Zelensky: “Putin non vuole fermare la guerra”. Terza fase dello scambio prigionieri, 697 soldati rimpatriati
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Il presidente ucraino accusa Mosca di voler prolungare il conflitto e chiede nuove sanzioni da USA ed Europa. Intensi attacchi con droni e missili, Kiev chiede più difesa aerea
Volodymyr Zelensky torna ad attaccare Mosca dopo il nuovo scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia. In un messaggio diffuso sui suoi canali ufficiali, il presidente ucraino afferma che “non c’è da parte di Putin la volontà di fermare la guerra”, sottolineando che Kyiv è pronta a ogni forma di diplomazia, ma che è la Russia “a non essere pronta a nulla”.
“Ogni giorno la Russia semina orrore e morte, prolungando consapevolmente il conflitto”, ha dichiarato. “Tutto ciò richiede una risposta forte dagli Stati Uniti, dall’Europa e da ogni nazione che desidera la fine di questa guerra. Putin ha più volte rifiutato un cessate il fuoco, offrendo ogni giorno nuovi motivi per imporre sanzioni alla Russia”.
Nel frattempo, prosegue il delicato processo di scambio di prigionieri. Zelensky ha annunciato su Telegram l’avvio della terza fase, con l’obiettivo di liberare almeno un migliaio di soldati ucraini nei prossimi giorni. “Il compito è riportare a casa tutti i nostri, ed è una missione condivisa tra servizi segreti, diplomatici e tutto lo Stato. Non è facile, ma è essenziale”, ha detto, ringraziando i partner internazionali per il sostegno.
Nelle ultime 48 ore, 697 militari ucraini sono stati rimpatriati, tra cui 307 soldati solo nella giornata di ieri. Si tratta per lo più di soldati semplici e sergenti delle Forze Armate, della Guardia Nazionale e del Servizio di Guardia di Frontiera, catturati tra il 2022 e il 2023 nelle regioni di Donetsk, Kherson, Zaporizhia, Kharkiv e Luhansk.
Sul fronte militare, Zelensky ha denunciato un nuovo massiccio attacco russo con missili balistici e 250 droni, che ha causato almeno 15 feriti. Il presidente ha espresso gratitudine a chi sostiene Kyiv nella difesa aerea: “Ogni sistema che ci viene fornito salva vite umane”.
Dall’altra parte, Mosca ha riferito di aver intercettato 159 droni ucraini, di cui 94 abbattuti dalla propria difesa aerea. Secondo il portavoce dell’Aeronautica Militare ucraina, Yuriy Ihnat, i missili russi sono ora dotati di manovre evasive che complicano l’intercettazione da parte dei sistemi ucraini, ma non la rendono impossibile. “Stiamo lavorando con i partner internazionali per potenziare le nostre capacità difensive”, ha assicurato.
Infine, Zelensky ha rinnovato l’appello per nuove sanzioni contro i settori strategici dell’economia russa, considerandole l’unico mezzo per forzare Mosca a negoziare una tregua.
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(con fonte AdnKronos)
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