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Israele ritira le truppe di terra dal sud della Striscia di Gaza
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Israele ha recentemente ritirato tutte le truppe di terra dal sud della Striscia di Gaza, segnando una svolta significativa dopo quattro mesi consecutivi di intensi combattimenti nell’area di Khan Younis. Questa mossa è stata riportata dal Times of Israel, che ha evidenziato che ora solo la brigata Nahal rimane presente nell’enclave palestinese. La brigata Nahal ha il compito specifico di proteggere il Corridoio Netzarim, un passaggio vitale che attraversa Gaza dalla regione di Beeri, nel sud di Israele, fino alla costa. Questo corridoio consente alle Forze di Difesa Israeliane (IDF) di condurre operazioni nel nord e nel centro di Gaza, e impedisce ai palestinesi di fare ritorno alla parte settentrionale della Striscia. Inoltre, agevola il lavoro delle organizzazioni umanitarie nel fornire aiuti direttamente nella parte settentrionale di Gaza.
Nel frattempo, il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato che Israele ha completato i preparativi per rispondere a qualsiasi scenario che potrebbe svilupparsi riguardo all’Iran. Questa dichiarazione è stata rilasciata in seguito a una valutazione condotta da Gallant insieme al capo delle operazioni delle IDF, il maggiore generale Oded Basiuk, e il capo dell’intelligence militare, il maggiore generale Aharon Haliva. La tensione è alta a seguito di un raid su Damasco che ha causato la morte di un importante comandante dei Pasdaran iraniani, con l’Iran che minaccia rappresaglie contro Israele.
Nel contesto di questa situazione, Seyyed Yahya Safavi, consigliere della Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, ha affermato che “nessuna delle ambasciate del regime sionista è più al sicuro”, in risposta al raid contro il consolato iraniano a Damasco. Inoltre, Israele ha chiuso alcune delle sue ambasciate nel timore di possibili attacchi di rappresaglia.
Intanto, continuano le tensioni con razzi lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele. Cinque razzi sono stati sparati dalla zona di Khan Younis, da dove sono state ritirate le truppe israeliane.
La situazione è in evoluzione, e Israele sta continuando i suoi sforzi diplomatici anche in Europa. Il ministro degli Esteri Israeliano, Israel Katz, ha fatto visita a Roma con una delegazione di familiari degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Durante la visita, Katz ha incontrato rappresentanti del governo italiano, incluso il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, oltre a leader della comunità ebraica.
Il Regno Unito ha anche espresso il suo sostegno a Israele, sebbene il ministro degli Esteri britannico David Cameron abbia sottolineato che questo sostegno non è incondizionato e ha posto l’accento sul rispetto del diritto internazionale umanitario da parte di Israele.
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(con fonte AdnKronos)
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