
Kiev: almeno 30 soldati nordcoreani uccisi o feriti a Kursk
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La Russia schiera truppe nordcoreane nella regione di Kursk, secondo l’intelligence ucraina. L’UE intensifica le sanzioni contro Mosca e i suoi alleati
Secondo l’intelligence militare ucraina, almeno 30 soldati nordcoreani dispiegati dalla Russia nella regione di Kursk sono stati uccisi o feriti in combattimenti contro le forze di Kiev. La presenza di truppe nordcoreane è stata confermata anche dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha dichiarato di avere “le prime prove di una loro presenza massiccia” nella regione, dove le forze ucraine stanno riconquistando terreno. Video non verificati circolano online, mostrando presunti soldati nordcoreani impegnati nelle operazioni.
Tra il 14 e il 15 dicembre, le truppe nordcoreane avrebbero subito significative perdite nei pressi dei villaggi di Plekhovo, Vorozhba e Martynovka, tutti situati nella regione di Kursk, stando a quanto riportato dall’intelligence ucraina. Kiev accusa Mosca di utilizzare queste forze straniere come “carne da cannone”, sacrificandole in assalti frontali che hanno portato a pesanti perdite.
Nel frattempo, il Ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista del villaggio di Yelyzavtivka, nell’Ucraina orientale, a circa dieci chilometri da Kurakhove, un’importante città industriale che le forze di Mosca tentano di occupare da settimane.
Sul fronte delle sanzioni, l’Unione Europea ha adottato il quindicesimo pacchetto di misure contro la Russia, mirato a colpire la “flotta ombra” di petroliere che Mosca utilizza per aggirare il price cap sul petrolio. Le sanzioni prendono di mira anche dirigenti nordcoreani e aziende cinesi coinvolte nello sforzo bellico russo, come ha dichiarato l’Alta Rappresentante dell’UE, Kaja Kallas, durante il Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.
Le prospettive di pace restano distanti. Kallas ha ribadito che la Russia “non vuole la pace”, e secondo la ministra degli Esteri lettone Baiba Braze, tutti gli indicatori mostrano che Mosca è determinata a continuare la guerra. L’UE intende quindi rafforzare l’Ucraina sul campo di battaglia, fornendo aiuti e proteggendo le sue infrastrutture energetiche, ritenute strategiche nella resistenza contro l’aggressione russa.
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(con fonte AdnKronos)
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