
Oscar Herrejón Caballero chiede estradizione in Messico per dimostrare sua innocenza
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L’ex dirigente bancario, arrestato a Roma lo scorso giugno, è accusato di violenza sessuale plurima e frode processuale
Oscar Manuel Herrejón Caballero, 64 anni, uomo d’affari messicano ed ex dirigente bancario, è stato arrestato lo scorso giugno a Roma con un mandato internazionale emesso dall’Interpol per presunti reati di violenza sessuale plurima ai danni di dipendenti in diverse sedi di una banca messicana. Ora, l’uomo chiede di essere estradato in Messico per dimostrare la sua innocenza in merito alle gravi accuse che lo vedono protagonista.
Herrejón, figura rilevante in Messico e padre di un dirigente di spicco nell’azienda Masari Casa de Bolsa, era arrivato in Italia per partecipare al matrimonio di suo figlio. La sua presenza a Roma è stata segnalata grazie all’“alert alloggiati”, che ha portato i poliziotti a rintracciarlo in un B&B di Piazza di Spagna. Nonostante i tentativi da parte dei suoi familiari di depistare le forze dell’ordine, Herrejón è stato arrestato il 13 giugno e portato nel carcere di Regina Coeli in attesa dell’estradizione.
Nel frattempo, un ulteriore mandato d’arresto internazionale è stato emesso contro di lui dalle autorità messicane per il reato di frode processuale legato a un contenzioso con la banca presso cui aveva lavorato, anche dopo il suo pensionamento. Nonostante abbia richiesto la possibilità di scontare la detenzione agli arresti domiciliari a Montecarlo, la Corte d’Appello di Roma ha rigettato la sua richiesta lo scorso ottobre.
Herrejón si difende dalle accuse, dichiarando che le accuse di violenza sessuale e frode sono “false” e mosse da interessi personali della banca, che lo avrebbe accusato ingiustamente dopo una causa per “licenziamento illegittimo” intentata contro di essa nel settembre 2023. L’uomo ha quindi richiesto di essere estradato in Messico, convinto di poter dimostrare la sua innocenza.
Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, ha commentato la decisione di Herrejón di rinunciare alla procedura di opposizione all’estradizione, sottolineando il coraggio e la fiducia nella giustizia, ma anche le difficili condizioni detentive in Messico, che sono state più volte criticate dalle organizzazioni per i diritti umani.
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(con fonte AdnKronos)
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