Corea del Sud, confermata la destituzione del presidente Yoon: elezioni anticipate entro 60 giorni
La Corte costituzionale: “Violate la Costituzione e le leggi mobilitando esercito e polizia”. Yoon si scusa con il Paese
La Corte costituzionale sudcoreana ha confermato all’unanimità la destituzione del presidente Yoon Suk Yeol, approvata lo scorso dicembre dall’Assemblea nazionale. La decisione, annunciata in diretta televisiva dal presidente della Corte Moon Hyung-bae, rende definitiva la sua uscita di scena e apre la strada alla convocazione di elezioni presidenziali anticipate entro 60 giorni.
Il pronunciamento ha stabilito che Yoon ha “violato i principi fondamentali dello stato di diritto e del governo democratico”, dichiarando la legge marziale e mobilitando forze armate e di polizia per ostacolare il potere legislativo.
“Non si è accontentato di dichiarare la legge marziale ma ha compiuto atti che violano la Costituzione e la legge”, ha sottolineato Moon.
Yoon, che era stato sospeso dopo la mozione di impeachment, ha diffuso una dichiarazione tramite i suoi legali: “Mi rammarico di non essere stato all’altezza delle aspettative dei cittadini. È stato un onore servire il Paese”.
Dopo il verdetto, è stata annullata una manifestazione prevista a Seul da parte dei suoi sostenitori. La BBC ha riferito di tensione, rabbia e disperazione tra la folla che si era radunata vicino alla sua residenza.
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(con fonte AdnKronos)
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