L’Italia e la Via della Seta: fine dell’accordo bilaterale con la Cina
Tajani: “Non è nostra priorità”
L’Italia ha recentemente comunicato all’ambasciata cinese che il Memorandum relativo alla Via della Seta non verrà rinnovato alla sua scadenza del 22 marzo 2024. Questa decisione rappresenta un cambio di rotta significativo nel rapporto tra i due paesi. Il Memorandum, firmato nel marzo 2019 tra il premier Giuseppe Conte e il presidente cinese Xi Jinping, portò l’Italia ad essere l’unico Stato del G7 coinvolto nella Belt and Road Initiative. Questo evento suscitò un dibattito interno significativo, con la Lega ostile e il M5S favorevole.
L’intesa prevedeva una vasta collaborazione in settori chiave come trasporti, energia e industria, con progetti stimati intorno ai 20 miliardi di euro. Tuttavia, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato che la partecipazione alla Via della Seta non è stata efficace come previsto. La decisione di non rinnovare il Memorandum non indica un deterioramento delle relazioni con la Cina, afferma Tajani. L’Italia mira a mantenere rapporti commerciali solidi con la Cina, organizzando riunioni per affrontare tematiche di commercio internazionale.
Conclusioni e Futuro delle Relazioni Bilaterali
Nonostante la fine del Memorandum, l’Italia intende preservare relazioni positive con la Cina, sebbene entrambi i paesi siano concorrenti a livello globale. La convocazione di incontri a Verona per il commercio internazionale evidenzia un’apertura al dialogo e al mantenimento delle relazioni commerciali.
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(con fonte AdnKronos)
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