
Influenza, ondata di freddo e scarsa copertura vaccinale: esperti preoccupati
Il freddo e la scarsa copertura vaccinale stanno aumentando i casi di influenza e infezioni respiratorie in Italia, con gli esperti che avvertono della necessità di interventi nazionali
L’ondata di freddo che ha colpito l’Italia sta aggravando l’incremento dei casi di influenza, rendendo più facile la replicazione dei virus respiratori a causa dell’abbassamento delle temperature delle mucose. “Quando le mucose passano da una temperatura di 37 gradi a 35-36, si facilita la replicazione di alcuni virus respiratori”, ha spiegato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana di Malattie infettive e tropicali), all’Adnkronos Salute. “Il freddo è pro-infettivo, quindi il consiglio delle nonne di coprirsi naso e bocca con la sciarpa resta valido”.
Andreoni ha previsto che il picco dell’influenza potrebbe arrivare tra la terza e la quarta settimana di gennaio, in linea con gli ultimi 10-15 anni, e ha osservato che il freddo favorisce la circolazione di diversi virus, inclusi H1N1, H3N2, il virus sinciziale, e i rinovirus. Sebbene vi sia un aumento degli accessi ospedalieri, Andreoni sottolinea che non ci sono ancora criticità, ma che una maggiore copertura vaccinale tra i soggetti fragili potrebbe alleviare la pressione sui servizi sanitari.
Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha espresso preoccupazione per la scarsa copertura vaccinale contro l’influenza, che resta “imbarazzante”. Solo meno di un italiano su cinque si è vaccinato, nonostante l’esperienza dello scorso inverno, quando 15 milioni di persone furono colpite dall’influenza. Bassetti ha evidenziato che la riluttanza nei confronti dei vaccini, accentuata dal periodo post-Covid, potrebbe avere gravi conseguenze non solo per l’influenza, ma anche per altre malattie infettive come morbillo, pertosse e meningite.
L’ondata di freddo contribuisce anche a un aumento delle infezioni poiché le persone trascorrono più tempo in spazi chiusi, favorendo la circolazione dei virus. Oltre all’influenza A e B, Bassetti ha riportato una diffusione significativa di pneumococchi, virus sinciziale (RSV), metapneumovirus (HMPV), e altri coronavirus, sottolineando che la bassa copertura vaccinale rende la situazione particolarmente preoccupante.
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(con fonte AdnKronos)
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