
Siria, l’esercito si ritira da Sweida dopo il cessate il fuoco. Raid israeliani su Latakia
-
Meloni-Onu: “Russia e Israele oltre il limite, servono regole nuove”
-
Roma, arrestato trentenne: 70 kg di droga nascosti in auto “caveau” VIDEO
-
Tromba d’aria spiaggia di Maccarese: ombrelloni in volo, panico tra i bagnanti VIDEO
-
Cima Falkner si sgretola, vietati sentieri e vie alpinistiche nel Brenta VIDEO
Oltre 350 morti negli scontri tra drusi, beduini e forze governative. Damasco accusa Israele di aver aggravato la crisi
È entrato in vigore un cessate il fuoco a Sweida, nel sud della Siria, dopo giorni di violenti scontri che hanno provocato almeno 350 vittime. Il ministero della Difesa di Damasco ha annunciato l’inizio del ritiro delle truppe dalla città, in attuazione dell’accordo raggiunto con la mediazione di rappresentanti governativi e autorità religiose druse. L’intesa, resa pubblica sul sito del ministero dell’Interno, prevede la cessazione immediata delle operazioni militari e la creazione di una commissione mista per garantirne l’applicazione.
Le forze armate erano state inviate a Sweida per contenere gli scontri tra la popolazione drusa – che costituisce la maggioranza nella regione – e gruppi armati beduini, ma sono poi state accusate di aver partecipato direttamente alle violenze contro i civili. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, tra le vittime figurano 79 combattenti drusi, 55 civili (di cui 27 giustiziati sommariamente), 189 membri delle forze di sicurezza, 19 beduini e il giornalista Hassan al-Zaabi.
Intanto, al-Jazeera ha riferito di un raid israeliano condotto questa mattina contro obiettivi militari nella regione siriana di Latakia. L’attacco segue una serie di operazioni lanciate da Israele nei giorni scorsi contro infrastrutture governative e aree civili a Damasco e nel sud del Paese.
Il presidente ad interim siriano Ahmed al-Sharaa ha accusato Tel Aviv di aver aggravato una crisi già esplosiva: “Israele ha scatenato un’escalation su vasta scala, che solo l’intervento coordinato di Stati Uniti, Paesi arabi e Turchia ha impedito degenerasse in un conflitto regionale”, ha dichiarato. In un discorso televisivo, al-Sharaa ha ribadito che la tutela della comunità drusa resta una priorità per il governo siriano, avvertendo contro ogni tentativo esterno di destabilizzazione.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
News22 ore ago
“Sparate alla Meloni”: scritta minacciosa a Prato, La Porta denuncia
-
News22 ore ago
Don Maurizio Patriciello minacce camorra: fazzoletto con proiettile
-
Sport23 ore ago
Italia campione del mondo pallavolo 2025: battuta la Bulgaria 3-1
-
International-News17 ore ago
Shooting Mormon church Michigan: several people injured and fire