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Netanyahu verso l’espansione dell’offensiva. Le famiglie degli ostaggi accusano: “Una frode pubblica”
Operazione militare in fase di ampliamento, colloqui di tregua bloccati
Mentre i negoziati su una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi restano in stallo, il governo israeliano avrebbe deciso di espandere le operazioni militari nella Striscia con l’obiettivo dichiarato di conquistarla “totalmente”. A riferirlo è il sito israeliano Ynet, che cita fonti vicine all’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
L’espansione dell’offensiva, secondo Ynet, avrebbe ottenuto il via libera dal presidente Usa Donald Trump, che condivide la convinzione di Tel Aviv secondo cui Hamas non intenda trattare per un accordo di scambio ostaggi-tregua.
Divisioni interne e ostaggi a rischio: l’apparato di difesa frena
Secondo una fonte citata dalla CNN, l’apparato di difesa israeliano sarebbe contrario a operazioni di terra nelle aree dove si ritiene siano detenuti gli ostaggi, per il timore che possano metterli ulteriormente in pericolo.
Nonostante ciò, lo staff di Netanyahu avrebbe affermato: “Il dado è tratto: puntiamo alla piena conquista. E se il Capo di Stato Maggiore non è d’accordo, dovrebbe dimettersi”.
La posizione dell’inviato Usa Witkoff: “Non vogliamo estendere la guerra”
A complicare il quadro, i dubbi sul reale allineamento tra il piano israeliano e la posizione dell’inviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff. Sabato scorso, Witkoff ha incontrato per tre ore le famiglie degli ostaggi israeliani, dichiarando che la priorità americana è porre fine alla guerra e liberare tutti i 50 ostaggi contemporaneamente, in un’ottica “tutto o niente”.
“Abbiamo un piano per riportare tutti a casa – avrebbe detto – e se non ci riusciremo, qualcuno ne porterà la responsabilità”.
La rabbia delle famiglie: “La liberazione militare è un’illusione”
Attualmente si stima che siano ancora prigionieri a Gaza 50 ostaggi, di cui almeno 20 vivi. L’emozione in Israele è stata scossa dalla pubblicazione da parte di Hamas di due video che mostrano gli ostaggi Evyatar David e Rom Braslavski in condizioni fisiche estremamente precarie.
Netanyahu ha definito le immagini “una propaganda dell’orrore” e prova del fatto che Hamas “non vuole un accordo”. Ma le famiglie degli ostaggi accusano il premier di inganno: “Sta preparando la più grande frode pubblica. La retorica della liberazione militare è una menzogna”.
Il Hostages and Missing Families Forum ha rivolto un appello a entrambe le parti affinché si impegnino per riportare a casa i prigionieri, porre fine alla guerra e ricostruire il Paese.
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(con fonte AdnKronos)
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