Un anno di pandemia, il documentario di Sky TG24
-
Spettacolare atterraggio di emergenza senza carrello a Newcastle VIDEO
-
L’Inter è Campione d’Italia, vittoria contro il Milan 2-1 ed è seconda stella VIDEO
-
Castel di Casio Camugnano: esplosione diga Suviana, 3 morti 4 dispersi VIDEO
-
VIDEO LIVE ECLISSI SOLARE – Segui via streaming il fenomeno astronomico in diretta
Otto luoghi, otto storie. Parte dal racconto di professionisti e da alcuni luoghi simbolo, evocativi del loro mondo, il documentario ‘Mai più come ieri’ che Sky TG24 manda in onda da questa sera alle 19, in occasione dell’anniversario della pandemia da Covid 19. Con la supervisione editoriale del vicedirettore Omar Schillaci e di Daniele Moretti, a cura di Roberto Palladino, il reportage vede la regia di Flavio Maspes e uno degli anchor del canale, Paolo Fratter, a fare da raccordo fra le diverse vicende, contestualizzandole all’interno degli stravolgimenti causati dal virus. Un racconto che attraverso l’esperienza personale ed intima degli intervistati vuole rappresentare ciò che è stato tolto alla normalità delle nostre vite, ma anche ciò che un avvenimento epocale come quello che stiamo vivendo può averci regalato. Dal ribaltamento delle priorità, alla capacità di rinnovarsi immaginando un futuro diverso, al non dare per scontato che ciò che abbiamo ci sia dovuto.
Fra le testimonianze raccolte, quella di Raffaele Bruno, l’infettivologo che ha curato il primo paziente affetto da Covid del mondo occidentale (“Credevamo di avere il virus molto lontano, invece lo avevamo già in casa” ma allo stesso tempo “grazie alla guarigione di Mattia, tutti hanno potuto pensare di farcela”) e di Carla Fracci (“Le emozioni del teatro mancano a noi e al pubblico”), incontrata all’interno del Teatro alla Scala di Milano, uno dei luoghi simbolo dell’arte della cultura italiana, fra i settori i più colpiti dall’emergenza sanitaria. Mentre, da una delle sale del cinema Ariston di Roma, Carolina Crescentini dice: “Una delle cose che mi fa soffrire di più è che sono davvero poche le persone consapevoli di ciò che sta accadendo a tutti i lavoratori dello spettacolo”. Le telecamere di Sky TG4 hanno documentato anche l’esperienza di Beppe Bergomi, incontrandolo nello stadio di S. Siro vuoto. L’ex campione del mondo si è ammalato di covid lo scorso 8 marzo, giorno del lockdown (“L’ho superato senza saperlo, perché avevo altri sintomi rispetto a quelli noti allora”) e sul suo lavoro di commentatore dice: “Vedere gli spalti vuoti è una tristezza. All’inizio far sentire l’allenatore, come l’arbitro conduce la partita o quello che si dicono i giocatori in campo è interessante ma alla fine manca l’emozione che ti può dare solo il pubblico”.).
Hanno raccontato davanti le telecamere di Sky TG24 il loro punto di vistasulla pandemia anche Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino; Alessandro Pasqualotto, ristoratore a Milano, Luca Mezzaroma, docente al Liceo Scientifico Kennedy di Roma e l’architetto Leonardo Cavalli.
(AdnKronos)
LE ULTIME NOTIZIE
-
In Evidenza23 ore ago
Riduzione capacità difesa aerea ucraina: ritardi consegne Usa affossano Kiev
-
In Evidenza23 ore ago
Trump paragona Hannibal Lecter ai migranti: “Criminali violenti”
-
Flash23 ore ago
Minacce a Liliana Segre: “Tante e di vario tipo, ma mia vita continua normale”
-
News23 ore ago
Condannata all’ergastolo Alessia Pifferi per l’omicidio della figlia Diana
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.