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Ancora una giornata di guerra in Ucraina, da quando giovedì 24 febbraio Putin ha deciso di invadere il paese. Caratterizzata da qualche riconquista delle forze ucraine, non è stato però possibile attuare quei cessate il fuoco che la Russia aveva concesso per Mariupol e Volnovakha, perché le armi non hanno taciuto un solo istante, quindi niente corridoi umanitarie per far sfollare i civili dalle città assediate. I colloqui, il terzo round, si terranno probabilmente lunedì 7 marzo. Un altra notte di guerra è iniziata per la “resistente” popolazione ucraina.

fonte foto swarajyamag.com

————– T I M E L I N E ————–

ORE 22.10 – Le truppe ucraine hanno distrutto numerosi veicoli corazzati russi e altre attrezzature militari con armi fornite dagli alleati. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. “Proprio oggi, abbiamo abbattuto tre aerei da guerra russi che hanno bombardato le nostre città con l’aiuto degli Stinger”, ha detto il ministro nel corso di un incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken nella zona di confine con la Polonia.

ORE 22.08- Il ministero degli Esteri francese ha raccomandato ai connazionali che vivono in Russia di lasciare prima possibile il Paese. “Data la crescente scarsità di collegamenti aerei, si raccomanda vivamente ai cittadini francesi, la cui presenza – e così quella delle loro famiglie – non è essenziale in Russia, di lasciare il Paese finché ciò è ancora possibile”, scrive il Quai d’Orsay in un comunicato. Anche qualsiasi viaggio in Russia è “fortemente sconsigliato”.

ORE 21.35 – Oltre 100mila volontari si sono uniti alle forze di difesa territoriale ucraina da quando è iniziata l’invasione russa. A dichiararlo è stato il vice ministro della Difesa Hanna Malyar, citato da Unian. Le unità di volontari, ha aggiunto, non verranno smobilitate alla fine della guerra ma invece verranno incorporate nelle forze di difesa ucraine.

ORE 21.01 – “Torniamo a casa con i bambini”. Così Ugo Cappellacci, deputato e presidente della sezione Italia-Ucraina, annuncia su Facebook che i due bus, organizzati insieme al console Anthony Grande e ai sindaci sardi stanno ripartendo dell’Ucraina per fare rotta verso la Sardegna, dove verranno accolti oltre 60 bambini. I mezzi attraverseranno la Polonia per poi rientrare verso l’Italia e fare rientro in terra sarda.

ORE 20.51 – Vladimir Putin “ha commesso due errori strategici, pensando che l’Ucraina si sarebbe arresa e pensando che l’Europa si sarebbe divisa”. A dichiararlo è stato il premier spagnolo Pedro Sanchez, dopo l’incontro con la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen a Madrid.

ORE 20.42 – Quasi 1,4 milioni il numero di rifugiati ucraini che sono scappati dal Paese, dopo l’invasione della Russia lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce l’Unhcr nell’ultimo aggiornamento.

ORE 20.33 – Il premier israeliano Naftali Bennett, che a Mosca ha avuto un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin, è partito alla volta di Berlino, dove in tarda serata è atteso per un incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. A confermarlo alla Welt sono state fonti del governo tedesco.

ORE 20.27 – Due caccia russi e cinque elicotteri russi sarebbero stati abbattuti oggi dalla forze ucraine. Tre piloti russi sono catturati. Anche un drone sarebbe stato distrutto. A riferirlo è la Difesa ucraina in un aggiornamento relativo all’invasione russa.

ORE 20.15 – Nuovo raid aereo a Kharkiv, la città dell’Ucraina orientale. Un caccia russo, secondo quanto riferisce la Guardia nazionale ucraina, avrebbe bombardato un campo militare della 5 divisione Slobozhanska a Kharkiv uccidendo quattro militari. “Morte quattro persone. Ci sono feriti. I militari stanno sgomberando le macerie”, riferisce la Guardia nazionale ucraina in un messaggio su Facebook.

ORE 19.58 – Gli oligarchi russi starebbero portando i propri beni a Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Secondo quanto riferiscono fonti dell’intelligence ucraina a ‘Ucrainska pravda’, infatti, rappresentanti delle élite russe e oligarchi della cerchia ristretta del presidente russo, Vladimir Putin avrebbero iniziato, dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, a portare i propri beni, tra cui anche i quadri preziosi, negli Emirati Arabi Uniti.

ORE 19.47 – Il primo ministro israeliano Naftali Bennett sta andando a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo i colloqui oggi a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il suo portavoce, citato dai media israeliani. Bennett informerà Scholz del suo incontro con Putin e subito dopo tornerà in Israele. Il cancelliere tedesco era stato mercoledì in visita in Israele.

ORE 19.32 – Il Cremlino non farà nessun annuncio in merito ai risultati dell’incontro fra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente russo Vladimir Putin che si è appena concluso. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

ORE 19.15 – I colloqui fra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente russo Vladimir Putin si sono conclusi dopo tre ore. A quanto riferiscono fonti diplomatiche citate dai media israeliani, Bennett ha parlato con il presidente russo della situazione degli israeliani e delle comunità ebraiche in Ucraina durante il conflitto.

ORE 19.03 – I missili terra-aria stinger che l’Occidente fornisce all’Ucraina possono finire nelle mani di terroristi. A sostenerlo è il ministero degli esteri russo secondo quanto riferisce ‘Ria Novosti’.

ORE 18.49 – Il ministero della Difesa di Mosca ha annunciato di aver assunto il controllo di una base militare vicino alla città ucraina di Kherson. Lo riporta l’Interfax.

ORE 18.41 – Le forze ucraine, secondo quanto riferisce ‘The Kyiv Independent’, avrebbero ripreso il controllo della città di Mykolaiv. L’esercito ucraino avrebbe anche sequestrato equipaggiamenti ai russi.

ORE 18.40 – Un terzo round di negoziati russo-ucraini potrebbe tenersi il 7 marzo. Lo riporta la Ukrayinskaya Pravda riferendosi a una fonte nell’entourage del presidente ucraino Vladimir Zelensky, secondo quanto si legge sul sito della Tass.

ORE 18.17 – L’esercito russo ha ripreso la sua “‘offensiva” a seguito del rinvio dell’evacuazione dei civili da due città del sudest dell’Ucraina, tra cui Mariupol. A dichiararlo è stato il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov. “A causa della reticenza della parte ucraina ad influenzare i nazionalisti o estendere il cessate il fuoco, le operazioni offensive sono riprese alle 18 ora di Mosca”, ha dichiarato in un messaggio video.

ORE 18.11 – Il premier israeliano Naftali Bennett sta incontrando il presidente russo Vladimir Putin. A quanto scrive il Jerusalem post, l’incontro è iniziato nel primo pomeriggio e sta andando avanti da più di due ore e mezza.

ORE 18.03 – Le autorità di regolamentazione dei media in Germania hanno inflitto una multa di 25.000 euro al canale russo Rt che continuava a diffondere i suoi programmi in diretta su diversi siti. Lo ha annunciato alla Dpa la stessa Authority spiegando che Rt avrebbe dovuto sospendere le sue trasmissioni venerdì ma il suo programma in diretta in tedesco era ancora disponibile oggi su diversi siti. La multa dovrà essere pagata entro il 16 marzo.

ORE 17.55 – Il premier israeliano Naftali Bennett è a Mosca, riporta l’agenzia russa Tass citando fonti. Il Jerusalem Post scrive invece che ci sono notizie contrastanti: il Premier sarebbe già arrivato a Mosca per incontrare Vladimir Putin o sarebbe in viaggio verso Mosca. Il giornalista di Axios Barak Ravid scrive in un tweet che Bennett è arrivato a Mosca in segreto.

ORE 17.51 – Sono le temute forze inviate dal presidente ceceno Ramzan Kadyrov che hanno preso il controllo dell’ospedale psichiatrico di Borodyanka, a 60 km da Kiev. Lo scrive la Pravda ucraina, citando il governatore della regione Oleksiy Kuleba.

ORE 17.20 – Il segretario di Stato americano Antony Blinken si è recato oggi alla frontiera tra Ucraina e Polonia. Blinken ha avuto colloqui con le autorità di Varsavia sull’aggravarsi della crisi umanitaria provocata dall’invasione russa dell’Ucraina.

ORE 17.16 – Forze russe hanno preso il controllo di un ospedale psichiatrico con 670 persone a Borodyanka, una cittadina a 60 km da Kiev. Lo ha denunciato il governatore regionale, Oleksiy Kuleba. “Oggi non sappiamo come poter evacuare queste persone, come aiutarli. Mancano di acqua e medicine. Sono persone con necessità particolari, hanno bisogno di assistenza costante, alcune sono allettate da anni”, ha detto Kuleba alla Cnn.

ORE 17.02 – “Sirene su Kiev! Tutti subito al rifugio”. Si susseguono tutti uguali, sulle chat Telegram, i messaggi di allerta che invitano la popolazione della Regione di Kiev a correre al riparo.

ORE 16.47 – E’ stato abbattuto nei pressi della città ucraina di Chernihiv un caccia russo che lanciava bombe esplosive di tipo Fab 500. Lo riferiscono le forze ucraine ai media locali. In strada sono state trovate altre 3 bombe non esplose. La caduta dell’aereo ha causato l’incendio in alcune case private.

ORE 16.44 – È arrivata in Moldavia una prima consegna dell’Organizzazione mondiale della sanità, che ha inviato kit di emergenza con forniture mediche a supporto del sistema sanitario per rispondere ai bisogni di oltre 166.000 rifugiati dall’Ucraina. L’Oms, l’Unione europea e i partner lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per assicurare i servizi e le forniture sanitarie.

ORE 16.27 – “La coraggiosa Kherson ispira l’Ucraina e il mondo! Migliaia di pacifici ucraini protestano contro l’occupazione russa davanti a soldati russi armati. Invito tutti in tutto il mondo: esprimete il vostro sostegno agli intrepidi ucraini a Kherson!”. A scriverlo, in un tweet in cui posta immagini della dimostrazione, è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

ORE 16.22 – La Finlandia ha potenziato i suoi collegamenti ferroviari con la Russia, vale a dire il collegamento fra Helsinki e San Pietroburgo (distanti 400 chilometri). Cresce costantemente il numero dei russi che cerca di lasciare il Paese. Diverse migliaia di persone sono già arrivate in Finlandia in treno o in autobus. Il treno che viaggia lungo la tratta Helsinki San Pietroburgo è praticamente sempre vuoto.

ORE 16.11 – “Siamo più di 50.000 persone”. E’ quanto hanno appena comunicato dal palco di piazza San Giovanni gli organizzatori della manifestazione della pace oggi a Roma.

ORE 16.03 – Sono 351 i civili uccisi e 707 rimasti feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso. Lo ha reso noto l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani.

ORE 15.55 – Il cancelliere tedesco Olaf Scholz riceverà la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Berlino domani per colloqui. Ad annunciarlo è stato oggi un portavoce del governo tedesco citato dalla Dpa. Il “regolare scambio di opinioni” si concentrerà – oltre che sull’attacco della Russia all’Ucraina – sulle attuali questioni di politica europea, anche in vista del Consiglio europeo informale del 10-11 marzo. L’incontro è previsto per mezzogiorno. Von der Leyen si è recata a Madrid questo pomeriggio per incontrare il premier spagnolo, Pedro Sánchez.

ORE 15.50 – Il segretario di Stato di Washington, Antony Blinken, ha contattato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, per discutere dell’aggressione russa all’Ucraina, un’aggressione “premeditata, non provocata e ingiustificata”. “Il mondo sta guardando per vedere quali nazioni difendono i principi di base di libertà, autodeterminazione e sovranità”, ha dichiarato Blinken durante il colloquio telefonico con il capo della diplomazia di Pechino, secondo quanto riferito dal portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. “Il mondo sta agendo all’unisono per ripudiare e rispondere all’aggressione russa”, ha dichiarato Blinken, assicurando che “Mosca pagherà un prezzo alto”.

ORE 15.43 – “I russi hanno aperto il fuoco su un raduno pacifico a Novopskov. Tre civili sono stati feriti”. Lo ha annunciato il capo della comunità di Novopskov, Vadym Gaev. I feriti sono stati trasportati in ospedale.

ORE 15.34 – E’ “improbabile” che oggi si possa procedere con l’evacuazione dei civili da Mariupol e Volnovakha. Lo ha precisato il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), dopo lo scambio di accuse reciproche tra Mosca e Kiev.
“Continuiamo il dialogo con le parti sul passaggio sicuro dei civili da diverse città colpite dal conflitto”, ha affermato il Cicr in una nota. “Le scene a Mariupol e in altre città oggi sono strazianti – si aggiunge – E’ benvenuta qualsiasi iniziativa delle parti che dia tregua ai civili dalle violenze e permetta loro di partire volontariamente verso aree più sicure”.

ORE 15.23 – Tre elicotteri russi sono stati abbattuti dalle forze ucraine vicino Mykolaiv, nel sud del Paese. Lo ha reso noto su Telegram il capo dell’Amministrazione militare della regione di Mykolaiv, Vitaliy Kim, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Interfax-Ucraina.

ORE 15.11 – Le due televisioni pubbliche tedesche Ard e Zdf hanno annunciato la sospensione delle trasmissioni dai loro studi in Russia, come conseguenza della nuova legge che impone fino a 15 anni di carcere per chi diffonde “notizie false” sulla guerra in Ucraina.
“Ard e Zdf stanno esaminando le implicazioni della legge approvata ieri e hanno sospeso temporaneamente le trasmissioni dai loro studi di Mosca”, si legge in un comunicato dell’organismo per la radiotelevisione pubblica tedesca Westdeutscher Rundfunk (Wdr). Analoghe decisioni sono state già prese dalla Bbc, la Cnn e l’agenzia Bloomberg.

ORE 15.03 – Migliaia di uomini si sono riuniti in un piazzale della città di Zaporizhia, nel sudest dell’Ucraina, per arruolarsi nelle forze di difesa territoriale. E’ quanto si vede in un video postato da Daria Kaleniuk, direttore di AnTac, gruppo anti corruzione della società civile ucraina.
“A Zaporizhia, la città della gloria cosacca, in migliaia arrivano per unirsi alle forze di difesa territoriale per proteggere l’Ucraina dagli invasori russi. L’unica cosa che chiediamo ai nostri partner dell’Ue e gli Usa sono aerei caccia e difesa aerea, faremo il reso da soli”, si legge nel tweet.

ORE 14.52 – “In seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa”. Lo comunica in una nota Viale Mazzini, sottolineando che “la misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell’informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell’Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia”.

ORE 14.36 – Un volo dello squadrone speciale della Rossiya, normalmente usato per i viaggi presidenziali russi, è partito da San Pietroburgo verso Washington, per rimpatriare i diplomatici espulsi. Lo ha annunciato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, secondo quanto riferisce l’agenzia Interfax.

ORE 14.35 – “La Federazione Russa considererà qualsiasi tentativo da parte di altri Paesi di stabilire una no-fly zone sull’Ucraina come una partecipazione alle ostilità”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin.

ORE 14.19 – “Le sanzioni contro la Russia equivalgono a una dichiarazione di guerra”. Lo ha ribadito il presidente russo Vladimir Putin, parlando ad un evento in vista della Giornata della donna, citato dalla Tass.

ORE 14.08 – Gli aerei russi continuano a bombardare pesantemente la città di Kharkiv e il centro in particolare. “Pochi minuti fa l’aviazione ha bombardato Unifekht, il centro di allenamento a Kharkiv che viene anche utilizzato dalla nostra delegazione olimpica in via Otakar Yarosh 14. Una struttura completamente civile, nel quartiere residenziale”. L’edificio faceva parte dell’università Karazin di Kharkiv. Lo comunica il vice del governatore dell’amministrazione regionale di Kharkiv Roman Semenukha a Ucrinska pravda.

ORE 14.02 – Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov torna a criticare la Nato per il no all’imposizione di una No Fly Zone sui cieli dell’Ucraina. “Le uccisioni, raid mirati, razzi contro palazzi abitati, ospedali, reparti maternità di ospedali e asili e la distruzione di uno dei Paesi europei non sono sufficienti nel 21esimo secolo. Va bene”, ha affermato Reznikov. “Chi ora si oppone alla chiusura dei cieli ucraini deve ricordarsi dell’aprile del 1986”, ha denunciato, riferendosi al disastro di Chernobyl.

ORE 13.51 – Denys Kireev, uno dei membri della delegazione ucraina che ha partecipato al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa, è stato ucciso durante un’operazione dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu). Lo ha riferito il deputato Oleksiy Goncharenko sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax-Ucraina.

Secondo il deputato, i servizi avevano prove chiare del suo tradimento, incluse alcune telefonata. Kireev, ha aggiunto, è stato ucciso durante un’operazione per arrestarlo.

ORE 13.42 – “Più di tutto oggi il nostro cuore si stringe dal dolore per le città assediate dal nemico, dove inizia una vera catastrofe umanitaria. Il nostro pensiero è rivolto a Mariupil, Volnovakha, Kherson. Il nemico assedia, blocca le grandi città impedendo agli abitanti di fuggire, ostacolando la consegna dei viveri mentre le città vengono bombardate dal nemico seminando la morte”. Sono le immagini di guerra è morte raccontare dall’arcivescovo di Miev, Sviatoslav Shevchuk nel quotidiano videomessaggio. “Oggi stiamo ormai vivendo la decima giornata di questa terribile guerra sanguinosa.

ORE 13.28 – “Cercheremo di far sì che il il presidente compaia più spesso. Ma bisogna capire che Putin non è un attore. Al presidente non piace essere disturbato durante le sue telefonate internazionali”. Così il portavoce di Putin, Dmitrji Peskov, risponde alle domande dei giornalisti russi sul perché vedano Putin soltanto durante le sedute parlamentari e non quando, ad esempio, è a telefono con i leader di altri paesi e in un riferimento alla precedente professione del presidente ucraino Voldymyr Zelensky.

ORE 13.21 – Denys Kireev, uno dei membri della delegazione ucraina che ha partecipato al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa, è stato ucciso durante un’operazione dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu). Lo ha riferito il deputato Oleksiy Goncharenko sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax-Ucraina. Secondo il deputato, i servizi avevano prove chiare del suo tradimento, incluse alcune telefonate. Kireev, ha aggiunto, è stato ucciso durante un’operazione per arrestarlo.

ORE 13.16 – La municipalità di Mariupol ha chiesto agli abitanti in fuga dalla città di andare nei rifugi, mentre sono in corso i negoziati con la Russia per l’evacuazione sicura della popolazione attraverso i corridoi umanitari. “Altre informazioni arriveranno presto – fanno sapere – Al momento ci sono negoziati con la Federazione russa per il cessare il fuoco e per assicurare un corridoio umanitario sicuro. La polizia informerà i residenti con l’aiuto di altoparlanti”. L’evacuazione della popolazione sarebbe dovuta iniziare alle 11 ora locale, ma è stata rinviata dopo violazioni del cessate il fuoco da parte russa, secondo gli ucraini.

ORE 13.04 – “Alcuni canali per il dialogo con gli Stati Uniti restano” aperti. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia di stampa Interfax.

ORE 12.58 – “Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ha informato tempestivamente e in modo esauriente il Copasir, fornendo anche l’elenco del materiale destinato alla Ucraina, i tempi e le modalità di consegna, sulla base della risoluzione approvata dal Parlamento, già durante la audizione di mercoledì scorso”. È quanto riferisce in una nota il senatore Adolfo Urso, presidente del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica. Il Comitato, infatti, opera su delega del Parlamento con i vincoli di segretezza previsti nella 124/2007. “Il Comitato – precisa ancora Urso – ha convenuto in quella sede con il governo anche le modalità di segretazione. La decisione è stata presa alla unanimità”.

ORE 12.53 – Più di 200mila persone erano pronte a lasciare la città di Mariupol e altre 15mila la vicina Volnovakha, secondo quanto ha reso noto la vice Premier Iryna Vereshchul parlando con il sito di notizie locali Strana. La Russia aveva accettato un cessate il fuoco per consentire ai civili di fuggire ma l’evacuazione è stata rimandata a causa delle violazioni della tregua. Autobus erano stati messi a disposizione dalle autorità locali per l’evacuazione e si raccomandava a chi invece lascerà le due città con mezzi propri di dare un passaggio a quante più persone possibile.

ORE 12.46 – E’ “il regime ucraino” che sta impedendo l’evacuazione dei civili da Mariupol, nel sud del Paese. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, replicando alle accuse mosse dalle autorità ucraine. In un punto stampa a Mosca, Lavrov ha spiegato che “ci sono notizie secondo cui le autorità ucraine a Mariupol non permettono l’evacuzione dei civili” attraverso i corridoi umanitari.

ORE 12.34 – “Non è ancora stata fissata una nuova data per il terzo round dei negoziati tra Russia e Ucraina. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un punto stampa a Mosca.
“La nostra delegazione aspetta una qualche informazione da parte ucraina. La situazione è un po’ strana: tutti vogliono arrivare a un’intesa eppure sembra che gli ucraini inventino sempre dei motivi per tirare per le lunghe i termini dell’incontro che sono già stati concordati”, ha dichiarato Lavrov.

ORE 12.27 – “Zelensky cerca di provocare un conflitto tra la Nato e la Russia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, nel corso di un punto stampa.
“Poco fa ha persino ripreso la Nato, ha rilasciato dichiarazioni molto forti nei confronti dei suoi tutor”, ha proseguito Lavrov, riferendosi sempre al leader ucraino.
Secondo il capo della diplomazia di Mosca, Zelensky “spera di risolvere il conflitto con la partecipazione della Nato e non attraverso i colloqui” ma questo significa che non sente che la Nato “non vuole intervenire” in Ucraina.

ORE 12.19 – E’ stata rinviata l’evacuazione dei civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo hanno riferito le autorità locali, spiegando che il rinvio è dovuto “al fatto che la parte russa non aderisce al regime di cessate il fuoco e continua a bombardare” sia la stessa Mariupol che l’area circostante.

ORE 11.57 – Il Cremlino assicura che “la Russia non è isolata”. “Il mondo è troppo grande perché Stati Uniti e Unione europea riescano a isolare un Paese, ancor di più un Paese grande come la Russia. Ci sono molti più Paesi nel mondo”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov.

ORE 11.28 – “Il temporaneo cessate il fuoco su Mariupol e Volnovakha, annunciato questa mattina e richiesto da giorni da tutta la comunità internazionale, è un primo passo per mettere in sicurezza i civili e prestare assistenza tramite i corridoi umanitari. Ma deve essere rispettato”. Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ribadendo che “questa guerra scatenata da Putin contro la democrazia e la libertà va fermata subito, usando la carta della diplomazia per ritrovare la pace”.

ORE 11.08 – “Vediamo se riusciremo a fare progressi nei negoziati” con i russi. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, riferendosi al nuovo round di negoziati previsto questo fine settimana.
“Finora abbiamo ottenuto l’1% di dignità per le nostre persone e facciamo di tutto da nostra parte affinché questo accordo funzioni”, ha aggiunto Zelensky, parlando dei corridoi umanitari.

ORE 11.05 -La Flotta russa del Mar Nero resta pronta allo sbarco in un’area a sud del porto di Odessa al termine delle operazioni di sminamento-rimozione ostacoli antisbarco. Lo riferiscono fonti all’Adnkronos, secondo cui continua il rifornimento di uomini e mezzi via mare presso Mariupol.

ORE 11.02 – L’attività delle forze aeree russe nella notte è stata scarsa e a nord di Kiev sono stati impiegati solo 16 caccia, ma non è stato registrato alcuno strike. Lo riferiscono fonti all’Adnkronos, secondo cui si contano otto lanci di missili russi e cinque ucraini nella zona di Kiev e nel Donbass.

ORE 11.01 – “Ho parlato con il presidente della Polonia e vorrei affermare che lui è un vero amico dell’Ucraina. Vorrei anche ringraziare sua moglie. Siamo riusciti ad evitare la catastrofe umanitaria al confine”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.

“Sono sicuro che presto potremo dire alle nostre persone: ritornate! Tornate dalla Polonia, dalla Romania, Slovacchia e da altri paesi – ha proseguito il leader ucraino – Stiamo già pensando al futuro, ho parlato con il capo della Banca mondiale per fornire gli aiuti all’Ucraina”. Zelensky ha quindi ribadito di aver chiesto agli alleati di “inasprire le sanzioni e chiudere il cielo sull’Ucraina”.

ORE 11 – “L’Italia sta dando grande dimostrazione di accoglienza, di forza e di generosità a prescindere dai colori politici, sono in pochi per fortuna che fanno polemica: qualcuno a sinistra riesce a far polemica anche quando c’è di mezzo la guerra e le bombe. A me non interessa, interessa risolvere i problemi”. Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini davanti al Consolato generale d’Ucraina a Milano.

ORE 10.57 – Sul fronte terrestre l’avanzata russa in Ucraina è rallentata su tutte le direttrici per la mancanza di afflusso dei rifornimento, delle condizioni meteo e della resistenza delle forze di Kiev. Lo dicono fonti all’Adnkronos, secondo cui nella notte non è stato registrato nessun progresso rilevante.

ORE 10.54 – I corridoi umanitari “ci saranno” per consentire di lasciare Mariupol e Volnovakha a “bambini, donne e anziani”, tuttavia chi può dovrebbe “rimanere e resistere al nemico”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“Siamo riusciti a ottenere un accordo per fornire assistenza a quelle città in Ucraina che si trovano nella situazione peggiore e terribile, Mariupol e Volnovakha, per salvare bambini, donne e anziani. Per fornire farmaci e cibo a chi sta lì in quei luoghi – ha dichiarato Zelensky – Le persone disposte a lasciare questi luoghi dovrebbero essere in grado di farlo ora utilizzando il corridoio umanitario, ma chi ha la forza e voglia deve rimanere e resistere al nemico”.
Riferendosi sempre ai corridoi umanitari, Zelensky ha aggiunto che “facciamo tutto il possibile da parte nostra per assicurarci che questo accordo funzioni”.

ORE 10.50 – “L’antifascismo è democrazia. Oggi stiamo vedendo come in fondo nei decenni scorsi abbiamo tollerato tropo che fosse chiamata democrazia qualcosa che di democrazia non aveva nulla, il regime costruito in Russia attorno a Putin”. Lo ha detto Enrico Letta nel suo intervento alla Agorà democratica sull’antifascismo.

ORE 10.49 – La Guardia di Finanza ha sequestrato all’oligarca russo Gennady Nikolayevich Timchenko lo yacht Lena, localizzato nel porto di Sanremo, del valore di circa 50 milioni di euro.

ORE 10.38 – Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in viaggio per il Qatar, insieme all’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi. Tra oggi e domani il titolare della Farnesina avrà colloqui con le massime autorità qatarine, con il focus su rafforzamento della cooperazione in campo energetico, alla luce della guerra in Ucraina. La missione diplomatica a Doha del ministro Di Maio, arriva dopo quella dei giorni scorsi ad Algeri.

ORE 10.33 – Raid aerei sono stati condotti sulla città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Sumy sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta il sito della Pravda Ucraina.
“Sumy. Stamattina nei pressi della città sono esplosi dei razzi. Successivamente l’aviazione russa ha sganciato alcuni colpi precisi sulla città, in particolare sulle infrastrutture”. Valutare la quantità dei danni in questo momento risulta impossibile a causa del fuoco d’artiglieria, secondo la Pravda.
Inoltre gravi danni sono stati riscontrati a Lebedyn, nei pressi di Sumy. La città è da due giorni senza corrente.

ORE 10.22 -La Haas ha licenziato il pilota russo Nikita Mazepin. Il team di Formula Uno ha inoltre posto fine ai rapporti con Uralkali, principale sponsor della squadra, azienda di proprietà del padre del pilota, Dmitry Mazepin.

ORE 10.21 – “L’Ucraina non è solo in grado di vincere come dice il segretario di Stato americano Antony Blinken. L’Ucraina sta già vincendo, dimostrando che non esiste ‘l’onnipotente esercito russo’ e che è possibile e necessario combattere la Russia. E che l’economia ucraina resisterà. E che la propaganda russa è morta”. Così su twitter il consigliere della presidenza ucraina Mikhailo Podolyak.

ORE 10.17 – Colpi di avvertimento sono stati sparati dai militari russi a Kherson, nel sud dell’Ucraina, dove è in corso una manifestazione contro “gli occupanti russi”. E’ quanto si evince dai video diffusi su alcuni canali telegram ucraini.

ORE 10.02 – E’ tornato in Ucraina a piedi, attraversando il confine slovacco, l’ex tennista Sergiy Stakhovsky, in patria per combattere contro l’invasione russa. A darne la notizia il canale Telegram Ukraine Now. Una scelta coraggiosa quella del campione ucraino, ritiratosi nel mese di gennaio, famoso per la vittoria su Roger Federer a Wimbledon nel 2013.
“E’ stata una decisione molto difficile, ho una moglie e tre figli che adoro. Devi dire loro che papà sta partendo e non sa quando tornerà. A volte è difficile dormire con tutto questo in testa. Ma ora che sono a Kiev mi sento sollevato, perché vedo molta energia negli occhi della gente”, racconta Stakhovsky, che in carriera può vantare come best ranking la 31esima posizione raggiunta nel 2010, al portale australiano ‘Whooska’.
“Non sono un soldato, non ho mai impugnato una pistola, non ho mai sparato a nessuno. Ma se devo, lo farò. Paura? Certo che c’è paura, solo gli idioti non provano paura in questa situazione”, conclude l’ex tennista 36enne.

ORE 10 – “Le forniture di gas all’Europa attraverso l’Ucraina proseguono normalmente”. Lo ha assicurato il portavoce di Gazprom, Sergey Kupriyanov, secondo cui le forniture procedono “sulla base delle richieste dei consumatori europei, ancora oggi 109,5 milioni di metri cubi”.

ORE 9.57 – La Russia è pronta a schierare fino a mille mercenari in Ucraina nei prossimi giorni o settimane. Lo ha riferito la Cnn citando un funzionario statunitense.
Un altro alto funzionario della Difesa americana aveva avvertito nei giorni scorsi che gli Stati Uniti avevano “alcune indicazioni” secondo cui mercenari russi sarebbero essere coinvolti nell’invasione dell’Ucraina, aggiungendo che non era chiaro esattamente dove sarebbero stati impiegati o in che numero.

ORE 9.51 – Un gruppo di manifestanti ucraini si è riunito in queste ore nel centro di Kherson per contestare “gli occupanti russi”, che nei giorni scorsi hanno preso il controllo della città, a maggioranza russofona. “Kherson è Ucraina”, hanno scandito i dimostranti sventolando le bandiere ucraine, come si vede in un video pubblicato dall’attivista di Femen, Inna Shevchenko.

ORE 9.50 – “Non abbiamo altra scelta che andarcene”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, mentre sta per iniziare l’evacuazione della popolazione dopo un cessate il fuoco accordato dai russi per permettere un corridoio umanitario. “Cari, cari residenti di Mariupol – ha detto il sindaco in una dichiarazione – da oggi inizia l’evacuazione della popolazione civile. Non è stata una decisione facile, ma come ho sempre detto Mariupol non sono le case e le strade, sono gli abitanti, voi e io. Il nostro dovere principale è sempre stato e resta proteggere le persone”.
“Nelle condizioni in cui la nostra città è costantemente sotto il fuoco spietato degli occupanti, non c’è altra soluzione che permettere ai residenti, a voi e a me, di lasciare Mariupol in sicurezza”, ha concluso Boichenko.

ORE 9.34 – Arriva anche da Paypal e da Revolut una risposta all’invasione russa in Ucraina. Il colosso del pagamenti ha ufficialmente lasciato il mercato della Russia dopo che nei giorni scorsi aveva bloccato la creazione di nuovi account nel Paese. Da oggi non è quindi più possibile effettuare o ricevere pagamenti dalla Russia attraverso il suo sistema di scambio di denaro. La banca online Revolut ha optato per la stessa linea: l’app non permette più ai suoi clienti alcuna operazione bancarica, come i trasferimenti di denaro, con la Russia e con la Bielorussia. Nei giorni scorsi Revolut aveva avviato anche una campagna di donazione per la popolazione Ucraina.

ORE 9.21 – “Il rischio di un incidente nucleare è evidente, purtroppo” e per evitarlo servono “subito l’Onu e l’agenzia dell’atomo Aiea a protezione delle centrali ucraine. Un altro attacco come quello dell’altra notte, e la sicurezza e la salute di tutta Europa saranno in enorme pericolo”. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista rilasciata a ‘Repubblica’ e ad altri media europei, riferendosi all’attacco russo contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa.

ORE 9.19 – “66224: questo è il numero degli uomini a questo momento tornati dall’estero per difendere il loro Paese dall’orda. Sono altre 12 brigate da combattimento motivate. Ucraini, siamo invincibili”. Così su twitter il ministro della Difesa di Kiev, Oleksii Reznikov.

ORE 9.14 – L’evacuazione della popolazione dalla città di Mariupol – una delle due città ucraine nelle quali è scattato il cessate il fuoco russo per permettere corridoi umanitari – inizierà alle 10 ora italiana e si concluderà alle 15. Lo riferiscono le autorità locali. Al momento non è ancora chiaro come procederà l’evacuazione dalla seconda città, Volnovakha.

ORE 9.03 – Sono oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall’inizio dell’offensiva in Ucraina. Lo hanno riferito le forze armate ucraine in un nuovo aggiornamento sulle perdite “nemiche”, precisando che sono stati distrutti, tra gli altri, 39 aerei, 40 elicotteri, 269 carri armati, 945 veicoli corazzati e 105 pezzi di artiglieria.

ORE 8.59 – “La Russia passa a tattiche orribili per massimizzare i danni civili: bombe sulle aree residenziali e sulle infrastrutture critiche, minaccia gli impianti nucleari. Le sanzioni devono aumentare, bandire Sberbank da Swfit, embargo sul petrolio, chiudere i porti alle navi russe, bloccare le cryptovalute. Tagliare tutti i rapporti”. Lo chiede su twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

ORE 8.43 – “A Mariupol e Volnovakha i corridoi umanitari sono pronti per l’apertura, sono state formate colonne di persone che devono essere evacuate. Le parti hanno temporaneamente cessate il fuoco nell’area dei corridoi”. Lo conferma in in tweet il consigliere della presidenza ucraina Mikhail Podolyak.

ORE 8.17 – L’intelligence britannica, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa di Londra, ritiene che nelle ultime 24 i raid aerei e le operazioni militari russi si siano ridotti di intensità. Restano nelle mani delle forze russe le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol, che, insieme a Sumy, “sono tutte circondate dalle forze russe”. E ancora, secondo il ministero della Difesa di Londra, le forze di Mosca “stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv: c’è la possibilità che queste forze cerchino di aggirare la città per dare priorità all’avanzata verso Odessa”.

ORE 8.15 – Samsung ha sospeso le spedizioni dei suoi prodotti verso la Russia, “a causa degli sviluppi geopolitici” legati all’invasione dell’Ucraina. Il colosso coreano ha assicurato in una nota che “continuerà a monitorare attivamente la complessa situazione per decidere i prossimi passi”. Inoltre, Samsung ha annunciato che donerà 6 milioni di dollari per aiutare la popolazione colpita.
Samsung è il principale brand di smartphone in Russia, con una quota di mercato del 30% incassata nell’ultimo trimestre del 2021, seguita da Xiaomi (23%) e Apple (13%). La decisione di interrompere la fornitura di prodotti segue quella di altri giganti della tecnologia quali Apple, Intel e Microsoft.

ORE 8 – L”operazione militare speciale’ delle forze russe in Ucraina non ha l’obiettivo di dividere il Paese ma di garantire la sicurezza della Federazione. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista a Sky Arabia, durante la quale ha chiarito ancora una volta la posizione di Mosca: “Vogliamo vedere l’Ucraina demilitarizzata, vogliamo vedere l’Ucraina libera dall’ideologia nazista. E vogliamo anche vedere che lo status neutrale dell’Ucraina sia iscritto nella Costituzione e garanzie che armi in grado di cambiare l’equilibrio di sicurezza in Europa non possano essere dispiegate”.
Peskov ha poi parlato dell’attacco di ieri notte alla centrale nucleare di Zaporozhya: “Il reattore nucleare, cuore dell’impianto, non è mai stato toccato”. A suo dire “c’è stata una provocazione dei nazionalisti ucraini, un gruppo di combattenti che ha attaccato una pattuglia di truppe russe che hanno dovuto rispondere”. La situazione è sempre stata sotto controllo e non ci sono state minacce alla sicurezza, ha affermato.

ORE 7.42 – “La Russia dichiara un corridoio umanitario e un cessate il fuoco dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha. Corridoi umanitari e vie di uscita sono stati concordati con la parte ucraina”. Lo rende noto il ministero della Difesa russo.

ORE 7.28 – Lunedì si terrà una nuova riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, questa volta sui corridoi umanitari per evacuare i civili dall’Ucraina. La riunione, richiesta da Stati Uniti ed Albania, si terrà a porte aperte, con l’intervento del coordinatore Onu per gli affari umanitari, Martin Griffiths, e della direttrice esecutiva dell’Unicef, Catherine Russell.

ORE 7.25 – S&P Dow Jones rimuoverà tutte le azioni russe dai suoi indici, in risposta all’invasione dell’Ucraina. La modifica, fa sapere la società, avverrà prima dell’avvio delle negoziazioni del 9 marzo e sarà applicata a tutti i titoli quotati o domiciliati in Russia e a tutte le ricevute di deposito. Inoltre, il Paese verrà riclassificato come mercato autonomo, perdendo lo status di ’emergente’. La decisione, precisa S&P Dow Jones, è stata presa in seguito a una consultazione con le altre società che operano sul mercato.

ORE 7.09 – “Non sono scappato, sono qui a Kiev al mio posto”. Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha risposto così, con un video su Instagram, alle affermazioni dei russi, che lo davano in fuga. “Ogni due giorni arrivano informazioni che sono fuggito da qualche che parte, che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev, dal mio ufficio – ha detto – Come potete vedere, sono qui al mio posto, Andriy Borisovich (Yermak, il capo dell’ufficio presidenziale) è qui. Nessuno è scappato da nessuna parte, siamo qui a lavorare”.

Poi il presidente si è concesso una battuta: “Ci piace fare jogging, ma non abbiamo tempo per farlo, per fare esercizi cardio. Lavoriamo, gloria all’Ucraina”.

ORE 7.02 – Le forze russe si stanno avvicinando alla seconda più grande centrale lde Paese, sono a “una ventina di miglia (32 km)”. Lo ha denunciato nella notte l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, senza indicare il nome dell’impianto. Secondo Energoatom, organismo ucraino di supervisione delle centrali nucleari, il secondo più grande impianto del Paese è quello di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina.

Ieri notte, le forze russe avevano attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia.

ORE 6.53 – Il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko denuncia “attacchi spietati” contro la sua città, sotto assedio da giorni da parte delle forze, parlando di “un altro giorno difficile”. Boychenko ha chiesto l’apertura di corridoi umanitari per permettere l’arrivo di generi alimentari e cibo.

(AdnKronos)

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