
Corte Ue: non si può designare “sicuro” un Paese che non lo è per tutti
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Sentenza sul caso di due cittadini del Bangladesh trasferiti in un Cpt in Albania dalle autorità italiane
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito che, fino all’entrata in vigore di un nuovo regolamento destinato a sostituire la direttiva attualmente applicabile, uno Stato membro non può designare come Paese di origine sicuro un Paese terzo che non garantisca, per alcune categorie di persone, le condizioni sostanziali richieste per tale designazione.
La decisione riguarda il ricorso presentato da due cittadini del Bangladesh, che erano stati trasferiti dalle autorità italiane in un Cpt in Albania. Secondo la Corte, il principio di sicurezza non può essere applicato in modo generalizzato se non vengono rispettati i requisiti minimi di tutela per tutti i richiedenti asilo.
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(con fonte AdnKronos)
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