
Tragedia a Monaco di Baviera: morte la bimba e la madre ferite nell’attacco con l’auto
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La piccola di due anni e la madre 37enne, gravemente ferite nell’attacco del 13 febbraio, non ce l’hanno fatta. Le indagini confermano legami estremisti dell’attentatore afghano
Non ce l’hanno fatta la bambina di due anni e sua madre di 37 anni, gravemente ferite nell’attacco con un’auto che si è abbattuto su una folla riunita per una manifestazione sindacale a Monaco di Baviera il 13 febbraio. La polizia ha confermato il tragico decesso, annunciando che entrambe sono decedute in seguito alle ferite riportate. “Purtroppo oggi dobbiamo confermare la morte della bimba di due anni e della madre di 37 anni”, ha dichiarato Ludwig Waldinger, portavoce della polizia, in un comunicato rilasciato all’Afp.
Attacco deliberato: un giovane afghano alla guida dell’auto assassina
L’attacco, che ha visto almeno 30 persone ferite, è stato portato a termine da un giovane afghano di 24 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti e reati in materia di stupefacenti. Durante una manifestazione organizzata dai Verdi, l’uomo ha lanciato la sua auto contro la folla in un atto che, secondo le prime ricostruzioni, sembra avere motivazioni estremiste. Il sospettato, identificato dai media come Farhad N., nato a Kabul nel 2001 e arrivato in Germania alla fine del 2016, avrebbe condiviso sui social media contenuti filo-islamisti prima dell’attacco. Secondo il settimanale Der Spiegel, Farhad N. aveva attraversato anche l’Italia prima di stabilirsi in Germania.
Indagini sull’estremismo: Monaco cerca risposte
La polizia tedesca, insieme all’Ufficio centrale per la lotta all’estremismo e al terrorismo della Procura di Monaco, sta indagando sulle origini e i moventi dell’attentatore. Le prime informazioni indicano che il 24enne potrebbe aver agito sotto l’influenza di ideologie estremiste, un’ipotesi rafforzata dalla sua attività sui social media e dai suoi legami con ambienti filo-islamisti. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire il suo percorso, dal momento del suo arrivo in Germania fino all’attacco fatale. Il contesto dell’attacco, la sua premeditazione e i collegamenti con eventuali organizzazioni estremiste sono al centro delle indagini.
Dolore e rabbia: la città chiede giustizia
La città di Monaco, sconvolta dall’accaduto, piange le vittime di un atto di violenza cieca che ha portato via una madre e una figlia e ha lasciato decine di persone ferite e traumatizzate. Le autorità locali continuano a esortare alla calma e a promettere piena giustizia per le vittime, mentre il caso ha acceso un acceso dibattito sulla sicurezza e sull’integrazione dei richiedenti asilo in Europa, specialmente in un contesto di crescenti tensioni legate all’estremismo.
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(con fonte AdnKronos)