La Comunità Ebraica contro Sala: “Ambiguità politica davanti alla tragedia dei bambini israeliani”
Le parole del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sulla mancata illuminazione di Palazzo Marino in memoria dei due bambini israeliani rapiti da Hamas scatenano la reazione della Comunità Ebraica e non solo
La decisione del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, di non illuminare Palazzo Marino di arancione per commemorare i due bambini israeliani rapiti da Hamas, Ariel e Kfir Bibas, ha sollevato una forte reazione da parte della Comunità Ebraica di Milano. Il gesto simbolico, richiesto dalla Brigata Ebraica di Milano e dall’associazione ebraica della città, intendeva ricordare il colore dei capelli dei due bambini, restituiti cadaveri a Israele.
Il delegato alla comunicazione della Comunità Ebraica di Milano, Davide Blei, ha duramente criticato le parole di Sala, definendo la sua ambiguità politica inaccettabile. “La sua ambiguità non ha fine”, ha dichiarato Blei, aggiungendo che da tempo aveva suggerito di interrompere i rapporti con il sindaco. “Lui deve essere il sindaco di tutti, non solo di una parte”, ha affermato Blei, evidenziando lo scontro che si è venuto a creare.
Sala ha giustificato la sua decisione dicendo che ci sarebbero motivi per illuminare il Comune, ma che la questione rischia di diventare troppo legata a posizioni politiche. Le parole del sindaco hanno ulteriormente esacerbato la situazione, con la Comunità Ebraica che ha sottolineato come la richiesta di illuminare il palazzo fosse in linea con quelle avanzate a livello globale in memoria dei bambini.
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(con fonte AdnKronos)
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