Futuro screening tumori: diagnosi rapida tramite analisi del respiro
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Un nuovo approccio alla diagnosi precoce utilizzando la sensoristica ottica e l’intelligenza artificiale potrebbe rivoluzionare lo screening dei tumori e delle malattie gravi
Un gruppo di ricercatori presso il Laboratorio PolySense dell’Università Aldo Moro di Bari e del Politecnico di Bari sta conducendo uno studio ambizioso per sviluppare un metodo di screening medico che potrebbe consentire la diagnosi precoce di tumori e altre patologie gravi semplicemente soffiando in un tubo, simile a un test per l’alcol. L’obiettivo è creare un sistema che fornisca risposte in pochi minuti utilizzando la sensoristica ottica e l’intelligenza artificiale.
Il laboratorio, diretto dal professor Vincenzo Spagnolo, è un centro di eccellenza internazionale nella sensoristica e sta lavorando per sviluppare un sensore compatto e portatile basato sulla spettroscopia ottica. Questo sensore sarà in grado di rilevare specifiche combinazioni di composti organici volatili (VOC) nel respiro, fornendo una diagnosi rapida e precisa.
Secondo i ricercatori, entro un anno potrebbe essere disponibile un prototipo di questo sensore per essere testato negli ospedali e, in futuro, essere utilizzato per lo screening di massa. Rispetto ai sensori attualmente disponibili per l’analisi del respiro, il nuovo dispositivo sarà in grado di fornire risultati in soli 5 minuti anziché 1-2 ore e potrà essere utilizzato da personale non specializzato in laboratorio.
Il funzionamento del sistema si baserà sull’analisi dell’aria espirata del paziente alla ricerca di specifici modelli di molecole indicativi di malattie. Grazie all’intelligenza artificiale, il dispositivo sarà in grado di interpretare questi modelli e fornire una risposta immediata sulla presenza di patologie. Questo metodo potrebbe essere utilizzato in ambienti come farmacie o camion ambulanti durante le campagne di prevenzione.
La tecnologia, nota come “breathomica”, rappresenta un nuovo campo della biomedicina che analizza la composizione molecolare del respiro umano per individuare modifiche legate alla presenza di malattie. Il Dipartimento interateneo di Fisica di Bari è all’avanguardia nello sviluppo di questo sensore innovativo, che potrebbe rivoluzionare lo screening medico di massa.
Il direttore del dipartimento, Roberto Bellotti, sottolinea l’importanza di queste ricerche nel promuovere l’eccellenza scientifica nel Sud Italia e a livello internazionale, contribuendo alla scoperta di nuove soluzioni diagnostiche per migliorare la salute pubblica.
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(con fonte AdnKronos)
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