini amministrativi delle regioni separatiste di Luhansk e Donetsk.

ORE 17.47 – Un palazzo di Gostomel, a poco più di un’ora da Kiev, bombardato a ripetizione. L’edificio viene centrato a ripetizione e viene avvolto da una nuvola di polvere e detriti. L’aeroporto di Gostomel è stato al centro di combattimenti nella guerra tra Ucraina e Russia. Il video è disponibile sul sito

ORE 17.41 – “E’ falso! Il presidente è a Kiev. E’ con il suo popolo”. L’Ucraina risponde così e smentisce le affermazioni del presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, secondo il quale il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrebbe lasciato il suo Paese e si troverebbe in Polonia. La smentita è arrivata dal Servizio di stato per la sicurezza delle informazioni, che accusa Mosca di condurre una guerra dell’informazione.

ORE 17.40 – Gli Stati Uniti sono “profondamente” preoccupati riguardo alle intenzioni dei russi sul controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Lo affermano fonti del Pentagono sottolineando che non sanno quante persone i russi abbiano nell’impianto e che cosa significhi che loro hanno il controllo “per quanto riguarda la continuazione delle operazioni”.
Riguardo poi all’attacco della notte scorsa, le fonti militari Usa mettono le mani avanti affermando di non avere ancora “un’idea precisa della natura dell’attacco, non vi possiamo dire con esattezza colpo per colpo cosa sia avvenuta e cosa hanno usato i russi per attaccare l’impianto nucleare. Ma la cosa importante – aggiungono – è che non vediamo una fuoriuscita radioattiva”.

ORE 17.39 – Ai colloqui di ieri i negoziatori ucraini avevano suggerito di proclamare aree di 30 km senza combattimenti attorno alle centrali nucleari. E poi “immediatamente” c’è stato l’attacco russo alla centrale di Zaporizhzhia. Lo ha sottolineato oggi uno dei negoziatori del team ucraino ai colloqui con i russi, David Arakhamia, citato dalla Cnn.

ORE 17.33 – L’avanzata della colonna lunga decine di chilometri di mezzi russi verso Kiev è stata bloccata da “attacchi diretti” della forze di resistenza russe ma anche dal fatto che queste hanno fatto saltare un ponte. Lo dicono fonti del Pentagono che anche oggi, nono giorno dell’invasione russa, ribadiscono che dallo scorso weekend il convoglio non è avanzato in modo sensibile verso la capitale ucraina.

ORE 17.21 – La Bbc in seguito alle misure decise da Mosca “che colpiscono l’indipendenza del giornalista non ci lascia altra scelta che sospendere temporaneamente il lavoro dei giornalisti della Bbc. Bbc news service in Russia continuerà ad operare fuori dalla Rusisa”. Ad affermarlo in una nota è il direttore generale della Bbc, Tim Davie dopo le nuove misure decise dalla Russia. “La sicurezza del nostro staff è la nostra priorità e non siamo pronti ad esporli ai rischi criminali ai quali potrebbero esposti facendo il loro lavoro”.

ORE 17.11 – La “grande maggioranza” degli aiuti militari Usa all’Ucraina, per un valore complessivo di 350 milioni di dollari, sono stati consegnati a Kiev. E’ quanto dichiarano fonti del Pentagono parlando degli aiuti che sono stati ufficialmente approvati una settimana fa dalla Casa Bianca. La stima è che sono stati consegnati aiuti per 240 milioni di dollari ed il resto arriverà nei prossimi giorni, forse settimane, “non di più”. Tra il materiale consegnato, “quello più necessario, come le armi anti carro”.

ORE 16.59 – Sono 9.058 i cittadini ucraini entrati in Italia dall’inizio del conflitto fino alle ore 8 di oggi: 4.484 donne, 1.041 uomini e 3.533 minori. Principali destinazioni Roma, Milano, Bologna e Napoli. Lo fa sapere in un tweet il Viminale.

ORE 16.53 – Le forze russe sono ancora a 25 chilometri a nord dal centro di Kiev, mentre si trovano a una decina dal centro di Chernihiv e Kharkiv. Lo affermano fonti del Pentagono, sottolineando che 10 chilometri “vale a dire che si trovano alle porte della città”, vista la loro estensione. Riguardo poi l’avanzata a sud, gli americani non contestano la presa di Kherson, rivendicata dai russi, anche se non hanno modo di verificarle indipendentemente. Mentre sottolineando che si combatte ancora intorno a Mykolaiv e Mariupol. “Osserviamo che le forze russe continuano ad avanzare su Mariupol – dicono le fonti – ma non crediamo che siano ancora entrati, ci sono ovviamente bombardamenti”.

ORE 16.48 – Nella guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina sono in gioco “principi fondamentali” del diritto internazionale, che garantiscono la “sicurezza” di tutti e che non possono essere violati “impunemente”, perché si aprirebbe “un vaso di Pandora” di problemi ovunque nel globo. A sottolinearlo, a margine del Consiglio Affari Esteri straordinario a Bruxelles, è il segretario di Stato Antony Blinken. “Abbiamo davanti a noi – dice Blinken – le scelte di Putin: una guerra non provocata, ingiustificata, che sta avendo conseguenze terrificanti per le persone reali: madri, padri, bambini. Vediamo le immagini in tv: si deve fermare.

ORE 16.43 – “Il solo pensiero che, in sole 24 ore, 100 bambini abbiano perso la vita a Kharkiv in Ucraina, a causa di questa violenza insensata, ci riempie di dolore e fa indignare profondamente. Erano bambini che andavano a scuola, amavano giocare, leggere, avere dei sogni, immaginare cosa avrebbero fatto da grandi. Ma le loro viete sono state spezzate”. Così Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, a commento delle dichiarazioni del presidente del consiglio regionale di Kharkiv, Serhiy Chernov, riportate dai media italiani.

ORE 16.38 – “Il popolo ebraico conosce fin troppo bene la minaccia di venir cancellato. Oggi l’Ucraina è Israele. Gli ucraini sono vittime della malvagia guerra della Russia come gli ebrei furono vittime dei nazisti che volevano cancellarli”. A scriverlo oggi su Times of Israel è Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un vibrante appello a “Israele e la comunità internazionale a ricordare le parole ‘mai più’ e ad agire decisamente perché la storia non si ripeta in Ucraina”.
“Ebrei ucraini, cristiani ucraini, ucraini di tutte le religioni ed etnie hanno bisogno del vostro aiuto”, scrive Yermak. “Putin e i suoi accoliti hanno detto che non credono che ci siano ucraini. Respingono la nostra esistenza. Vogliono che l’Ucraina- i suoi cittadini, la sua cultura e storia- spariscano. E il terrore che la Russia rovescia su di noi ha come obiettivo di farci inchinare davanti a Putin o smettere di esistere”.
L’appello a Israele arriva mentre questo paese ha finora mantenuto un basso profilo, dati i buoni rapporti con la Russia che permettono di intervenire militarmente contro le postazioni iraniane in Siria. Ma il dibattito sul dovere “morale” di Israele è aperto. E di fronte alla pretesa di Putin di voler ‘de-nazificare’ l’Ucraina, Yermak ricorda che l’Ucraina ha la terza popolazione ebraica d’Europa, la quinta del mondo e un presidente ebreo. “Putin non si fermerà all’Ucraina. Nei suoi obiettivi c’è l’intera ex Unione Sovietica e l’Europa orientale. Oggi è il popolo ucraino. Domani vorrà cancellare un altro popolo”, sottolinea Yermak.

ORE 16.33 – Joe Biden oggi alle 11.30 ora di Washington, le 17.30 in Italia, parlerà con il presidente polacco Andrzej Duda della situazione in Ucraina, rende noto la Casa Bianca. Alle 12.30, le 18.30, è atteso un suo discorso alla Casa Bianca sul programma economico “Made in America” per il rafforzamento dell’industria manufatturiera Usa.

ORE 16,32 – “Già nel 2014 la Repubblica di Moldova ha firmato l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea, e la presentazione della richiesta di adesione è un’altra conferma forte della volontà del nostro Paese di entrare a far parte della grande famiglia europea”. Lo dice all’Adnkronos Anatolie Urecheanu, ambasciatore della Moldova in Italia. “Quello che oggi sta accadendo in Ucraina è una terribile guerra nel cuore dell’Europa e una grande catastrofe umanitaria – spiega – La Repubblica di Moldova condanna l’aggressione russa e chiama lo stop del confronto armato. I cittadini hanno paura, certo, che il conflitto si estenda in Moldova”.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Filippo Grandi, oggi in Moldavia, ha sottolineato con un tweet la necessità della Repubblica di maggior sostegno per lo sforzo enorme che stanno compiendo in queste ore governo, autorità locali e popolazione in generale per accogliere e organizzare coloro che arrivano da oltre confine. “A seguito della guerra in Ucraina, la Repubblica di Moldova si trova ad affrontare un numero crescente di profughi provenienti dal Paese vicino – commenta l’ambasciatore – Le autorità moldave hanno istituito diversi centri di collocamento temporaneo per i rifugiati per fornire loro alloggio, assistenza umanitaria, medicale, legale e alimentare. Dall’inizio del conflitto armato fino ad oggi, più di 163.000 cittadini ucraini sono entrati nella Repubblica di Moldova, alcuni dei quali sono stati in transito e circa 68.000, di cui oltre 25.000 sono minorenni, si trovano oggi sul territorio moldavo”.

ORE 16.30 – Mevlut Cavusoglu vorrebbe organizzare un incontro tra Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba in Turchia. Il ministro degli Esteri turco vorrebbe riunire gli omologhi di Russia e Ucraina a margine del Forum della diplomazia di Antalya, che si terrà dall’11 al 13 marzo prossimi, “se le condizioni lo permetteranno”, riporta l’agenzia Anadolu riferendo dichiarazioni di Cavusoglu da Bruxelles.

ORE 16.29 – In Italia eventuali rischi legati a incidenti nelle centrali nucleari in Ucraina, che potrebbero riproporre situazioni come quelle già vissute con Chernobyl, “sarebbero gestibili. Abbiamo gli strumenti e le professionalità adeguate. Sia a livello nazionale che locale, nelle singole Regioni”. Lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Carlo Cavedon, presidente dell’Associazione di fisica medica e sanitaria (Aifm), a commento delle notizie sulla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, di cui le forze militari russe hanno preso il controllo e dove, secondo l’Agenzia internazionale per l’energia nucleare (Aiea), non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente.
Nell’eventuale riproposizione di un’emergenza come quella di Chernobyl, “che ci auguriamo non accada mai”, dice Cavedon, l’Italia “può avvalersi del ‘Piano delle emergenze radiologiche’, che è ben normato e che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e quindi al Dipartimento della protezione civile. E ci sono molte esperienze e competenze negli ospedali, anche per quanto riguarda la nostra figura. Noi siamo fisici, specializzati in fisica medica e ci occupiamo di tutto quel che riguarda l’uso degli agenti fisici in medicina. E per questo abbiamo competenze anche per la valutazione dei rischi dovuti alle sostanze radioattive, cosa che può avvenire in caso di incidenti nucleari”.

ORE 16.13 – “Basta con i volti disperati dei bambini in televisione, sui giornali e sui social network. Evitiamo di portare, almeno i più piccoli, in guerra una seconda volta, nella dimensione digitale”. E’ il monito che il Garante per la protezione dei dati personali rivolge ai media, alle grandi piattaforme di condivisione di contenuti e a ciascun utente dei social network.
L’immagine del bambino, come qualsiasi dato personale che lo riguardi – ricorda l’Autorità – in realtà, dovrebbe entrare nel sistema mediatico solo quando ciò sia indispensabile o, ancora meglio, solo quando la sua pubblicazione sia nell’interesse del bambino. Perché, altrimenti, quelle fotografie e quei dati, nella dimensione digitale, perseguiteranno quei bambini per sempre, e, magari, in molti casi li esporranno a conseguenze discriminatorie di carattere sociale, culturale, religioso o politico di ogni genere, conseguenze, forse, oggi, in molti casi persino imprevedibili. E, certamente, quelle immagini finiranno in pasto ad algoritmi di ogni genere per le ragioni più diverse.
Il Garante richiama quindi tutti i mezzi di comunicazione di massa, pur nell’indispensabile lavoro di testimonianza dei tragici effetti della guerra, ad una maggior tutela dei minori.

ORE 16.08 – “A causa dell’intensificarsi del conflitto 500mila bambini sono stati costretti a lasciare le proprie case in soli 7 giorni. È una cosa senza precedenti in termini di portata e velocità. E se le violenze, le munizioni esplosive non si arresteranno, molti, molti di più lasceranno il paese in tempi molto brevi. E temiamo che molti altri saranno uccisi”. Lo ha affermato il portavoce dell’Unicef James Elder oggi alla conferenza stampa al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, spiegando quale sia la situazione dei bambini in Ucraina e nei paesi vicini.
“Dobbiamo ricordare -ha detto Elder- anche coloro che non possono sfuggire ai bombardamenti che colpiscono l’Ucraina. Decine di migliaia di bambini sono in istituti per l’infanzia, molti vivono con disabilità”. Ci sono poi “i bambini malati -ha spiegato il portavoce dell’Unicef- Bambini feriti negli ospedali a Kiev. Ieri sono stato presso un ospedale pediatrico a Lviv. Neonati in terapia intensiva, bambini sotto flebo. La loro fuga è molto più complicata e pericolosa”. Per fare “solo un esempio – e ce ne sono centinaia – ho parlato con una madre, Valeria, e la sua prima bambina di due mesi, Emma. Sono sopravvissute ad attacchi massicci a Dnipro e poi hanno guidato per dieci ore fino alla relativa sicurezza di Lviv. Emma, di due mesi, aveva tossito sangue, quindi erano all’ospedale. Tra le lacrime Valeria mi ha detto: “mentalmente sto bene. Fisicamente no. Voglio che Emma abbia un futuro. Voglio sapere che avrà ancora entrambi i genitori, vivi”. Questo è ciò che le madri sono state ridotte a chiedere in Ucraina”.

ORE 16.07 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin e lo ha esortato “a interrompere immediatamente tutte le operazioni di combattimento e a consentire l’accesso umanitario alle aree contese”. A renderlo noto è stato il portavoce del governo di Berlino Steffen Hebestreit precisando che il cancelliere ha espresso forte preoccupazione durante il colloquio con Putin, durato un’ora.

ORE 15. 54 – Sono almeno 331 i civili rimasti uccisi, compresi sette ragazzi, tre ragazze e nove bambini, e 675 quelli feriti in Ucraina dal 24 febbraio scorso. Queste le vittime che l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha potuto registrare sinora. Ma il bilancio potrebbe essere più pesante. La maggior parte delle vittime si registra a causa dell’uso di armi esplosive con un’ampia area di impatto, compresi bombardamenti dell’artiglieria pesante e attacchi aerei.

ORE 15.49 – Il terzo round di negoziati tra delegazioni russa ed ucraina potrebbe svolgersi domani o domenica. Ad affermarlo, a Leopoli, è stato Mykhaïlo Podoliak, negoziatore di Kiev e consigliere della presidenza ucraina. “La terza tappa può tenersi domani o dopodomani, siamo in contatto permanente”, ha affermato.

ORE 15.38 – “I ministri hanno convenuto che la relazione della Nato è fondamentalmente cambiata per il lungo termine. Ma rimaniamo impegnati a mantenere aperti i canali per la diplomazia e la prevenzione conflitto per impedire ogni escalation, fraintendimento o calcolo sbagliato”. E’ quanto ha detto Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, nella conferenza stampa dopo la ministeriale Esteri oggi a Bruxelles.

ORE 15.20 – La Svizzera adotta ulteriori sanzioni commerciali e finanziarie contro la Russia. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, riprendendo altri provvedimenti stabiliti dall’Unione europea. La nuova ordinanza – che entra in vigore oggi alle 18 – vieta l’esportazione in Russia di tutti i beni a duplice impiego, a prescindere dallo scopo o dal destinatario finale. Non è possibile esportare nemmeno i beni che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore di difesa e di sicurezza. In questo contesto – spiega il Governo federale – sono vietate anche l’assistenza tecnica, l’intermediazione e la concessione di mezzi finanziari. E’ quanto si legge sul quotidiano on line Tio Ticino.

ORE 15.13 – Un aereo da guerra russo Sukhoi Su-34 è stato abbattuto oggi vicino alla città ucraina di Volnovakha, nell’Est del Paese, rende noto il ministero della Difesa ucraino.

ORE 15.08 – A Kherson, una città nel sud dell’Ucraina il cui controllo è rivendicato dai russi e che ospita circa mezzo milione di abitanti, si registra “una significativa interruzione delle telecomunicazioni”. Lo riferisce NetBlocks, la piattaforma di sorveglianza di internet. “Molti residenti non hanno accesso a Internet” precisa l’organizzazione. “Attualmente sono interessate le reti di telefonia fissa e mobile”, aggiunge.

ORE 15 – “Vladimir Putin ha sottostimato la forza delle truppe ucraine”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, lodando il “coraggio delle forze ucraine, il sostegno e coraggio del popolo ucraino e della leadership del presidente Zelensky”. Sottolineando che in questo conflitto si sta assistendo “a distruzioni orribili che non si vedevano in Europa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale”, il segretario generale della Nato ha lodato ancora “il coraggio del popolo ucraino di fronte alle forze di invasione russe”.

ORE 14.55 – “Il ministro degli Esteri russo Lavrov fa disinformazione affermando falsamente che l’Ucraina vuole ripristinare il suo arsenale nucleare. Ancora una volta: questa è una bugia cinica e palese della Russia, che a sua volta spara agli impianti nucleari in Ucraina. Attorno a loro devono essere stabilite zone sicure per prevenire disastri in Europa”. Così su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

ORE 14. 46 – Dopo l’incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, sono centinaia i civili in fuga dalla città nel panico generale, nonostante l’impianto sia stato dichiarato in sicurezza. In un video diffuso su Telegram, si vedono uomini, donne e bambini arrancare sui binari della stazione nel tentativo di salire sui pochi treni disponibili. Tra le immagini più scioccanti, quella di un bimbo tenuto in alto e passato di braccia in braccia per farlo passare sopra la folla e farlo arrivare fino alla portiera del treno.

ORE 14.39 – A Kharkiv, seconda città dell’Ucraina, le forze russe hanno usato munizioni a grappolo (cluster) per colpire almeno tre zone. Lo denuncia Human Rights Watch (Hrw). Secondo l’organizzazione, le forze russe le hanno usate contro “almeno tre aree residenziali” di Kharkiv lo scorso 28 febbraio. Gli attacchi sono costati la vita ad almeno tre civili.

ORE 14.31 – Continua la corsa dei prezzi del gas. All’hub olandese Ttf il gas si attesta a 191,76 euro a megawattora, in crescita del 19,237%.

ORE 14.21 – “Noi non siamo parte di questo conflitto ed abbiamo la responsabilità di assicurare che non vi sia un’escalation oltre l’Ucraina”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa conclusiva della ministeriale Nato, sottolineando che “questo sarebbe ancora più devastante e pericoloso, con più sofferenza umana”. Ha poi ribadito che la Nato è “un’alleanza difensiva”, “la nostra principale missione è mantenere sicure le nostre 30 nazioni”.

ORE 14.16 – “Con città sotto assedio, scuole, ospedali ed edifici civili bombardati” l’aggressione russa all’Ucraina è “la peggiore in Europa da decenni”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nella conferenza stampa dopo la ministeriale Nato, ricordando “l’irresponsabile azione intorno all’impianto nucleare della notte scorsa” e che “molti civili sono stati uccisi e feriti”. “I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morte, più sofferenze e più distruzione”, ha aggiunto.

ORE 14.11 – L’invasione militare dell’Ucraina decisa da Vladimir Putin porta con sé anche una minaccia atomica senza precedenti, data la presenza nel Paese di 15 reattori nucleari commerciali, inclusa la centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, in queste ore al centro delle cronache a causa dei combattimenti che si sono svolti nelle sue vicinanze. Una situazione che ha destato la preoccupazione anche dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea), che ha sollecitato la Russia a “mettere fine alle azioni” in prossimità dei siti nucleari.

ORE 13.58 – “I corridoi umanitari sono fondamentali: evacuare i civili è un aspetto fondamentale della nostra azione. Non solo degli italiani che sono ancora lì, ma delle parti più fragili dei cittadini ucraini”. Lo sottolinea il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Bruxelles al termine della ministeriale Nato. “Su questo – continua Di Maio – abbiamo aperto una linea rossa per l’evacuazione dei civili dall’Ucraina. E’ un lavoro umanitario che faremo con l’Unità di crisi, la nostra intelligence”.

ORE 13.51 – I dipendenti della centrale di Zaporizhzhia, la più grande dell’Ucraina nel sud del Paese, non possono uscire dalla struttura. I soldati russi, infatti, non permettono a nessuno di entrare o di uscire dalle strutture, in una delle quali si è sviluppato un incendio dopo essere stata colpita. Lo racconta a El Paìs una dipendente di Zaporizhzhia, Alexandra. ”Ieri i responsabili dello stabilimento ci hanno detto che potevamo andare a lavorare normalmente perché era controllato dall’esercito ucraino. E’ arrivato il turno del mattino. E dopo 24 ore sono ancora lì, non possono andarsene”, ha detto.

ORE 13.43 – Non sono previsti contatti telefonici a breve tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo statunitense, Joe Biden. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un punto stampa. Già ieri la portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki, aveva affermato che “non è questo il momento per un contatto, una telefonata o un incontro” tra i due leader.

ORE 13.36 – Olaf Scholz esclude che la Bundeswehr partecipi in alcun modo alla guerra in Ucraina. “Non siamo parte del conflitto militare in corso e non lo saremo”, ha dichiarato il cancelliere tedesco durante la sua prima visita da capo del governo al Comando operativo dell’esercito a Potsdam. “E’ assolutamente chiaro il fatto che la Nato e i suoi stati membri non parteciperanno alla guerra”, ha aggiunto.

ORE 13.32 – ”Le città ucraine non vedevano una simile crudeltà contro il nostro Paese dall’occupazione nazista”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo videomessaggio diffuso tramite Telegram. Zelensky ha quindi accusato la Russia di aver colpito civili e in particolare ha confermato il bilancio dei 47 morti a Chernihiv, un bombardamento nel quale hanno perso la vita ”civili pacifici”.

ORE 13.26 – Non solo l’Ue “sta parlando con una sola voce e la Nato” anche, ma “insieme stanno costituendo una sola voce. Questa unione è il più grande deterrente contro Putin. E dobbiamo continuare a dimostrarla”. Lo dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Bruxelles al termine della ministeriale Nato.

ORE 13.18 – I dirigenti della centrale nucleare di Zaporizhzhia stanno lavorando “sotto la minaccia armata dei russi”. E’ quanto afferma su Telegram Petro Kotin, capo di Energoatom, la società statale ucraina che controlla il generatore nucleare. Le forze russe, continua, “sono entrate nel perimetro dell’impianto nucleare, hanno preso il controllo del personale e dei dirigenti dell’impianto”.
Kotin ha inoltre spiegato che lo staff dell’impianto “è stato fatto entrare questa mattina per svolgere le loro attività”. Ed ha precisato che la società “non ha una connessione diretta con l’impianto” e sta ottenendo le informazioni da fonti interne.

ORE 13.05 – “Attaccare una centrale nucleare è un crimine di guerra. Con il bombardamento della più grande centrale nucleare d’Europa da parte di Putin il regno del terrore fa un ulteriore passo avanti”. Lo scrive su Twitter l’ambasciata americana in Ucraina, commentando l’attacco di stanotte contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

ORE 12.54 – ”Accolgo con favore l’istituzione da parte del Consiglio dei diritti umani dell’Onu della Commissione internazionale d’inchiesta per indagare sui crimini di guerra russi contro l’Ucraina. Le prove saranno documentate e utilizzate nei tribunali internazionali. I criminali di guerra russi saranno ritenuti responsabili”. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

ORE 12.49 – “Incoraggiamo tutti gli Stati membri dell’Ue ad adottare un approccio inclusivo” e garantire a questi rifugiati “la protezione temporanea” necessaria. La decisione senza precedenti di ieri dell’Ue di offrire protezione temporanea ai rifugiati in fuga dall’Ucraina “fornirà protezione immediata nell’Ue agli ucraini e ai cittadini di paesi terzi con status di rifugiato o di soggiorno permanente in Ucraina”. Lo rende noto Unhcr in un comunicato sottolineando che la decisione dell’Ue “significa anche che gli Stati membri possono offrire una protezione temporanea ai cittadini di paesi terzi con residenza legale in Ucraina che non possono tornare a casa e agli apolidi”.

ORE 12.44 – A Zytomyr, nel nord dell’Ucraina, una scuola è stata colpita stamani da un razzo russo. Lo hanno denunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il sindaco della città, come riporta la Cnn secondo cui da immagini geolocalizzate della scuola dopo l’attacco emergono danni ingenti con il parziale crollo dell’edificio. I russi “non si fermano davanti a nulla”, ha detto in una dichiarazione video il sindaco di Zytomyr, Sergei Sukhomlin. E’ di martedì la notizia di almeno tre scuole colpite a Kharkiv, seconda città dell’Ucraina.

ORE 12.37 – Sarebbero 28 i bambini rimasti uccisi e 64 quelli feriti in otto giorni di offensiva militare russa in Ucraina. Lo riporta Ukrinform che cita Daria Herasymchuk in qualità di consigliere del presidente ucraino, in quello che di fatto è il nono giorno di guerra.

ORE 12.36 – “Gran parte dei crimini di guerra di Putin in Ucraina sono compiuti dal cielo, i missili e gli aerei russi stanno deliberatamente distruggendo i centri storici delle grandi città”. Lo ha detto il ministro della Cultura ucraino, Oleksandr Tkachenko ribadendo la richiesta della no fly zone sull’Ucraina.

ORE 12.32 – Quasi un milione di profughi ha lasciato l’Ucraina. Il dato viene fornito dall’arcivescovo di Kiev, Sviatoslav Shevchuk, nella nona giornata di guerra. Shevchuk comunica poi un altro fatto allarmante: ”Ci ha fatto rabbrividire la notizia della centrale nucleare di Zaporizhya in fiamme”. ”Proprio ieri – scrive Shevchuk- abbiamo visto gli orrori dei bombardamenti delle nostre città: Sumy, Kharkiv. La situazione è stata particolarmente difficile a Chernihiv, dove in un colpo almeno 33 persone sono morte sotto le bombe. Oggi dell’Ucraina possiamo dire: fiumi di sangue e mare di lacrime. Ma soprattutto al mattino, ci ha fatto rabbrividire la notizia della centrale nucleare di Zaporizhya in fiamme”.

ORE 12.16 – La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen riceverà oggi a Bruxelles il segretario di Stato Usa Antony Blinken, alla luce degli sviluppi della guerra in Ucraina. Lo annuncia il portavoce capo Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Domani si recherà in Spagna, dove incontrerà il premier spagnolo Pedro Sanchez. Lunedì riceverà a Bruxelles il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Gli incontri preludono al Consiglio Europeo informale del 10 e 11 marzo a Versailles.

ORE 12.15 – “Cauto ottimismo” sugli sviluppi dell’offensiva russa è stato espresso dal consigliere del presidente ucraino Zelensky, Oleksiy Arestovych, nel corso di un briefing con la stampa. Arestovych ha dichiarato che l’assalto russo a Mykolaiv è stato “respinto”, malgrado il sindaco della città dell’Ucraina meridionale abbia sostenuto che le forze russe stanno entrando a Mykolaiv. Il consigliere ha anche spiegato che la situazione a Mariupol resta sotto controllo e che non si riscontrano particolari problemi per la sicurezza di Odessa, sul Mar Nero. “Possiamo avere un cauto ottimismo sulle prospettive future dell’offensiva nemica – penso che verrà fermata anche in altre aree”, ha detto.

ORE 12:10 – “Scendete in piazza e dite che volete vivere”. Così il presidente Zelensky si è rivolto al popolo russo nel discorso con cui oggi ha attaccato duramente la Russia per l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhya, che avrebbe potuto provocare una distruzione pari a “sei Chernobyl”. “Le radiazioni non sanno dove sia la Russia, non conoscono i confini del vostro Paese”, ha aggiunto riferendosi ai rischi di una fuoriuscita nucleare.

ORE 12.06 – L’organismo di controllo russo sulle comunicazioni ha bloccato l’accesso a diversi siti di informazione stranieri, tra i quali la Bbc e Deutsche Welle accusandoli di diffondere “notizie false” sulla guerra in Ucraina. La misura interessa anche Voice of America, Radio Free Europe/Radio Liberty, riporta l’agenzia Interfax. L’emittente britannica ha replicato affermando che “continueremo i nostri sforzi per rendere Bbc news disponibile in Russia e nel resto del mondo”. “L’accesso ad informazioni accurate ed indipendenti sono un diritto umano fondamentale che non può essere negato al popolo russo”, continua l’emittente ricordando che ogni settimana milioni di russi seguono Bbc news.

ORE 12 – Il Giappone ha annunciato che invierà all’Ucraina giubbotti antiproiettile e altro equipaggiamento “non letale” in risposta a una richiesta di Kiev. Tra le forniture, anche elmetti, generatori e generi alimentari, secondo quanto confermato dal portavoce del governo, Hirokazu Matsuno, citato dall’agenzia Kyodo. Equipaggiamento “non letale” in linea con “la Costituzione”, ha sottolineato.

ORE 11.58 – Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha avuto nella notte un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia nel sud dell’Ucraina. Lo scrive su Twitter lo stesso Michel, affermando che ”la sicurezza nucleare non dovrebbe essere messa a repentaglio da attacchi indiscriminati”.

Ore 11.53 – L’agenzia per la sicurezza interna della Polonia ha arrestato una presunta spia russa vicino al confine con l’Ucraina. Si tratta di un cittadino spagnolo di origine russa che lavorerebbe per il Gru, l’agenzia di intelligence delle Forze armate di Mosca. L’uomo è stato arrestato nella notte del 28 febbraio a Przemysl, nei pressi del confine polacco-ucraino dopo l’inizio dell’invasione. Si trovava in zona da diversi giorni. Accreditato come giornalista, era entrato in possesso di informazioni che “se usate dai servizi di intelligence russi avrebbero potuto avere effetti negativi per la sicurezza interna ed esterna e per le capacità di difesa” della Polonia, ha reso noto l’agenzia di intelligence di Varsavia.

Ore 11.48 – Tre soldati ucraini sono morti e due sono rimasti feriti – uno dei quali è in condizioni critiche – nell’attacco lanciato stanotte dalla Russia contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Lo ha riferito la Società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare sul suo canale Telegram, secondo quanto riferito dall’emittente Nbc.

ORE 11.45 – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha riferito di un ”colloquio con il presidente russo Vladimir Putin” durante il quale sarebbe stato confermato che ”i militari bielorussi non parteciperanno all’invasione dell’Ucraina”. ”L’esercito bielorusso non è entrato in Ucraina e non vi entrerà”, ha dichiarato Lukashenko. La Russia ha utilizzato il territorio bielorusso per attaccare l’Ucraina.

ORE 11.40 – Un disastro nella centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe 6 volte peggiore di quello avvenuto a Chernobyl. Lo ha detto il presidente Zelensky affermando che “questa notte sarebbe potuta essere la fine della storia dell’Ucraina e l’Europa”. “I tank russi sapevano contro che cosa stavano sparando, ed hanno mirato direttamente all’impianto”, ha aggiunto.

ORE 11.37 – Le truppe russe stanno entrando a Mykolaiv. Lo ha annunciato il sindaco, Oleksandr Senkevych, secondo quanto riferisce Sky News. Mykolaiv, città dell’Ucraina meridionale non distante da Kherson (il cui controllo è rivendicato dai russi), ospita circa mezzo milione di abitanti.

ORE 11.35 – La centrale di Zaporizhzhia è ”per il momento” sotto il controllo ”esclusivo del personale ucraino che gestisce le operazioni sul campo”. Lo ha detto il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi nel corso di una conferenza stampa a Vienna, spiegando che ”in questo momento c’è solo personale ucraino che sta operando e che sta gestendo la centrale”. Ha insistito sul fatto che ”ora, in questo momento, questa mattina, quello che sappiamo che sia a Chernobyl, sia a Zaporizhzhia c’è un controllo effettivo del sito nelle mani delle forze armate ucraine”.

ORE 11.20 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il premier giapponese Fumio Kishida dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, condannato da Zelensky come “terrorismo nucleare della Russia”. “Concordiamo sulla gravità delle minacce alla sicurezza globale – ha scritto Zelensky in un tweet – Ho ringraziato il Giappone per l’assistenza all’Ucraina e la pressione delle sanzioni alla Russia. Insieme contro l’aggressore”.

ORE 11.10 – “L’integrità fisica della centrale è stata violata”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, riferendo sugli scontri avvenuti nella notte nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Nel corso di una conferenza stampa, Grossi ha ricordato alcuni punti che non devono essere mai “oltrepassati” se su vuole garantire la sicurezza degli impianti atomici, il primo dei quali è appunto “l”integrità fisica delle strutture nucleari”. Il direttore generale dell’Aiea ha poi citato l’operatività dei sistemi di sicurezza degli impianti, la possibilità per lo staff di poter assolvere i propri compiti, sottolineando inoltre quanto sia importante che non manchi mai l’elettricità.

ORE 11 – Il motore di ricerca Google e la piattaforma di YouTube hanno sospeso tutte le sue attività pubblicitarie in Russia dopo che Mosca ha chiesto all’azienda di non mostrare annunci sull’invasione dell’Ucraina. ”Date le circostanze eccezionali abbiamo sospeso gli annunci pubblicitari in Russia”, ha spiegato Google in una nota.

ORE 10.56 – ”Quello che capiamo in questo momento è che la centrale di Zaporizhzhia sia stata colpita da un proiettile russo”. Lo ha detto il direttore generale Rafael Mariano Grossi nel corso di una conferenza stampa a Vienna, rispondendo a una domanda sulle accuse di Mosca che sia stata la stessa Ucraina a colpire il sito.

ORE 10.47 – “Dobbiamo rimanere uniti, perché non possiamo consentire che la forza sostituisca il diritto. Questo è un momento critico nella storia d’Europa”. Lo dice l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell, a margine della Ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles.

ORE 10.39 – “E’ importante ricordare che tutti i sistemi di sicurezza dei sei reattori non sono stati colpiti e che non c’è stato rilascio di materiale radioattivo nelle zone circostanti”. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, confermando che “durante la notte un proiettile ha colpito un edificio all’interno del perimetro della centrale nucleare” di Zaporizhzhia. L’Aiea, ha aggiunto, “continua a monitorare i livelli di radioattività”.

ORE 10.28 – Le forze armate ucraine hanno abbattuto un jet russo a Zatoka, nella regione di Odessa. Lo ha riferito la Marina ucraina in un post su Facebook, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Interfax-Ucraina. Stando alle forze di Kiev, il caccia aveva attaccato un’infrastruttura militare.

ORE 10.27 – La Cina si dice “molto preoccupata per la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina” e fa appello “a tutte le parti” alla “moderazione”, ribandendo l’invito alla calma. Il ministero degli Esteri di Pechino, riporta il Global Times, chiede di “evitare un’ulteriore escalation della situazione” dopo le condanne arrivate a seguito dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

ORE 10.04 – “La nostra è un’alleanza difensiva: non cerchiamo alcun conflitto. Ma se il conflitto viene da noi siamo pronti e difenderemo ogni centimetro del territorio della Nato”. Lo sottolinea il segretario di Stato Usa Antony Blinken, a margine della Ministeriale Esteri Nato a Bruxelles. “Davanti all’aggressione non provocata della Russia contro l’Ucraina – aggiunge – l’alleanza ha reagito con velocità, unità e determinazione, lanciando immediatamente la Rapid Response Task Force e mettendo in piedi i piani graduati volti ad aumentare la sicurezza degli alleati”.

ORE 10.00 -“La Nato non è parte del conflitto, non cerchiamo guerra con la Russia. Nello stesso tempo, non deve esserci alcun malinteso sul nostro impegno a difendere tutti i nostri alleati”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, prima della ministeriale Esteri a Bruxelles.

ORE 9.57 – E’ salito a 47 morti il bilancio del bombardamento russo sulle zone residenziali di Chernihiv, in Ucraina. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini, che hanno sospeso le ricerche dei superstiti per gli attacchi in corso.

ORE 9.54 – “Considereremo tutto. Come ho detto, tutto è sul tavolo. E vedete che misure che nessuno si sarebbe aspettato, sono state decise. Quindi, tutto è sul tavolo”. Così l’Alto Rappresentante Josep Borrell risponde, a margine della ministeriale Nato a Bruxelles, alla domanda se si stia valutando di sospendere l’importazione di fonti energetiche dalla Russia, in risposta alla guerra in Ucraina.

ORE 9.52 – Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna “l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”. “Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”.

ORE 9.51 – Sono oltre 9mila, per la precisione 9.166, i soldati russi che sono morti dall’inizio dell’offensiva in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine, secondo quanto riportato da ‘Kyiv Indipendent’. Secondo l’esercito ucraino, inoltre, i russi hanno perso in combattimento 33 aerei, 37 elicotteri, 251 carri armati, 105 pezzi di artiglieria, due navi e tre droni.

ORE 9.49 – “Condanniamo gli attacchi ai civili e ad una centrale nucleare” in Ucraina, atto che dimostra “l’incoscienza di questa guerra. La Russia deve ritirare le truppe e impegnarsi negli sforzi diplomatici”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, prima della ministeriale Esteri a Bruxelles.

ORE 9.47 – Sospesi i lanci spaziali con il vettore russo Soyuz operati da Arianespace e Starsem.

ORE 9.43 – La Duma ha approvato una legge che prevede pene detentive fino a 15 anni di carcere per chi ”intenzionalmente” diffonde ”informazioni false” sulle forze armate russe. Previsti anche fino a cinque anni di carcere per chi invita a manifestare contro la Russia.

ORE 9.40 – Numerosi agenti di polizia stanno perquisendo gli uffici a Mosca di Memorial e del Comitato di assistenza civica. Lo ha riferito su Twitter la stessa associazione per la difesa dei diritti umani, da tempo nel mirino delle autorità russe.

ORE 9.39 – Il conflitto tra Russia e Ucraina colpisce anche l’industria orologiera svizzera e il suo maggiore rappresentante Swatch. Mentre i negozi dei vari marchi del gruppo rimangono aperti in Russia, le consegne di orologi nel paese sono state sospese per il momento. Swatch Group, che possiede marchi come Omega, Longines e Swatch, sta monitorando e analizzando da vicino la situazione nella regione del conflitto, ha dichiarato oggi all’agenzia di stampa Awp.

ORE 9.36 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarebbe scampato ad almeno tre tentati omicidi negli ultimi giorni. Lo scrive il Times secondo il quale mercenari del gruppo Wagner e forze speciali cecene sarebbe stati incaricati di ”eliminare” il presidente dell’Ucraina. Il giornale afferma però che i funzionari ucraini sarebbero stati informati dei piani da alcuni membri del Servizio di sicurezza russo che sono contrari alla guerra.

ORE 9.33 – La Nato “non deve essere trascinata nel conflitto: è un’alleanza difensiva e dobbiamo difendere i Paesi membri. No fly zone vuol dire entrare in conflitto. Tuttavia stiamo fornendo armi, che gli ucraini possono usare per una no fly zone”. Lo dice il ministro degli Esteri ceco Jan Lipasvky, a margine della ministeriale a Bruxelles, “La Repubblica Ceca – continua – sta facendo tanto, non posso specificare di più, e altri stanno facendo molto per fermare questo attacco barbaro”.

ORE 9.31 – Radioattività in aumento a Chernobyl. “Nella zona cosiddetta di proibizione il suolo è ancora radioattivo, a macchia di leopardo. Con i movimenti che ci sono stati con la linea di avvicinamento a Kiev si è sollevato il pulviscolo radioattivo. Per quello che concerne il reattore stesso, l’aumento della radiazione è perché la reazione nucleare non è finita”. A confermare l’aumento dei livelli di radioattività nell’area e spiegarne le ragioni all’AdnKronos è Maurizio Martellini, fisico nucleare, professore all’Università dell’Insubria presso il Dipartimento di Scienza e alta tecnologia (Disat).

ORE 9.29 – Il presidente russo Vladimir Putin andrebbe ”assassinato dal suo stesso popolo”. Lo ha detto il senatore americano repubblicano della Carolina del Sud Lindsey Graham intervistato da Fox News, sostenendo che ”questo sarebbe l’unico modo per mettere fine alla crisi ucraina”. “C’è un Bruto in Russia? C’è un colonnello Stauffenberg di maggior successo nell’esercito russo?”, si è chiesto il senatore. “L’unico modo in cui questo può finire è che qualcuno in Russia elimini questo tizio. Farebbe un grande servizio al suo paese e al mondo”, ha aggiunto.

ORE 9.18 – “La sicurezza in Europa è in pericolo”. La Croazia ha “rispetto per il coraggio dei militari e dei civili ucraini, che stanno resistendo. La Nato è un’alleanza difensiva, bisogna evitare escalation. Tuttavia siamo uniti: chiediamo alla Russia di fermare immediatamente l’invasione e di tornare al tavolo”. Lo dice il ministro degli Esteri croato Gordan Grlic Radman, a margine della ministeriale a Bruxelles.

ORE 9.11 – Stanno di nuovo suonando le sirene d’allarme a Kiev in questi minuti. Lo riferiscono i media locali.

ORE 9.04 – La Nato deve “accelerare la creazione dei battaglioni in Romania. E riconsiderare la postura sul fianco orientale”, perché le “condizioni sono completamente diverse da quando è stato pensata. Abbiamo truppe russe in Bielorussia, che è diventata un distretto militare russo. Tutto va ripensato”. Lo dice il ministro degli Esteri rumeno Bogdan Aurescu, arrivando nella sede della Nato, a Bruxelles, per la ministeriale Esteri.

ORE 8.55 – “L’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è di una gravità inaudita. Alle terribili sofferenze che sta subendo la popolazione ucraina si aggiunge anche una grave minaccia per la sicurezza di tutti”. Così twitta il leader del M5S, Giuseppe Conte.

ORE 8.44 – Il motore di ricerca Google e la piattaforma di YouTube hanno sospeso tutte le sue attività pubblicitarie in Russia dopo che Mosca ha chiesto all’azienda di non mostrare annunci sull’invasione dell’Ucraina. ”Date le circostanze eccezionali abbiamo sospeso gli annunci pubblicitari in Russia”, ha spiegato Google in una nota.

ORE 8.36 – Il presidente russo Vladimir Putin sta portando la Russia alla rovina. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Annalena Bearbock ribadendo la sua solidarietà al popolo ucraino.

”Non abbandoneremo mai il popolo ucraino al loro destino”, ha detto prima di partire per partecipare a una riunione dei ministri degli Esteri della Nato, del G7 e della Ue. Baerbock ha spiegato che verrà distribuita assistenza umanitaria alla popolazione e che verranno imposte sanzioni senza precedenti alla Russia. L’unica cosa che Putin ha ottenuto con questa guerra, ha detto, è una sofferenza incalcolabile per tutti.

ORE 8.24 – La città portuale di Mariupol, nel sud dell’Ucraina, ”resta sotto il controllo ucraino, ma resta accerchiato dalle forze russe”, secondo l’intelligence britannica. Quella trascorsa è stata comunque una notte di continui scontri e di bombardamenti, conferma il ministero della Difesa britannico. I funzionari della città dicono che ”saremo distrutti” e parlando di bombardamenti ”implacabili”. Il sistema elettrico e idrico è già stato messo fuori uso. Tagliate anche le comunicazioni telefoniche, così come la consegna di cibo.

ORE 8.17 – Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha chiesto un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese. “Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari”, ha scritto Halushchenko su Facebook. Citato dal Kiev Independent, Halushchenko ha detto che ”rischiamo un disastro nucleare”.

ORE 8.14 – “L’incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato spento. La situazione sembra sotto controllo”. Lo dice all’Adnkronos Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce rossa italiana.

ORE 8.07 – Allarme dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (Aixia) che ha lanciato questa mattina uno statement nel quale afferma di “ripudiare fermamente la guerra” e “invoca un’urgente la regolamentazione delle tecnologie di Intelligenza Artificiale per fini militari”. Il Consiglio Direttivo dell’Aixia “ripudiando fermamente la guerra e qualsivoglia forma di violenza e offesa alle libertà dei popoli, esprime la sua forte preoccupazione per quanto sta avvenendo in questi giorni in Ucraina” si legge nello statement.

ORE 8.04 – Mosca ha limitato l’accesso al servizio russo della Bbc. Lo riporta la Ria Novosti. Altri due canali di informazione, Meduza e Radio Liberty, sono stati bloccati.
ORE 8.00 – Airbnb ha annunciato la sospensione di tutte le sue attività in Russia e in Bielorussia. Lo ha confermato via Twitter l’amministratore delegato di Airbnb Brian Chesky.

ORE 7.57 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell’Ucraina nel sud del Paese, ”è stata catturata dai militari della Federazione russa”. Lo ha scritto su Twitter l’Ispettorato ucraino per la regolamentazione nucleare (Sinr), precisando che ”i sistemi importanti per la sicurezza della centrale nucleare sono funzionanti”. Il Sinr ha aggiunto che “per il momento non sono stati registrati cambiamenti nello stato delle radiazione”.

ORE 7.53 – “C’è una guerra: la Russia ha invaso in modo barbarico e illegale l’Ucraina. È un attacco alla sicurezza europea”. Lo dice senza mezzi termini al Corriere della Sera il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis.

ORE 7.52 – Downing Street ha espresso ”grande preoccupazione” per la centrale nucleare colpita nel sud dell’Ucraina. Boris Johnson ha parlato con Volodymyr Zelensky dopo che è scoppiato l’incendio e Downing Street ha spiegato che “entrambi i leader hanno convenuto che la Russia deve cessare immediatamente il suo attacco alla centrale elettrica e consentire l’accesso illimitato ai servizi di emergenza alla centrale”. In una nota si legge che “il primo ministro ha affermato che le azioni sconsiderate del presidente Putin potrebbero ora minacciare direttamente la sicurezza di tutta l’Europa. Ha affermato che il Regno Unito farà tutto il possibile per garantire che la situazione non peggiori ulteriormente”.

ORE 7.51 – “Tutti i rilevamenti fino ad oggi eseguiti non hanno evidenziato alcuna anomalia o innalzamento della radioattività in aria. I dati sono in linea con quanto emerso anche dal monitoraggio, con sistemi di altrettanto elevata sensibilità, condotto dagli altri Paesi europei”. Lo fa sapere l’Isin, l’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione.

ORE 7.50 – L’agenzia S&P ha tagliato ancora nel giro di pochi giorni il rating della Russia, che così scende a ‘CCC-‘ da ‘BB+’. Il rating resta in creditwatch con implicazioni negative a fronte del crescente rischio di default. “I rating rimangono in creditwatch negativo per indicare che potremmo ulteriormente abbassarli nelle prossime settimane”, riferisce S&P.

ORE 7.39 – L’Agenzia internazionale per l’energoa atomica (Aiea) ha segnalato che ”al momento non si registrano cambiamenti nei livelli di radiazioni nell’impianto” nucleare di Zaporizhzhia, il più grande dell’Ucraina nel sud del Paese. Prevista per le 10 e 30 una conferenza stampa dell’Aiea, che nel frattempo ha messo in allerta il suo Centro per le emergenze in modalità 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

ORE 7.32 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiamato il presidente americano Joe Biden per informarlo sulla gravità della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina, la più grande del Paese colpita dalle truppe russe. Lo ha detto lo stesso Zelensky in un videomessaggio diffuso via Twitter. La Casa Bianca sta monitorando la situazione, si legge in una nota senza fornire dettagli. ”Il presidente Biden ha parlato con il presidente Zelenskyy per ricevere un aggiornamento sull’incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzhia”, scrive la Casa Bianca su Twitter.

ORE 7.25 – “Ho parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sulla gravità della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia”, attaccata dalle truppe russe nel sud dell’Ucraina. Lo ha scritto su Twitter il primo ministro britannico Boris Johnson, dicendo che ”la Russia deve fermare immediatamente il suo attacco contro la stazione nucleare e permettere l’accesso dei servizi di emergenza”.

ORE 7.17 – Il direttore generale dell’Aiea, l‘Agenzia internazionale per l’energia atomica, si è detto ”profondamente preoccupato per la situazione nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia”, nel sud dell’Ucraina, bombardato dalle truppe russe. Su Twitter Rafael Grossi ha detto di aver parlato con il primo ministro ucraino Denys Shmygal e che l’Aiea sta monitorando la vicino la situazione nella centrale ed è in contatto con il regolatore nucleare ucraino. ”Chiedo a tutte le parti di evitare azioni che possano mettere in pericolo la sicurezza del programma nucleare”, ha scritto Grossi su Twitter.

ORE 7.10 – ”Per la prima volta nella storia dell’uomo uno Stato terrorista ha fatto ricorso al terrorismo nucleare”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio dopo che i militari russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio, ma non vittime. ”Nessuno Stato, tranne la Russia, aveva mai colpito una centrale nucleare”, ha aggiunto Zelensky.

ORE 7.06 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto ”un’azione immediata da parte dell’Europa” dopo che i militari russi hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio. ”Solo un’azione immediata da parte dell’Europa può fermare le truppe russe”, ha detto Zelensky su Twitter.

ORE 7.01 – E’ stato domato l’incendio scoppiato in un edificio di addestramento della centrale nucleare di Zaporizhzhia a Energodar, nel sud dell’Ucraina. Lo riferiscono le autorità ucraine sottolineando che l’incendio è stato causato dai bombardamenti russi. Kiev ha inoltre accusato i militari di Mosca di aver cercato di impedire alle squadre di emergenza ucraine di lavorare per domare le fiamme. Nel rogo non si sono verificate vittime, precisano i funzionari ucraini. Interrotti anche gli scontri nella zona, ha detto il sindaco di Energodar.

(AdnKronos)

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