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Monitorare e regolare il traffico sui passi delle Dolomiti, attraverso Ztl e sistemi di prenotazione, in particolare nell’area geografica intorno ai Passi di Gardena, Campolongo, Pordoi, Sella e nelle valli circostanti della Val Gardena, Val Badia, Val di Livinallongo e Val di Fassa. E’ quanto prevede il piano ‘Mobilità sostenibile dei Passi dolomitici’, che punta alla “Dolomiti Low Emission Zone” dal 2024.

Il protocollo d’intesa è stato firmato dai ministri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e dell’Innovazione tecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao, con le Province autonome di Trento e Bolzano, la Provincia di Belluno e la Regione Veneto. “Gli obiettivi perseguiti dal Piano di Mobilità sostenibile sono in primo luogo il miglioramento della qualità di vita dei residenti del territorio e di preservare il delicato equilibrio ecologico dell’ambiente dolomitico – sostengono gli Assessori degli enti locali del Veneto, Trentino e dell’Alto Adige, Elisa De Berti, Roberto Failoni e Daniel Alfreider – ma anche di migliorare l’esperienza turistica dei visitatori”.

Con l’attuazione del progetto e l’istituzione della “Low Emission Zone”, si creano i presupposti per forme di regolamentazione del traffico, anche attraverso sistemi digitali, in un ambiente sensibile come le Dolomiti, riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità, e per favorire il trasporto intermodale incoraggiando l’uso dei mezzi pubblici e dei mezzi ecologici a due ruote al posto dell’auto privata. Per il Ministro Giovannini la “Low Emission Zone” rappresenta “uno strumento nuovo e innovativo per attivare una strategia di mobilità sostenibile, oltre che per perseguire una regolamentazione dei flussi di traffico in maniera digitale. Si tratta di un contributo importate per raggiungere gli obiettivi europei di riduzione del 55% delle emissioni climalteranti entro il 2030 rispetto al 1990”.

“Attraverso l’attuazione del Piano di Mobilità dei Passi dolomitici viene lanciato un approccio innovativo e per affrontare le grandi sfide del traffico e la gestione dei flussi di mobilità, non solo in montagna ma ovunque in Italia, grazie alla replicabilità delle piattaforme digitali”, conferma il Ministro Colao.

Con il Protocollo le Parti coinvolte nel progetto intendono promuovere e rafforzare la più ampia collaborazione finalizzata a rafforzare il coordinamento della mobilità a livello interprovinciale e interregionale, che riguarda anche i Comuni dell’area intorno al gruppo del Sella, per la valorizzazione dei Comuni stessi e dei territori circostanti anche in chiave di sostenibilità.

In particolare, attraverso lo strumento della “Low Emission Zone” sarà possibile attivare le cinque principali azioni previste dal Piano di Mobilità Sostenibile: la regolamentazione del traffico con un sistema digitale e innovativo; la creazione e digitalizzazione di aree di parcheggio di interscambio; il rafforzamento del Trasporto Pubblico Locale; l’incentivazione della mobilità attiva e integrazione della mobilità a fune; il miglioramento della qualità della vita e dell’esperienza turistica.

Questa profonda riorganizzazione della mobilità intorno al massiccio del Sella sarà uno degli interventi che porteranno l’area dolomitica a diventare un modello europeo di mobilità sostenibile in un’area di montagna sotto tutela dell’Unesco, conclude la nota.

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(AdnKronos)

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