Progetto Gerla 2.0, un km di fiori di zafferano piantati nel milanese
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Sono 8mila i bulbi e 5mila le mezzanelle che nel mese di agosto sono stati messi a dimora in tre campi tra Pregnana Milanese, Rho ed Arluno per il progetto di agricoltura sociale Gerla 2.0: una distesa di fiori di zafferano che, se messi in una unica fila, coprirebbero una distanza di più di 1 km. Il progetto vede attivi Passi e Crinali, Legambiente Lombardia, i Comuni di Rho e di Pregnana Milanese, Ser.Co.P., l’impresa sociale Arca Service, le cooperative sociali Koiné e CoopeRho, con il contributo di Fondazione Cariplo.
Cuore di Gerla 2.0 è l’accompagnamento al lavoro di persone con disabilità o in condizione di vulnerabilità o marginalità sociale, grazie ad un percorso formativo volto all’avvio di tirocini e inserimenti lavorativi stabili e duraturi nel settore dell’agricoltura sociale. Un gruppo di 10 educatrici, educatori e operatori agricoli, 3 tirocinanti e 2 inserimenti lavorativi, 9 volontarie e volontari hanno supportato nella piantumazione dei bulbi in 7 giornate di lavoro, dando loro strumenti pratici e organizzativi.
“Dopo la sperimentazione dello scorso anno al giardino condiviso La Chiocciola di Rho, che ci ha permesso di apprendere e far esperienza di tutte le fasi della gestione dello zafferaneto, entriamo ora nel vivo della gestione e della produzione – dichiara Michele Giussani di Passi e Crinali, capofila del progetto Gerla 2.0 – Lo sforzo messo in campo è stato importante, così come la soddisfazione di tutte quante le persone coinvolte. A fine ottobre avremo in fioritura sia l’impianto di questo che dello scorso anno, con l’obiettivo di superare una produzione di 100 grammi di zafferano con oltre 15mila fiori raccolti ed essiccati nell’arco di circa 3 settimane. Ma questo periodo non ci ha visti attivi solo sul fronte zafferano: avvio degli apiari, lavoro con le comunità territoriali, accompagnamento delle persone fragili e vulnerabili al lavoro, formazione e dialogo con gli agricoltori locali, attività di sensibilizzazione e di educazione agroecologica nelle scuole”.
A inizio novembre, periodo di fioritura, saranno organizzati momenti di raccolta collettiva del primo zafferano, in cui i cittadini saranno chiamati a partecipare attivamente per conoscere i metodi di coltivazione e la declinazione del concetto di sostenibilità e inclusione nel nostro quotidiano.
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