Iran: Raisi minaccia Israele, “Se ci attaccano non rimarrà niente di loro”
Presidente iraniano avverte su possibile attacco israeliano a Iran: “Improbabile che rimarrà qualcosa dello Stato Ebraico”
Durante un intervento all’università di Lahore, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha lanciato un severo monito a Israele, dichiarando che se Israele dovesse invadere la Terra Santa dell’Iran, sarebbe “improbabile che rimarrà qualcosa dello Stato ebraico”. Queste dichiarazioni sono avvenute nel contesto di una visita ufficiale di tre giorni in Pakistan da parte di Raisi, come riportato dall’agenzia di stampa Tasnim.
Raisi ha giustificato la posizione iraniana sostenendo che l’Iran ha già “punito il regime sionista” per precedenti azioni, facendo riferimento all’attacco al consolato iraniano a Damasco. Il presidente ha sottolineato che qualsiasi azione aggressiva da parte di Israele nei confronti dell’Iran cambierebbe radicalmente la situazione.
Contestualmente, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha criticato le sanzioni recentemente adottate dall’Unione Europea in seguito all’attacco iraniano contro Israele, definendole “deplorevoli”. Amir-Abdollahian ha ritenuto ingiustificata la risposta dell’Ue alle azioni di autodifesa dell’Iran contro le aggressioni israeliane e ha invitato l’Unione Europea a non seguire i consigli di Washington nel supportare il “criminale regime israeliano”.
Il ministro ha inoltre condannato l’atteggiamento dell’Ue verso i crimini di guerra israeliani contro i palestinesi, sottolineando la necessità che l’Ue agisca in modo responsabile e imponga sanzioni al regime israeliano.
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(con fonte AdnKronos)
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