
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
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La premier italiana chiede riforme su migrazione, Nazioni Unite e politiche ambientali
Meloni-Onu, 25 settembre 2025 – Davanti all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Giorgia Meloni ha tracciato un quadro severo della crisi internazionale. Ha denunciato la Russia per aver “calpestato l’articolo 2 dello Statuto Onu” con la guerra in Ucraina e ha accusato Israele di aver “superato il limite” nella campagna militare su Gaza, pur ribadendo che “chi ha scatenato il conflitto, Hamas, non può essere premiato”.
Meloni-Onu: Palestina e Medio Oriente
Meloni ha confermato il sostegno italiano alla prospettiva dei due Stati, fissando però condizioni precise: il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani e l’esclusione di Hamas da qualsiasi futuro governo palestinese. “Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno Stato palestinese né di costruire nuovi insediamenti in Cisgiordania”, ha ammonito, esortando Tel Aviv a “uscire dalla trappola di questa guerra per la sua storia, la sua democrazia e per gli innocenti”.
Meloni-Onu, riforma e migrazioni
La premier ha chiesto una “profonda e pragmatica” riforma delle Nazioni Unite, “non per creare nuove gerarchie o seggi permanenti, ma per renderle più rappresentative ed efficienti”. Ha definito “superate” le convenzioni su asilo e protezione internazionale, nate “quando non esistevano migrazioni irregolari di massa né reti di trafficanti”, denunciando interpretazioni “ideologiche” da parte di “magistrature politicizzate”.
Africa, clima ed economia
Meloni ha rilanciato il Piano Mattei per l’Africa, annunciando la conversione di 235 milioni di debito in progetti di sviluppo nei prossimi dieci anni. Sul fronte ambientale ha attaccato le politiche verdi “insostenibili” che rischiano di creare “deserto industriale” e colpire la classe media: “Non si tratta di negare il cambiamento climatico, ma di affermare la ragione, con neutralità tecnologica e gradualismo”.
Riferimenti e alleanze
Nel suo intervento, la premier ha citato Papa Francesco e San Francesco d’Assisi, ricordando che oggi nel mondo sono in corso 56 conflitti, “il numero più alto dalla Seconda guerra mondiale”. Ha definito “interessanti” le proposte per la pace discusse dal presidente statunitense Donald Trump con i Paesi arabi e ha ribadito che “l’Italia c’è e ci sarà per chiunque voglia lavorare a un piano serio”.
Il mio intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite pic.twitter.com/e4iWnN8CGa
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) September 25, 2025
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(con fonte AdnKronos)
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