Scandalo Chat Signal, via i vertici della sicurezza alla Casa Bianca Waltz e Wong
-
Attacco Usa in Nigeria contro l’Isis, Trump: “Risposta al massacro di cristiani” VIDEO
-
Frana a Cormons: disperso un giovane e un’anziana sotto le macerie VIDEO
-
Tifone Fung-Wong colpisce le Filippine: un milione di evacuati VIDEO LIVE
-
Cargo Ups precipita in Kentucky: sette morti e diversi feriti VIDEO
Il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e il suo vice Alex Wong si dimettono dopo la gaffe nella chat Signal: il caso che ha scosso l’amministrazione Trump
Torna la tensione tra i vertici della sicurezza nazionale statunitense. Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Donald Trump, e il suo vice Alex Wong, hanno rassegnato le dimissioni, confermate da fonti della Fox News. A scatenare l’uscita di scena è stato un grave errore di comunicazione, ormai ribattezzato “Signalgate”.
L’incidente sulla chat criptata che ha fatto traballare il Consiglio
Al centro dello scandalo c’è uno scambio avvenuto su Signal, un’app di messaggistica cifrata usata per comunicazioni riservate. In una chat interna, Waltz ha per errore incluso Jeffrey Goldberg, direttore della rivista The Atlantic. Il giornalista ha così potuto leggere discussioni relative alla pianificazione di operazioni militari contro i ribelli Houthi in Yemen.
Il contenuto della conversazione è poi emerso pubblicamente, generando una tempesta politica e diplomatica. L’amministrazione ha dovuto gestire una crisi interna legata alla sicurezza delle informazioni più sensibili.
Waltz si assume la responsabilità: “Un errore imbarazzante”
Waltz, ex parlamentare della Florida e veterano pluridecorato delle Forze Speciali (i Berretti Verdi), aveva ammesso pubblicamente l’errore in aprile, durante un’intervista a Fox News. Lo aveva definito un episodio “imbarazzante”, assumendosi la piena responsabilità della svista.
Nonostante inizialmente il presidente Trump avesse mantenuto una posizione di sostegno nei suoi confronti, l’incidente ha minato la fiducia nei confronti della struttura del Consiglio per la sicurezza nazionale.
Trump conferma l’epurazione: “Continueremo a rimuovere chi non è all’altezza”
Il presidente Donald Trump ha confermato le dimissioni parlando di “epurazioni necessarie”, ridimensionando però la portata dell’accaduto: “Non sono molte persone – ha spiegato – ma dobbiamo assicurarci che chi resta alla Casa Bianca sia all’altezza del compito”.
La partenza di Waltz e Wong segna un cambio significativo in uno degli apparati più delicati dell’amministrazione, in un momento cruciale sul fronte della politica estera e della sicurezza.
Un caso che riaccende i riflettori sulla gestione delle informazioni sensibili
L’affaire Signal rappresenta l’ennesima falla nel sistema di comunicazione e riservatezza di uno degli uffici più strategici degli Stati Uniti. Le dimissioni dei due funzionari potrebbero non essere le ultime, in un clima interno ancora scosso da incertezze e verifiche.
Mentre la Casa Bianca tenta di voltare pagina, l’attenzione resta alta su chi prenderà il posto di Waltz e su come sarà riorganizzato il Consiglio per la sicurezza nazionale sotto la guida di Trump.
LE ULTIME NOTIZIE
(con fonte AdnKronos)
-
Primo Piano1 giorno agoOperazione antiterrorismo a Genova, nove arresti per finanziamento a Hamas
-
Scienza e Ricerca23 ore agoAllerta Etna: il vulcano passa al livello giallo, preallerta attiva
-
News12 ore agoManovra 2026 alla Camera: fiducia, emendamenti e misure principali
-
News22 ore agoMeloni: unità tra Ue, Ucraina e Usa per la pace in Ucraina


