
Ucciso il vice capo della Marina russa Gudkov in un raid ucraino nel Kursk
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Colpito un comando militare a Korenevo: Kiev rivendica l’attacco. Intanto Washington sospende la fornitura di armi antiaeree a sorpresa
È stato ucciso in un attacco missilistico ucraino il maggiore generale Mikhail Gudkov, alto ufficiale della Marina russa e vice comandante nominato a marzo dal presidente Vladimir Putin. Lo ha annunciato Oleg Kozhemyako, governatore della regione di Primorsky Krai, ricordando che il generale “non aveva mai smesso di visitare personalmente le postazioni dei marinai”, anche dopo la promozione.
Il raid ha colpito un posto di comando a Korenevo, nella regione russa del Kursk, causando la morte di Gudkov e di altri dieci militari, secondo fonti ucraine. Il generale, già comandante della 155ª Brigata di Marina Separata, era una figura chiave nella strategia navale russa e supervisionava le forze missilistiche navali. Kiev lo considerava responsabile di crimini di guerra commessi in Ucraina.
Washington congela la consegna di armi a Kiev
A sorpresa, gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di alcune forniture militari all’Ucraina, compresi missili antiaerei, provocando sconcerto anche tra membri del Congresso e funzionari del Dipartimento di Stato. Lo riporta Politico, citando sei fonti informate, secondo cui la decisione sarebbe stata fortemente influenzata da Elbridge Colby, responsabile delle politiche del Pentagono, e da un ristretto gruppo di consiglieri.
Il provvedimento è stato motivato dal timore di un eccessivo esaurimento delle scorte militari statunitensi, ma è stato adottato senza un adeguato coordinamento con il resto dell’amministrazione. Tra i più critici, anche esponenti repubblicani vicini a Donald Trump, che hanno chiesto spiegazioni alla Casa Bianca. Il deputato Brian Fitzpatrick, membro della Commissione Intelligence della Camera, ha inviato una lettera urgente al presidente Trump per un briefing d’emergenza sulla sospensione degli aiuti.
Droni ucraini colpiscono fabbrica di armi in Russia
Intanto un attacco con droni ucraini ha centrato una fabbrica di armamenti nella città russa di Yelets, nella regione di Lipetsk, a circa 250 chilometri dal confine ucraino. Secondo quanto riferito dal governatore Igor Artamonov, l’impianto è stato evacuato, ma uno dei droni intercettati è precipitato su un edificio residenziale, causando la morte di una donna e il ferimento di altre due persone.
Zelensky in Danimarca: “Aiuto verso l’Ue e più armi”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato questa mattina ad Aarhus, in Danimarca, in occasione dell’avvio della presidenza danese del Consiglio dell’Unione Europea. La premier danese Mette Frederiksen ha ribadito il pieno sostegno a Kiev nel processo di adesione all’Ue e nell’affrontare l’invasione russa.
“Dobbiamo rafforzare l’Ucraina e indebolire la Russia”, ha dichiarato Frederiksen, sottolineando l’importanza dell’aumento del supporto militare e dell’intensificazione delle sanzioni contro Mosca. “L’Ucraina è fondamentale per la sicurezza dell’Europa”, ha ribadito.
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(con fonte AdnKronos)
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