
Omicidio Claudio Celletti, due arresti: movente legato a dissidi per la gestione dei cani
Claudio Celletti fu travolto da un suv a Ostia il 4 marzo: arrestati il presunto mandante e l’esecutore materiale. Determinanti le minacce precedenti e il contesto dei contrasti personali
Svolta nelle indagini sull’omicidio di Claudio Celletti, avvenuto lo scorso 4 marzo a Ostia. La Squadra Mobile della questura di Roma e gli agenti del X Distretto Lido di Roma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini italiani, ritenuti rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale del delitto.
Celletti, 50 anni, era stato investito da un suv chiaro nel parcheggio adiacente all’area cani della Pineta di Acqua Rossa, mentre si trovava girato di spalle con in braccio il suo cane. Il conducente del veicolo era poi fuggito ad alta velocità. La vittima è deceduta l’11 marzo a causa delle gravi lesioni riportate.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla procura di Roma, il movente del delitto è da ricondurre a contrasti legati alla gestione dei cani. Le tensioni, nate in ambito locale, erano sfociate in liti e minacce di morte documentate nei mesi precedenti. Gli inquirenti hanno ricostruito il contesto dei dissidi, individuando elementi ritenuti gravi e concordanti a carico dei due arrestati.
L’omicidio, inizialmente apparso come un tragico incidente, è stato dunque ricondotto a un atto volontario premeditato. Le indagini proseguono per chiarire eventuali responsabilità di altri soggetti coinvolti.
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(con fonte AdnKronos)
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