Referendum 2025: urne aperte fino a stasera 23 e poi domani 7-15, affluenza intorno al 7,41% ore 12
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Domenica 8 giugno si vota fino alle 23, domani seggi aperti fino alle 15. Affluenza bassa alle 12 (mancano poco meno di 1000 sezioni su 61.591): 7,41%. Quattro quesiti riguardano contratti, licenziamenti e sicurezza sul lavoro, uno sulla riduzione dei tempi per la cittadinanza
Sono aperte le urne per il referendum nazionale che vede protagonisti cinque quesiti, in programma domenica 8 giugno 2025. I seggi resteranno aperti fino alle 23 di oggi, mentre domani lunedì 9 giugno l’orario di votazione sarà dalle 7 alle 15.
Alle 12, la rilevazione non è definitiva mancano meno di 1000 sezioni su oltre 61.000, l’affluenza risulta bassa, intorno al 7,41% per tutti e cinque i referendum.
Quattro quesiti riguardano il mondo del lavoro e propongono modifiche importanti al sistema di tutele e contratti:
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Contratto di lavoro a tutele crescenti – si vota per abrogare la disciplina che esclude il reintegro nei licenziamenti illegittimi per le imprese con più di 15 dipendenti, consentendo così il reintegro.
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Piccole imprese e licenziamenti – abrogazione parziale del limite massimo di sei mensilità per il risarcimento in caso di licenziamento illegittimo, aprendo alla possibilità di indennità maggiori.
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Contratti a termine – abrogazione parziale delle norme che eliminano l’obbligo di causale per i contratti inferiori a 12 mesi, ripristinando una maggiore tutela per i lavoratori precari.
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Responsabilità negli infortuni sul lavoro – abrogazione dell’esclusione della responsabilità solidale del committente, appaltatore e subappaltatore in caso di incidenti, ampliando la protezione dei lavoratori.
Il quinto quesito riguarda invece la cittadinanza italiana: si propone il dimezzamento da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale richiesto per la concessione della cittadinanza a stranieri maggiorenni extracomunitari. Una misura che interessa circa 2,3 milioni di persone nel Paese.
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