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Continua ad aumentare in Italia la superficie forestale gestita in maniera sostenibile: nel 2022 si è passati dagli 892.609,63 ettari del 2021 ai 925.609,96 (di cui 8.554,55 di pioppeti e 54,91 di piantagioni) con un incremento di 33.000 ettari, pari al 3,7% in più. Sono 14 le regioni che hanno almeno una foresta certificata, con il Trentino Alto Adige che conferma la superficie più vasta. Sono i dati che emergono dal nuovo Rapporto Annuale del Pefc Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, presentati in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste (21 marzo) dedicata quest’anno al tema ‘Foreste e Salute’, con un focus dunque sui Servizi Ecosistemici (clima, assorbimento di CO2, turismo in ambiente naturale e benessere).

“L’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di approvvigionamento dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, hanno creato attenzione all’ambiente naturale bosco e al prodotto naturale legno: la certificazione in Italia cresce, dimostrando l’interesse anche da parte delle aziende a scegliere di dare garanzie sul materiale di origine forestale – spiega Francesco Dellagiacoma, presidente Pefc Italia – Inoltre, nonostante la sospensione delle importazioni dalla Russia e Bielorussia avvenuta nell’ultimo anno (sono 30 milioni gli ettari certificati Pefc in Russia e Bielorussia che non possono attualmente fornire materiale certificato perché dichiarato legname di guerra e quindi ‘fonte controversa’), il sistema Pefc si conferma come lo standard con la maggiore superficie forestale certificata al mondo. Le foreste, con l’assorbimento di CO2 sono una strategia contro il cambiamento climatico; ma formate da piante che vivono ben oltre 100 anni, sono anche a rischio per il cambiamento climatico: sulle Alpi qualche milione di piante sono state portate a morte dal bostrico, un piccolo coleottero che attacca l’abete rosso debilitato a seguito di Vaia”.

LE REGIONI PIÙ CERTIFICATE – A livello territoriale, il Trentino Alto-Adige si conferma quindi capofila per superficie forestale certificata più estesa con 556.147,9 ettari, considerando quelli curati dal Bauernbund – Unione Agricoltori di Bolzano, le aree gestite dal Consorzio dei Comuni Trentini e dalla Magnifica Comunità di Fiemme nella provincia di Trento. Al secondo posto il Friuli Venezia Giulia, con 95.163,98 ettari, di cui la maggior parte gestiti da Uncem Fvg, mentre al terzo il Veneto con 76.294,005 ettari. Tra le regioni in crescita spiccano l’Emilia Romagna e la Toscana.

LE AZIENDE CERTIFICATE – Per quanto riguarda la certificazione di Catene di Custodia, è stata ottenuta da 104 nuove aziende (il 46% delle quali è entrata in certificazioni di gruppo), segnando un +3,4% netto: si passa quindi dalle 1.278 aziende certificate CoC del 2021 alle 1.327 del 2022. Si registrano incrementi in tutte le categorie produttive, ma in particolare Pefc Italia segnala i risultati di carta per imballaggi (19 aziende con un incremento del 41,3%), pallet (19 aziende, +27,5%), imballaggi in legno (19 aziende, +21,6%), a seguire tipografie e industrie grafiche, laminati e pannelli.

SERVIZI ECOSISTEMICI – A crescere, a seguito della pubblicazione dello Standard dei Servizi Ecosistemici Pefc avvenuta nel 2021, è anche la richiesta dei servizi ecosistemici tra cui turismo, biodiversità e soprattutto cattura del carbonio, valorizzati in boschi e piantagioni certificati. I Servizi Ecosistemici possono essere definiti come i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano, a partire dalla capacità di assorbire CO2, contrastando il cambiamento climatico ma anche il rischio idrogeologico, la tutela della biodiversità e la capacità di svolgere funzioni turistico-ricreative. Grazie a questa certificazione, i gestori forestali possono valorizzare, garantire e comunicare ulteriormente questi benefici aggiuntivi incrementati dalla gestione attiva delle risorse forestali nonché aprirsi al mercato dei Crediti di Sostenibilità. “Stiamo registrando grande disponibilità dei soggetti finanziatori a supportare la gestione sostenibile delle foreste certificate Pefc, dando un maggior valore ai crediti di sostenibilità certificati, che stanno ricevendo ottimi riscontri sul mercato volontario italiano”, sottolinea Antonio Brunori, segretario generale del Pefc Italia.

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(AdnKronos)


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